Gianmarco Pozzecco: Regole stravaganti. Perchè non lo capiscono tutti?

Gianmarco Pozzecco, nel corso della conferenza stampa post Italia-Spagna, è tornato sul conflitto FIBA-EuroLeague

Gianmarco Pozzecco, nel corso della conferenza stampa post Italia-Spagna, è tornato sul conflitto FIBA-EuroLeague: «Mi piacerebbe parlare solo di pallacanestro. Al completo abbiamo vinto 3 gare su 3, qui invece abbiamo dovuto mettere in piedi una gara completamente diversa. Vi faccio io una domanda: ci rendiamo conto che forse Antetokoumpo non gioca il mondiale? Io voglio vedere Jokic e Antetokoumpo al mondiale. La Grecia stasera ha perso di 20 punti e Antetokoumpo non c’era. Con queste regole non è scontato che ci siano le stelle». 

Una situazione che va avanti da anni: «Agli europei eravamo tutti trasportati dalla pallacanestro grazie a questi campioni. Io non riesco a capire come si possa concepire il fatto che le regole siano così stravaganti. E non riesco a capire perché non lo capiscano tutti. Poi ci sono gli infortunati e ai miei tempi le grandissime star, magari saltavano un giro, ma tu facevi le convocazioni e chiamavi chi volevi. Invece io adesso non posso chiamare chi voglio, perché le partite di Eurolega si svolgono in contemporanea con quelle della nazionale».

Chiusura finale: «Se noi non dovessimo andare ai mondiali, i più dispiaciuti sono loro. Come fai alla propria finestra a chiedere ai giocatori di decidere se giocare in Eurolega o in nazionale? E’ come chiedere di dare un cazzotto a tuo padre o a tua madre».

9 thoughts on “Gianmarco Pozzecco: Regole stravaganti. Perchè non lo capiscono tutti?

  1. Caro Poz, il tuo discorso non solo non lo capiscono i dirigenti ma purtroppo neanche i tifosi che oscillano dall’insultare gallinari quando ha deciso un anno di non andare in nazionale o Datome quando decide di andare.
    La confusione è la grettezza sotto il cielo è tanta.
    Alla fine succede che come vice di Messina venivi rispettato ed ora che sei allenatore della nazionale sei considerato un pulcinella.
    Viene da piangere o da incazzarsi

    1. Perché l’anno scorso in qualità di vice di Messina, Pozzecco non ha mai detto nulla quando il nostro coach, molto saggiamente, non concedeva i nostri azzurri a Sacchetti nelle finestre FIBA che coincidevano con le gare di EL?
      Ora che si trova sull’altra barricata cosa fa? Petrucci spara cazzate e lui le ripete

      1. Almeno le mie rimangono tra noi, le loro vanno in onda a livello mondiale.
        Quando Pozzecco non sedeva sulla panchina della nazionale, tutti contro Petrucci non appena apriva bocca qualificandolo con le peggiori parole, ora che Pozzecco esprime gli stessi concetti di Petrucci scopriamo che questi non è così male come Presidente FIP.
        Come dice Mughini? Ma mi faccia il piacere..

  2. Tutto sommato la mancanza delle “stelle” manda ai mondiali le squadre con il movimento più forte. Non ci si può lamentare delle assenze dei giocatori di EL/NBA visto che la Spagna con 4 squadre in EL era messa peggio di noi. Il livello medio spagnolo è più alto e quindi vincono lo stesso. Il tema che NBA ed EL hanno superato di gran lunga come interesse i mondiali di basket. I ritmi di gioco sono tali per cui i top players non si possono permettere un infortunio ai mondiali a cui frega il giusto. Il movimento è trainato da NBA e un po’ EL e per lo stesso che vi siano o no i mondiali è uguale

  3. Basta con le finestre e tutto si risolve, europei, mondiali e olimpiade solo nel periodo di sosta campionati come era un tempo e l’interesse per il basket era senza conflitti e non conosceva pause.

  4. La partita di ieri è significativa perché la Spagna ha punti di forza chiari: un campionato performante e Scariolo. Con questi elementi hanno vinto un europeo in cui dovevano fare molta fatica.
    Noi dobbiamo costruire la famosa identità di squadra, avere quei 25 giocatori di livello europeo con cui te la giochi sempre. Ieri abbiamo fatto un passo, la squadra ha i suoi punti deboli, ma ci ha giocato contro: siamo piccoli e leggeri, soprattutto negli esterni, dunque loro cercano di andare sotto, gioco in post, buttarsi in 5 a rimbalzo, allora noi cerchiamo di alzare la pressione sugli esterni e di fare casino sui cambi. Abbiamo subito un sacco di rimbalzi, ma non ne hanno ricavato tanti tiri puliti.
    Siamo sulla strada giusta perché stiamo costruendo un gruppo, con mille assenti, siamo stati in campo fino alla fine, quelli che hanno giocato hanno mille limiti, ma hanno giocato, sono stati mentalmente sempre in campo e contro gente mediamente più abituata a partite dure.
    Per stare a livelli buoni serve fare questo, serve stare in campo ed essere duri, poi puoi perdere, ma prima o poi azzeccherai la manifestazione giusta. Siamo su questa strada dal mondiale e lentamente ci consolidiamo, non si può essere forti in un giorno. E poi il nostro movimento ha questo valore, siamo una squadra di livello medio, aspettarsi vittorie è assurdo e irrealistico.
    Potremmo dire “siamo la nazionale più forte di sempre” o “spezzeremo le reni alla Grecia”, ma ha poco senso.
    Nella partita di ieri siamo stati a livello, siamo stati duri, Severini ha dato tanto, lo staff ha saputo leggere la partita e cambiare il piano (non è poco).
    Non è la perfezione, ma è la strada che dobbiamo percorrere.
    Aggiungo: questo gruppo ci ha dato una partecipazione all’Olimpiade, ed è andato a due tiri liberi dalla finale degli europei (nesssuno mi toglie dalla testa che avremmo battuto la Polonia, poi sicuramente Scariolo ci avrebbe purgato in finale, strasicuro anche di questo). Parlando di giocatori futuribili: mentre prima avevamo sempre dei buchi nei play e centri, perlomeno abbiamo colmato (con Spagnolo, Mannion, Pajola, Spissu..) il buco in acqua 1, ed il play è il ruolo che più conta in area FIBA (se si hanno dei dubbi, basta chiedere alla Lituania: senza un play forte i finali punto a punto li perdi tutti). Anche il fatto di avere a distanza di parecchi anni due squadre in Eurolega possono alzare il livello del campionato. E poi, anche se non è frutto del movimento, ci sarebbe Banchero da poter inserire.

  5. Il gruppo c’è e lotta nonostante le assenze anche contro una squadra a noi superiore. Già prima della partita si sapeva che noi uno forte come il Diaz visto agli Europei non lo abbiamo. E abbiamo trovato un altro Fernandez che ci ha fatto male. Peccato perché alla fine sarebbero bastati dettagli per portarla a casa, anche solo che Pozzecco non si prendesse quel fallo tecnico che ha fruttato un punto alla Spagna, ad esempio. Speriamo che i ragazzi non siano scarichi lunedì con la Georgia.

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