Olimpia Milano, l’onore di essere ospite ad una celebrazione divina: Vassilis Spanoulis

Questa sera, alle ore 20.30, l’Olimpia Milano sarà ospite ad una festa speciale. Il ritiro della maglia di Vassilis Spanoulis. Ecco chi è

Questa sera, alle ore 20.30, l’Olimpia Milano sarà ospite ad una festa speciale. Il ritiro della maglia di Vassilis Spanoulis, leggenda vivente dell’Olympiacos. Del basket greco. Del basket europeo. Del nostro gioco. 

Forse, in Italia, in pochi comprenderanno l’onore riservato al club del Forum d’Assago. Siamo terra di calcio (è una specificità del nostro paese, non una colpa), che saltuariamente viene attratta dalla palla a spicchi d’oltreoceano. 

Non sono, queste, storie che trovano spazi sui giornali, sta a noi, gente di frontiera, passare il concetto, la grandezza di un invito reso possibile dalla lunga militanza del GM Christos Stavropoulos nella (sua) terra degli Dei.

Vassilis Spanoulis, che l’NBA l’ha toccata ai Rockets a metà degli anni ’00, ha vinto in carriera 7 titoli greci, 4 Coppe nazionali, 3 EuroLeague e una Coppa Intercontinentale. 

Con la Nazionale è stato argento mondiale nel 2006 e oro europeo nel 2005, senza dimenticare il bronzo continentale del 2009. A livello individuale è stato 4 volte mvp del campionato greco e altrettante delle finali scudetto, una volta miglior giocatore di MVP e tre delle Final Four. Tre volte All-EuroLeague, è ovviamente nello All-Decade Team della massima competizione continentale. 

Spanoulis è stato Sloukas prima di Sloukas. Perchè lui ha vinto, e da protagonista, nel Panathinaikos di Dimitris Diamantidis, prima di trasferirsi all’Olympiacos e diventarne, senza dubbio alcuno, il più forte giocatore di tutti i tempi.

In Grecia è Vassilis Spanoulis, V-Span, Kill Bill. E’ personaggio da romanzo, da passionale leggenda, come quella storia che voleva che ogni figlio fosse annunciazione di titolo europeo. Ne ha avuti cinque, dalla moglie Olympia. Anche qui, il destino non è stato casuale.

Ma Vassilis si racconta soprattutto in una frase, autocelebrativa, dopo la semifinale delle Final Four 2015: «Sono nato per questi momenti». Non siamo in grado di dire se Vassilis Spanoulis sia stato il giocatore più forte di questa generazione di cestititi nati e cresciuti in Europa.

L’NBA ci ha “privato” di tanti talenti, e in questi anni abbiamo ammirato Navarro, Rodriguez, Rudy, Papaloukas, Jasikevicius. Probabilmente, però, nessuno è stato così decisivo nei momenti caldi di un match.

Spanoulis non era solo clutch, come si dice oggi, o determinante. Spanoulis in quei momenti diventata onnipotente. Tre immagini, che sono rimaste più di altre nella mente di chi scrive.

2012, finale di EuroLeague con il Cska. L’Olympiacos, reduce da una folla rincorsa, ha il match point. Palla in mano a V-Span. Si attende la giocata individuale, ma gli occhi sono tre. La lettura del taglio di Printezis è perfetta. Nasce la giocata più iconica della storia delle Final Four. Quella del compagno.

2015, semifinale di EuroLeague con il Cska. De Colo piazza il 63-54. A 4.44 dalla fine del match Spanoulis non ha ancora segnato dal campo. Tripla, immediata. Si apre un parziale di 10-0 che lui stesso chiude con la tripla del sorpasso. Non è finita, time-out Itoudis, il Cska barcolla. A 1.30 attacca di nuovo Vorontsevich, arresto, finta fuori equilibrio, jumper lungo da 2 con precario ritmo e la mano in faccia dell’avversario. Dentro.

2016, finale playoff Grecia. Olympiacos-Panathinaikos, ovviamente. I “reds” hanno il match-point ad Oaka, Dimitris Diamantadis, leggenda “green” e suo ex compagno, gioca potenzialmente la sua ultima partita in carriera. La Grecia è tutta davanti alla tv. Il destino, sull’ultimo possesso con il Pana avanti di due, mette i due fenomeni uno davanti all’altro. Il blocco di Hackett, infatti, non ha sortito il cambio difensivo. Il “Diamante”, sia chiaro, è stato probabilmente il miglior difensore sugli esterni della sua generazione. Palleggio, step-back, tiro cadendo all’indietro. Canestro a 1.9. 

Questo è Vassilis Spanoulis. Alla celebrazione di questo giocatore oggi l’Olimpia Milano sarà ospite. Sono momenti di grandezza che si possono solo vivere e raccontare. Ospiti nell’Olimpo di colui che è stato Dio, e che Dio rimarrà. V-Span.

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