Le pagelle di ROM – Una settimana per produrre il nulla contro un’opposizione annunciata. 4 a Pianigiani, 7 a Micov

Goudelock 5 2 punti nell’ultimo quarto perdendo la «maniglia» sul tiro decisivo. In 34’ dimostra di non essere «go to guy» o leader, solo un corsaro emozionale in grado di vincere battaglie, lasciando ad altri la responsabilità delle scelte di guerra.

Micov 7 Leader di squadra in cerca di una spalla più fresca. Alla fine sono 17 punti, 4 rimbalzi e 4 assist in 27’.

Pascolo sv 10’, nel primo tempo, ingiudicabile.

Tarczewski 5 Assenza di rabbia, volontà, lettura delle situazioni e capacità di combattimento. 7 punti e 8 rimbalzi, nel suo caso, sono la dimostrazione di come, a volta, i numeri siano immensa bugia. Ortner e Hunt hanno gioco facile.

Kuzminskas 5 Massima vittima dell’incapacità di attaccare la zona. Riceve palla in fase non dinamica, ma non ha alcuna idea per uscire dai guai.

Cinciarini 5 Spende il primo fallo a 6.36 dalla fine della gara, dopo aver accompagnato al canestro Luca Vitali e Bryce Cotton. Dato che è simbolo di una passività difensiva totale, che cancella i 13 punti o i 4 assist della sua gara.

Bertans 5 9’ in cui non ci capisce nulla, perchè Dairis è giocatore che in attacco trova fiducia anche per il sacrificio difensivo. E se Milano non corre e non circola, Bertans esce di scena.

Jerrells 5.5 Due triple nel secondo quarto che aprono al 30 pari, ma in regia è assente, ben oltre i suoi consueti limiti.

Gudaitis 6 La bugia del plus/minus. Il lituano chiude a -4, Tarczewski a +1, ma la battaglia del quarto quarto ha in tutto e per tutto il suo volto: 14 punti e 7 rimbalzi in 23’.

Coach Pianigiani 4 Una settimana a sentirsi dire che Brescia opporrà 40’ di zona, 20’ per capire che fare. Il tutto in una panchina con 4 giacchette nere. Non un buon segno. Una sola transizione in 40’…

9 thoughts on “Le pagelle di ROM – Una settimana per produrre il nulla contro un’opposizione annunciata. 4 a Pianigiani, 7 a Micov

  1. Mah… non sarei così severo.
    La sosta sicuramente non ha fatto bene all’Olimpia, molti giocatori erano tesi e nervosi, come ha detto anche Pianigiani, e si vedeva chiaramente.
    Incluso Micov che ha iniziato malissimo, poi s’è ripreso perché è un grande giocatore, (ha messo una tripla sul finalissimo, che solo grandi giocatori).
    Certo, Milano quando non entrano i tiri da 3 soffre, e molti erano costruiti bene. Soffre anche perché gli avversari non si aprono e perdiamo uno dei nostri vantaggi che è la dominanza dentro l’area.

    Siamo stati sotto tutta la partita, abbiamo sbagliato palle facili quando siamo tornati in pari – ma questi per me sono segni di nervosismo più di quanto siano di dominanza.
    Brescia ha vinto, ma francamente potrebbe aver perso: non è sembrato che dominassero loro, quanto che noi non riuscissimo a esprimere il nostro gioco.

    Kuzminskas un fantasma di nuovo, e dire che sembrava tornato a giocare. Peccato, molto peccato, e a questo punto, purtroppo, grandi dubbi.

    Viene da pensare che questa squadra ha bisogno di giocare, di trovare il proprio ritmo, senza troppe pause – Goudelock la prova più evidente, anche se lui può sbagliare partite come questa.
    Ma l’hanno sbagliata un po’ tutti, Abass, Tarczewski che non riusciva a raccogliere un pallone, e quando servito sotto non aveva idea di dove si trovasse e sbagliava, eccetera.

    È un punto perso e fa male; ma, ripeto, che Brescia abbia vinto mi pare insignificante. Abbiamo perso noi, non hanno vinto loro.
    Quindi è tutto come prima, solo che partiamo da 0-1 invece che da 0-0.
    In altre parole: niente è cambiato. 3 partite che conta vincere sono ancora alla nostra portata.

    Siamo ben lontani da Trento dello scorso anno, secondo me.
    Spero.

  2. Brescia non ha dominato…. CI MANCHEREBBE ALTRO! pero’ e’ stata su tutta la partita. Milano gioca sono lontano dal ferro e se le triple non entrano (nemmeno quelle facili) si perde. Questo e’ il “gioco” costruito dal coach in nove mesi? Io non vedo differenze con la semifinale dello scorso anno: rotazioni ridotte al minimo, fragilita’ psicologica evidente, difesa da campetto e squadra inesistente. Insomma: un fallimento totale. Presentarsi in campo molto nervosi in gara uno alle semifinali e’ inaccettBile, se sei Milano. Dove sta la consapevolezza nei propri mezzi? Dove le certezze? E qualcuno ancora dice che Milano e’ favorita: ma per cosa?
    E’ la seconda stagione abulica e inconcludente. Forse si dovrebbe ripensare a tutto. Che senso ha cercare di competere in eurolega con un budget cosi’ ridotto, fare figuracce che sciolgono la squadra e la rendono fragile per poi non riuscire a competere nemmeno in Italia?

  3. Kuzminskas e’ tornato incolore e Pascolo ha giocato solo dieci minuti. Forse, a questo punto, darei una chanche a M’baye. Non l’ho mai amato, credo che sia un giocatore non strepitoso ma a questo punto, perdere per perdere, ci proverei. In regia, invece, non si puo’ piu’ cercare di recuperare Theodore e Kalnietis. E con un play e mezzo di solito non si fa strada….

  4. Personalmente partirei dal fondo, ovvero dalla valutazione del coach e del suo staff.
    E’ assolutamente inaccettabile NON riuscire a far fronte alla difesa a zona messa in campo da Brescia.
    Se a questo aggiungiamo il fatto che l’Olimpia non ha un gioco dall’inizio della stagione, puoi ottenere solo questo. Il resto sono solo chiacchere.

  5. Che uno dei problemi (tra i piu’ grossi) siano coach e staff tecnico credo sia evidente. Pero’ credo che la societa’ non sia affatto esente da colpe.

  6. Un po’ severo sui singoli, che a turno hanno cappellato un po’ tutti … ma cmq la difesa si e’ vista 7 minuti circa, lo capisco eh, c’era in campo Harden … come ? no, non era lui ? ah gia’ era Michele Vitali.
    Schiene girate a vedere come va il tiro invece di contestarlo (Jerrels), “aspetta che mi sposto cosi’ passi meglio” (Kuz), non scherziamo, Milano ha fatto ridere e viene voglia di tifare Brescia per come e’ stata seria e granitica.

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