“Minacciato, ma io sono uomo di pace”. L’ennesima sceneggiata di Ergin Ataman

Alessandro Maggi 1

Il Panathinaikos batte il Maccabi Tel Aviv in gara-2 degli EuroLeague Playoffs 2024, Ergin Ataman impone a tutti una nuova sceneggiata

Il Panathinaikos batte il Maccabi Tel Aviv in gara-2 degli EuroLeague Playoffs 2024, Ergin Ataman impone a tutti una nuova sceneggiata in sala stampa dopo i noti fatti della prima sfida, vinta dagli israeliani.

SUL COMUNICATO DI EUROLEAGUE

«Avete mai visto prima dichiarazioni di una federazione contro un allenatore perché è stato critico? Voi siete giornalisti, seguite molti sport, calcio, pallavolo. Io sono un allenatore, sono un essere umano. Se qualcuno commette un errore, è mio compito comunicare e informare la gente dell’errore. Non sono un clandestino (persona che si muove sotto traccia, ndr), sono una persona diretta. A volte sono diretto pubblicamente contro i miei giocatori, a volte contro il mio club. A volte, contro me stesso, pubblicamente, perché facciamo un lavoro pubblico.

Non sono uno che clandestinamente parla con le persone al telefono, con gli arbitri. Per me, queste chiamate arbitrali non erano buone. Devo mostrare alla gente, a voi giornalisti, perché dico che non sono contento dell’arbitraggio e delle chiamate sbagliate. Questo è ciò che ho fatto, e so che c’è una penalità per questo nel regolamento dell’EuroLeague. Lo so e sono pronto a pagare questa sanzione. È molto strano che una delle grandi organizzazioni che ho sempre protetto abbia dichiarato contro di me che ho danneggiato l’immagine dell’EuroLeague. Molto strano».

SULLE MINACCE RICEVUTE

«Se ho sbagliato qualcosa, ok, è nell’ordine delle cose. Ho parlato degli arbitri, c’è una penalità, perché fai una dichiarazione contro di me? Perché provocate alcune persone contro di me? Sapete cosa è successo? Quando sono andato negli spogliatoi, qualcuno dello staff del Maccabi, non so chi fosse, era senza accredito, mi ha detto: “Vedremo in Israele, vedremo cosa ti faranno i sionisti”. Andiamo, sono Ergin Ataman, sono l’allenatore del Panathinaikos, sono l’allenatore della nazionale turca, sono un cittadino turco, non potete farmi nulla!

Per favore, EuroLeague, potete punirmi, ma perché fate una dichiarazione contro di me? Perché? Ok, il club ha fatto una dichiarazione contro l’EuroLeague. Ok, possono fare una dichiarazione contro un club. Non ho criticato l’organizzazione dell’EuroLeague. Ho solo criticato le chiamate degli arbitri. Se in futuro accadrà qualcosa, criticherò le decisioni degli arbitri greci. Se ci sarà una punizione, una penalizzazione, ok. Ma perché una dichiarazione contro di me da parte dell’Eurolega?»

Non sono una persona casuale. Alleno in EuroLeague da più di 15 anni, ho vinto due campionati di EuroLeague. Sono un allenatore di due volte campione di EuroLeague. Ho allenato per più di 300 partite in EuroLeague. Non sono uno stupido. Ho solo condiviso la mia opinione con il giornalista greco perché la gente vuole sapere perché sono furioso per le chiamate. Poi, l’EuroLeague Officiating mi ha inviato un parere su tutto questo. Ce l’ho, ma non la condividerò con voi. Ma sto anche aspettando che la condividano con voi, con il pubblico».

SULLA RISPOSTA ALLE MINACCE

«Per le persone che provocano contro di me, contro Israele e i sionisti, non sono un uomo politico, rispetto il club Maccabi, mister Mizrahi. Sono un uomo di sport, vengo dalla Turchia, ma quello che Ataturk ha detto, pace per il mio Paese, pace per il mondo. Io sono per la pace, tutto qui. Credo che al Maccabi non interessino queste cose. Se volete fare qualche commento su di me, [allora] sto anche aspettando le squadre russe in EuroLeague, perché lo sport in Russia non ha nulla a che fare con la guerra. Come il Maccabi, non hanno nulla a che fare con la guerra. Non sono contro nessun paese, non sono contro il Maccabi».

One thought on ““Minacciato, ma io sono uomo di pace”. L’ennesima sceneggiata di Ergin Ataman

  1. Un uomo controverso,spesso enigmatico,magari pure troppo istrionico,ma profondo conoscitore di basket.

    Ricordo un ottimo lavoro fatto a Siena,non solo sul campo ma pure in fase organizzativa della società,che portò anche a vincere un titolo europeo secondario.

    A Bologna le cose non presero invece la stessa piega e da quelle parti i risultati non furono pari alle aspettative.

    Il suo vero capolavoro lo ha fatto però all’Efes,preso dal fondo della classifica di Eurolega e portato al titolo ben due volte.

    A pelle mi sembra un uomo senza mezze misure,o tutto o niente.A me piace.

    Con lui in panchina a Milano forse volerebbe qualche sedia ma sicuramente qualcuno si sveglierebbe e tirerebbe finalmente fuori le palle.

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