Messina: Una vittoria importante, complimenti al secondo quintetto

Il commento del coach biancorosso in sala stampa, dopo il successo nel posticipo di Casale Monferrato

Così Ettore Messina ha commentato il successo nel posticipo di Casale Monferrato: “Sono molto contento, abbiamo vinto contro un’eccellente avversaria. Molto bello giocare in un’atmosfera così. Una vittoria importante, senza Datome e Delaney, devo fare i complimenti al secondo quintetto. Siamo fortunati, come club, ad avere persone così serie, che magari giocano poco e si trovano ed entrare in una partita come questa e cambiarla. Abbiamo giocato bene e vinto”.

Terzo confronto con Tortona: “Il primo siamo partiti 0-16, la partita di coppa equilibrata per tre quarti. Loro le cose le fanno ed hanno un ottimo repertorio. Importante vivere la partita e devi essere veloci a reagire. Ho la fortuna di avere ragazzi intelligenti e che capiscono. Oggi Hines ha diretto la difesa, ad un certo punto, e si è fatto trovare in attacco. La sensazione è aver vinto a rimbalzo bene e forse l’abbiamo vinta lì la partita”.

Le condizioni di Shields? “Si sta avvicinando, domani un ultimo controllo. Sta facendo un ottimo lavoro, ne ha approfittato per migliorare la mano sinistra. Dopo 20 giorni ha subito potuto allenarsi, quindi la condizione c’è. Vediamo, quando hai questi traumi la parte psicologica è molto importante. Vedremo, piano piano, prima 5 minuti, poi qualcuno in più…”.

La partita con il Real Madrid? “Campo difficile, roster profondissimo e di altissimo livello e soprattutto stazza. Oltre alla difesa, dovremo muovere la palla bene, altrimenti andiamo contro un muro. Dovremo cercare di trovare buone percentuali, per farli uscire dal loro fortino“.

21 thoughts on “Messina: Una vittoria importante, complimenti al secondo quintetto

  1. Se Alviti è questo, a che mi serve un Daniels qualsiasi? – sembra aver pensato Messina.
    Dentro il primo, al secondo solo 11 minuti, anche perché se non solo non segni, ma neanche riesci a liberarti per tirare, che me ne faccio di uno che non difende bene? Interpretazioni mie, certamente, ma sulla base di quello che si è visto in campo, direi.

    Certo Alviti non ha il carisma, il temperamento – non ancora? – per le partite di EL – ma a più di 20 minuti a botta potrebbe crearlo.
    Nel senso: ti faccio giocare va bene, ma a ogni cazzata ti faccio un culo così, e anche di più e fino a sfinirti – interpreto sempre quello che s’è visto in campo.
    Le sgridate bruciano, sicuro, ma francamente se avessi giocato come ha giocato Alviti oggi, e per il tempo che mi ha dato Messina, di quelle cazziate sarei felice: segno di stima, secondo me.

    Poi un bel Baldasso, palle d’acciaio, sfrontatezza da campioncino, e roulette russa al tiro. Bella la confidenza, ma se non gli fossero entrati avrebbe dovuto cercarsi un’altra maglia.

    Abbiamo vinto e anche nettamente. Molto bene.
    Abbiamo fatto fatica? Direi per niente.

    A tutti i “signora mia, ma che fa questo qua???!!!” – rivolto a Messina con l’accusa di fare giocare i giocatori che gli servono per vincere, vorrei ricordare che 40 minuti di partita sono ben meno di un allenamento normale.
    Vorrei ricordare che i giocatori si divertono a stare in campo, anzi lo chiedono, come ha ricordato lo stesso Messina.
    Vorrei ricordare, e forse non tutti lo sanno, che quando giochi e vinci così, senza faticare, divertendoti e facendo divertire, è tutto molto meglio e molto più leggero di un allenamento – è qualcosa che ti fa tornare il piacere di fare quello che fai.

    Non mi aspetto che tutti conoscano e capiscano l’impegno degli atleti, ma giocare una partita così, dove ti rilassi e ti diverti – e ti diverti significa che ci metti quel tanto di agonismo che da atleta professionista hai dentro come un ormone – è molto diverso, molto diverso, da fare due partite tirate di EL, nella stessa settimana magari, dove l’impegno mentale si aggiunge a quello fisico, ed entrambi sono andati ben oltre la capacità di recuperare. Lì sì che restano tracce. Ma dopo una partita così credi davvero che ne restino? Mah.
    Prova a chiedere se i giocatori preferiscono fare due ore di allenamento, oppure giocare una partita come questa.
    Ma non c’è storia!

