David Moss: Con Milano i ricordi più belli, e più brutti

David Moss compie oggi 40 anni. Appese le scarpe al chiodo l’esterno scudettato con l’Olimpia Milano nel 2014 si racconta

David Moss compie oggi 40 anni. Appese le scarpe al chiodo l’esterno scudettato con l’Olimpia Milano nel 2014 è ora nello staff di Alessandro Magro a Brescia.

«Io ho avuto il piacere e la fortuna di poter giocare a lungo. Tra Siena, Milano e Brescia ho anche vinto tanto. Anche se non mi piace guardare troppo indietro, tengo tanti momenti belli nel mio cuore» le sue parole a bresciacanestro.com.

Sull’addio al basket giocato: «In realtà non è stato così difficile come potete pensare. Negli ultimi anni ci stavo già pensando. Certo nel mio mondo perfetto avrei giocato fino a 50 anni… Non è possibile quindi cosa posso fare? Inoltre sono americano, non ho passaporto italiano e quindi era giusto iniziare a scrivere una nuova pagina della mia vita».

Con Bresciaoggi David Moss ha invece parlato anche dei momenti più belli e più amari della sua carriera: «Domanda difficile. Posso dire di avere la fortuna di avere tantissimi bei ricordi. Il primo che ho in testa è la prima Coppa Italia (A2) vinta con Jesi: la porterò sempre nel cuore. Come la stagione dell’ultimo Scudetto a Siena e la vittoria a Milano, dopo 18 anni di attesa. I momenti più brutti credo siano legati sempre a Milano: l’eliminazione per mano del Maccabi che ha precluso l’approdo alle F4 di Eurolega (2014) e la sconfitta con Sassari (2015) in semifinale play-off». 

One thought on “David Moss: Con Milano i ricordi più belli, e più brutti

  1. In Italia c’è la presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio e su questo non si discute.
    Non ho niente di personale contro David,segnalo unicamente che la cassazione ha di recente annullato una sentenza di proscioglimento che lo riguardava in relazione ad una accusa di violenza sessuale perpetrata nei confronti di una hostess.
    Un nuovo Gup riesaminerà il caso e deciderà di seguito se assolverlo o rinviarlo a giudizio,il giocatore si e’ sempre difeso dichiarando che la donna era consenziente.
    Mi auguro per lui che le cose siano andate realmente in questo modo.

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