Senza EuroLeague le grandi stelle lasciano la Russia. Il caso Hezonja sarà anche caso Pangos?

Kevin Pangos, il Cska, il mercato europeo, e l’Olimpia Milano. Parole chiave che tengono banco in queste ore. Anzi, da molte settimane

Kevin Pangos, il Cska, il mercato europeo, e l’Olimpia Milano. Parole chiave che tengono banco in queste ore. Anzi, da molte settimane. E che meritano attenzione, e una precisazione: i biancorossi restano in corsa per Kevin Pangos, c’è fiducia sulla chiusura positiva della trattativa, e non esistono ad oggi reali alternative.

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La situazione in Russia

Sempre molto complessa. Nella giornata di oggi l’Olympiacos ha annunciato l’ingaggio di Joel Bolomboy. Il giocatore era in scadenza con il club moscovita e ha potuto accordarsi in Grecia.

Resta in gioco il contenzioso tra il giocatore e il club moscovita, questo in seguito alla decisione di Bolomboy di lasciare la Russia in marzo, dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina.

Kevin Pangos invece ha firmato un triennale con il Cska poco prima dell’inizio delle operazioni militari, e non ha mai raggiunto la Russia per scelta. E non vorrà mai raggiungerla, da qui il principio di accordo con Olimpia Milano per le prossime due annate. 

Il momento

Ma, ovviamente, c’è un contratto precedente da risolvere. Un passaggio chiave potrebbe arrivare questa settimana, visto che venerdì sarà tempo di Board di EuroLeague. Si voterà il nuovo presidente di EuroLeague, il nuovo CEO, e credibilmente si darà voce anche all’Assemblea per approvare ufficialmente il roster della competizione per la prossima stagione.

Senza EuroLeague, il Cska non potrà confermare alcuni dei contratti in essere, tra cui quello di Kevin Pangos. Si parla di un dimezzamento delle gare, tanto per intenderci, oltre che il venir meno di un contratto televisivo importante per la società.

Vanno in questa direzione, seppure indirettamente, le parole di Evgeny Bogachev, presidente dell’Unics, al sito sport-express.ru, sul caso di Mario Hezonja: «Ci sono molte voci, Real Madrid e altri. Ma Hezonja non ha ufficialmente lasciato l’Unics. Abbiamo un’opzione per prolungare il suo contratto fino al 2023. È difficile comunque che rimanga senza EuroLeague. Probabilmente lascerà la squadra».

Dunque, senza EuroLeague, Hezonja lascerà l’Unics venendo meno una “condizione” del contratto, e lo stesso potrebbe valere per Kevin Pangos.

E in tutto questo, la voce Nick Calathes a Milano? Come detto, al momento non ci sono “piani B”. Il giocatore potrebbe lasciare il Barcellona e finire all’Olympiacos, soprattutto in caso di addio di Tyler Dorsey in direzione NBA.

9 thoughts on “Senza EuroLeague le grandi stelle lasciano la Russia. Il caso Hezonja sarà anche caso Pangos?

  1. Speriamo. Se davvero nel contratto il CSKA avesse garantito a Pangos di disputare l’Eurolega, allora ci sarebbero buone speranze, perché sarebbe proprio il Cska a non poter rispettare il contratto e Pangos sarebbe libero di uscirne. In alternativa temo che potrebbe svilupparsi un difficile braccio di ferro, che rischierebbe di diventare ideologico ancora prima che economico, come a riaffermare il proprio potere.

    1. Credo e spero che il fatto di stare nella “stessa alleanza” nel board EuroLeague per avere i cambiamenti desiderati, possa aiutare a trovare una soluzione amichevole.

  2. Comunque non sono convinto al 100% che il CSKA voglia tenersi in squadra un giocatore che gioca in una situazione mentale ed emotiva molto complessa. Vedremo…

  3. Però di deve mettere una dead line. Se entro X non si libera bisogna girare su Calathes altrimenti rimaniamo fottuti senza play di livello

    1. Giusto, chiamo subito Messina per ricordaglielo, spesso si distrae 🙂

  4. Sono abituato per professione a maneggiare contratti e clausole ma non avendo sottomano il testo dell’accordo tra Pangos ed il Cska formulo unicamente ipotesi su sensazioni a pelle.
    Credo che se ci fosse stata anche una minima clausola di uscita a suo favore in caso di mancata qualificazione in Eurolega del club la stessa sarebbe già stata esercitata senza esitazione alcuna dall’atleta.I fatti dicono al contrario che Vatutin ha in mano un contratto blindato firmato dal canadese e giustamente pretende che lo stesso sia rispettato dalla controparte.
    Se poi il budget del club in mancanza dell’indotto Eurolega non sarà sufficiente per sostenere certi ingaggi questa potrà certamente essere una reale “condizione” per transare il contratto, ma unicamente a discrezione del club e non dell’atleta.
    In sintesi :qui ci vuole qualcuno che tiri fuori i soldi, e parecchi, per negoziare il contratto,il giocatore aspetta in gloria qualcuno che sganci le palanche per lui e che si accolli poi pure gli oneri di un contrattone da top player,robetta da niente.
    Quanto a Nick ho già espresso la mia preferenza su di lui rispetto al canadese,leggo solo ora di una ipotesi di ritorno al Pana particolarmente munifica ,biennale da 2.800.000 euro totali,(al Barca stava a 1.800.000 all’anno).A queste cifre se ne torni pure a casa anche perché il grande play visto ad Atene in coppia con James pure in Spagna se lo sono sempre sognato.
    Mi fido della strategia e dell’esperienza dei nostri dirigenti ben avvezzi a muoversi in questi contesti,arriveranno certamente i giocatori giusti per completare un roster già di livello.

  5. Sono d’accordo su Pangos. Mi darei una deadline per chiudere e non tergiversare altrimenti virare su Calathes. Abbiamo uno squadrone ma il play è che sostituisca Sergio è un must. Spero che le lezioni del passato di andare a cercare ex NBA sfigati siano servite e si evitino altri errori stando su profili con esperienza EL.

    1. L’esperienza negativa di Daniels dovrebbe servire da monito proprio per non ripetere un errore del genere, oltretutto in un ruolo chiave come il play.

  6. penso che il budget play consenta di prendere un nba che giochi, non un ex nba o una riserva.

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