    Invito quindi a non pensare più alla finale con Bologna persa l’anno scorso, e a quella probabile da vincere quest’anno.
    Siamo a marzo e siamo in salute. Le partite si giocano per vincerle, se te lo puoi permettere, e questa gente che abbiamo quest’anno può permetterselo.
    E poi: siamo più affamati e meno appagati dell’anno scorso.
    Più affamati perché l’anno scorso abbiamo visto che con uno sforzetto in più potremmo farcela, e meno appagati perché la F4 dell’anno scorso era davvero qualcosa da sogni selvaggi – che raggiunta ci svuotò dalla ricerca di altre soddisfazioni. Ne sono convinto.
    Quest’anno invece per essere appagati serve ben altro. E lo andremo a cercare con tutto quello che abbiamo. Ne sono convinto.
    Ed è per questo che secondo me a maggio giugno ci saremo e ci saremo alla grande!
    Quindi non vi preoccupate se i giocatori si divertono a stare in campo in queste partite, e se babbo Ettore li accontenta.
    Dai.

  2. Che pizza, ‘sto discorso. Puoi scrivere centinaia di righe ma lo zero quattro dello scorso anno ha dimostrato che se giochi tanto, per tutto l’anno, arrivi un po’ in affanno. Questo nessuna parola può togliermelo dalla testa. Magari quest’anno andrà diversamente ma, soprattutto i nostri due play titolari vanno preservati, secondo me. Lo scorso anno siamo crollati soprattutto nei piccoli e Bologna ci ha massacrati. Se poi quest’anno, come spero, l’esito sarà diverso, vorrà dire che lo scorso anno è stato un semplice, puro caso, ovvero che la squadra più forte ha (stra) perso le finali per motivi diversi da un netto e certificato calo psicofisico.
    Comunque e sempre, forza Olimpia.

    1. Se nessuno può farti capire che l’Olimpia non ha perso con Bologna in finale perché Hines ha giocato a basso ritmo un paio di partite in più a marzo è un peccato, perché non capirai esattamente come funziona lo sforzo atletico e mentale. Tu e tutti quelli che guardano i minuti in campo e pensano che “la somma faccia il totale”, come diceva Totò, state ignorando le dinamiche dello sport perché pensate che la vostra competenza nella gestione degli atleti sia migliore di quella di Messina. Capisci bene questa cosa? Pensate di sapere meglio di uno dei coach di maggiore successo della storia del basket europeo come gestire gli atleti. Ti sembra realistico? Oppure magari c’è qualcosa di più oltre a sommare i minuti giocati a marzo che decide l’impatto nella gare di finale giocate a giugno? Pensi seriamente che Messina, che parla coi giocatori ogni giorno, abbia meno competenza nel decidere chi e quando schierare di una persona che guarda da casa o dagli spalti?

      1. Non ho la presunzione di saperne di più di Messina, che stimo ed al quale riconosco tutto il lavoro svolto ed il salto di qualità che ha fatto fare a società e squadra. Ma quella di pensare con la mia testa, sì.
        Lo scorso anno dopo il cappotto in finale è stato proprio Messina a dire che i giocatori erano “svuotati” e che 90 partite all’anno sono tantissime rispetto bagli avversari. E io ci credo. Ritengo sia ragionevole questa conclusione. O forse dobbiamo pensare che Bologna era davvero così tanto più forte di noi?
        Avere un roster lungo e sfruttarlo poco è,ba mio giudizio, uno spreco. Ciò non toglie che Messina sia lo straordinario condottiero che è e spero davvero di sbagliarmi.

        PS non guardo i singoli minuti di ogni giocatore. Semplicemente mi domando se Rodriguez e Hines dovessero davvero scendere in campo ieri. Dubitare non è incompetenza, solo libero pensiero

      2. Penso con la mia testa scrive chi parte dai propri preconcetti inalienabili.

      3. Io penso che tu non sia stupido per nulla e penso che tu abbia la testa per capire (e dissentire, certo, non pretendo di avere IO la scienza infusa), quindi mi prendo il tempo per spiegarti come secondo me stanno le cose…

        L’anno scorso Milano è arrivata alle finali scudetto stanca fisicamente, certo, ma soprattutto mentalmente. Messina l’ha proprio detto in una conferenza stampa e credo sia anche ovvio. Lo dico spero l’ultima volta: troppa gente ha sottovalutato cosa ha voluto dire per Bologna poter preparare la serie senza alcuna distrazione e con una fame devastante mentre l’Olimpia aveva la testa alle F4 e dopo di quelle emotivamente era ovviamente prosciugata. Siccome siamo a livelli di aria rarefatta in termini di talento, purtroppo ci sta che se una squadra non è al top prende una legnata da un team che aveva un roster da EL e un allenatore pure. Senza dubbio c’era anche il problema fisico e sono sicuro che Messina lo abbia messo in conto: l’Olimpia quest’anno ha fatto un mercato diverso e sta ruotando gli uomini in modo diverso (ma occhio, perché gli italiani stanno rispondendo bene, che è importantissimo). Ma quello racconta solo un pezzo della storia. Tieni presente che i giocatori non sono batterie che possono conservare energie e usarle “on demand”: se riposi 2 mesi ma poi fai 6 settimane a giocare a mille, non cambia tantissimo. Quindi, senza dubbio c’è un aspetto fisico ma non è stato l’unico fattore determinante e all’interno dell’aspetto fisico c’è anche il fatto che semplicemente a fine stagione devono giocare i migliori e quindi la fatica si fa sentire comunque.

        Detto questo, sulla questione giocare o meno, lo sforzo atletico pesante è di picco, non di durata. Per capirsi, se tu, Di.Me. vuoi arrivare in forma alla scampagnata della domenica puoi paradossalmente anche camminare ogni giorno 5 km e nulla cambia, anzi rimani tonificato. Se invece riposi 5 giorni su 6, il sesto fai un solo km ma lo fai a palla, QUELLO è lo sforzo che ti taglia le gambe. Applicato a uno sport come il basket, per un giocatore come Hines fare 15 minuti di sgambata è quasi nulla, l’importante è che non ci siano sforzi intensi. Per quello, fra le altre cose, Messina cerca sempre di mettere dentro quintetti in grado di indirizzare la gara, in modo che quei minuti che giocano gli “anziani” siano di bassa intensità. Dopodiché c’è un fattore a noi sconosciuto: quello che giocatore e coach si dicono. Non sappiamo se il giocatore ha detto di stare benissimo, non sappiamo se Messina ha chiesto a dei giocatori un certo tipo di sforzo, ecc. Quella parte è essenziale e siccome non possiamo conoscerla non abbiamo idea. Infine, i giocatori vogliono giocare e hanno bisogno di giocare per tenere il ritmo,

        Ora, qui ci sono alcune cose ineluttabile e alcune cose che sono mie opinioni. Possono sbagliarmi sulle secondo naturalmente ma non sulle prime: Messina parla coi giocatori su base quotidiana e la distribuzione delle energie è quella che ho definito. Dissentiamo su tutto ma non su cose che sono oggettive.

  3. Partita ottimamente preparata da Ettore e ben eseguita dalla squadra,memori delle difficoltà che ci avevano creato in coppa,dopo aver umiliato i campioni del mondo bolognesi.
    Questa inversione di tendenza,questa prova di netta superiorità nei confronti di quella che si può considerare la vera sorpresa dell’anno e’ di buon auspicio anche se prossimamente dovessimo andare incontro a qualche sconfitta di troppo in Europa.Se il pacchetto italiani si conferma a livelli decorosi e Dinos e Shavon si presentano in condizioni accettabili,in Italia non abbiamo rivali alla pari ed in Europa non partiamo sicuramente battuti da nessuno,Shenghelia o Daniel che sia….

  4. Bella vittoria, bravo coach e bravi i giocatori, ogni domenica c’è un saggio di serietà e applicazione dell’intero gruppo che fa enormemente piacere.

    “Milano rovina gli italiani!!”, “Messina non fa mai giocare gli italiani!!!”… quante cavolate si leggono sui media, sui social…

  5. @Orlandoilrosdo: il motto da te citato vale certamente per me, ma anche per tutti gli altri. Te compreso.
    Ci sta, comunque, che ognuno resti convinto della correttezza dei propri pensieri. Il passaggio successivo è rispettare il pensiero altrui, senza scendere in giudizi.
    Buona settimana di basket!

    1. Nessuno, e sottolineo nessuno, compreso me stesso, so può definire portatore della verità. Noi possiamo solo esprimere un giudizio nel rispetto altrui, sapendo che non è una verità assoluta ma solo il nostro pensiero. Sono d’accordo con te sulla tua chiosa finale.

      1. Due precisazioni riconoscere a Messina una superiore conoscenza della gestione degli uomini e delle fasi di gioco non è e non può essere un preconcetto ma solo un dogma e sentirsi ripetere fino alla nausea che i giocatori vanno preservati, la Virtus ci è superiore ( anche se fosse) e la scorsa stagione è state fallimentare per la sconfitta finale in LBA in un sito dedicato all’Olimpia, è una frantumazione costante dei cabasisi

  6. Bien, anche questa portata a casa abbastanza agevolmente. Bravo Baldasso, bravo Alviti, bravo anche Geriano. Di Kyle, Chacho e Melli inutile dire.

    E anche Devone Sala ormai è nel gruppo di quelli di cui ormai inutile è il cianciare.

    Ottima vittoria con ottime risposte dalle seconde linee.

  7. Azzardo un’ipotesi: men in red COLPITO dalla sindrome di Orlando.

      1. E me ne vanto: IL NUOVO SITO DI EUROLEAGUE È UNA CAGATA ASSOLUTA, UNO SFREGIO ALLA INTELLIGENZA UMANA

      2. Come al solito te ne vanti di non conoscerlo però lo valuti direi per te è una costante criticare cose che non conosci.

  8. Orlando sveglia, se lo critico è perché lo conosco bene,tanti passi indietro rispetto alla precedente versione.

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