Danilo Gallinari: EuroLeague un sogno che voglio realizzare. Ma voglio ancora un po’ di NBA

Si è tenuto oggi, in Galleria Vittorio Emanuele II, la conferenza del “Countdown Clock”. Presente anche Danilo Gallinari

Si è tenuto oggi, in Galleria Vittorio Emanuele II, la conferenza del “Countdown Clock”, allestita in occasione del -100 giorni al via del Fiba Eurobasket 2022, che si terrà anche a Milano.

Presenti il sindaco della città Giuseppe Sala, il presidente FIP Gianni Petrucci, il FIBA Executive Director Europe Kamil Novak, l’assessora allo SPort Martina Riva, il presidente del Comitato Organizzatore Raffaele Pagnozzi, il CT Meo Sacchetti e… Danilo Gallinari. Ecco le sue parole raccolte dal nostro Fabio Cavagnera.

SU ITALBASKET

«Speriamo, sono a disposizione, speriamo di fare parte del gruppo. Sono carico, siamo carichi, non vediamo l’ora».

SULL’AZZURRO

«Seguo soprattutto i risultati dell’Olimpia, ma in generale seguo sempre i ragazzi italiani. Vestire l’azzurro è sempre emotivamente incredibile, come quando avevo 14 anni. Niente è cambiato. Difficile da spiegare».

SUL GIOCARE IN AZZURRO A MILANO

«Sarà una cosa particolare. In passato non è andata molto bene, ma nella mia Milano sarà particolare, un mix emozionale da gestire».

SUL GRUPPO

«Mi sento spesso con tutti, ogni estate è un appuntamento nuovo, vedremo quale sarà il gruppo.  L’Olimpiade di Tokyo ci ha lasciato tanta fiducia in noi stessi. Possiamo giocarcela con tutti».

SU OLIMPIA MILANO

«Quest’estate no, ancora no. Ho in mente di giocare ancora qualche anno in America, ma ho iniziato e vorrei finire qua. Questo dice la testa, poi vedremo cosa diranno gambe e corpo. L’EuroLeague è una competizione importante, di altissimo livello, bisogna esserci fisicamente. Un sogno, mi piacerebbe realizzarlo».

SUL FUTURO IN NBA

«Dipende da loro, non da me. La situazione contrattuale dà la palla in mano a loro, e hanno ancora tempo per decidere».

SUL PROSSIMO EUROPEO

«Certo che ci sarò all’Europeo. Tranne un anno, quando venni massacrato per una decisione societaria, tutti gli altri anni non ho avuto problemi. Obiettivo è passare la prima fase, poi vediamo che succede».

24 thoughts on “Danilo Gallinari: EuroLeague un sogno che voglio realizzare. Ma voglio ancora un po’ di NBA

  1. Gallinari non ha mai vinto nulla, ed apprezza gli ingaggi di NBA. Poi a 40 anni pensa di fare il Paul Gasol italiano e di venire all’armani? Vedremo…

  2. Ciao Danilo, tra un paio d’anni comprati una bella barca grande, di lusso e accessoriatissima, e fatti un bel giro del mondo.
    L’EL non è un paese per vecchi.
    O comprati una vigna in Langa e fai il Barolo, o una bella Ferrari d’Epoca e fai le corse gentleman.
    Tra un paio d’anni Milano potrà darti al massimo la sedia accanto a Gamba per vedere meglio le partite, sulla quale ti applaudiremo sempre con affetto.
    Ma la maglia in campo no, dai, non siamo più la squadra delle figurine, abbiamo ambizioni e ci servono giocatori veri.

  3. Se si riferisce al 2017 ad essere massacrato non fu lui ma l’olandese Kok che lui ha preso a pugni, espulso ed esonerato dalla nazionale, se non ricordo male il coach era Messina?

    1. Finché c’è Messina in panca non credo correremo il pericolo.

  4. Il Gallo avrà pure Milano nel cuore, ma queste dichiarazioni del tipo “finché riesco a correre sto in NBA, poi prendo il girello e torno a casa” mi sembrano mancare di rispetto ad una società che sta costruendo su basi diverse dalla mera raccolta di reduci NBA con troppi chilometri sulle spalle. Io fossi la società mi sentirei insultato da un simile atteggiamento e decisamente escluderei di svenarmi per un Gallinari che magari a 37 anni ci fa l'”onore” di voler reindossare la maglia Olimpia.

  5. Sono d’accordo. Ora o mai più. Ad agosto sono 34. Non siamo un ospizio

  6. Anche io ho iniziato a giocare a Milano. Vorrei finire li. Mi candido, allora. Ma ho già superato i 50

    PS è una provocazione, come credo sia stata quella del Gallo. Sei un bravo ragazzo, ma stai tranquillo in the usa, boy!

  7. Ancora non si è capito il giochino: non è Gallinari che dichiara, bensì è Gallinari che risponde sempre la stessa cosa alle stesse domande e quindi, finché può, vuole spremere la “gallina” dalle uova d’oro ( NBA) e poi si vorrebbe ancora divertire tornando alle origini, laddove tutto ebbe inizio, ma questo è un proposito tutto da vedere se si possa realizzare in un Olimpia che non è più una rimessa per ex-fuoriserie

    1. Ricordatevi che dietro a tutto c’è suo papà Vittorio che purtroppo ha ascendente direttamente su Armani

  8. Un gran bel progetto il suo. Peccato che il nostro sia molto differente. Il Gallo in modalità pensionato d’oro? Anche no, grazie.

  9. Se proprio vogliamo essere precisi Gallinari junior non ha cominciato da noi bensì al Casalpusterlengo (2004/5),quando rientrerà dagli USA si rivolga dunque pure a loro ma la finisca una buona volta con questa tiritera che ci spacca di continuo i c…ni

    1. Più che lui sono i giornalisti che fanno le stesse domande. Lui risponde

  10. Inutile girarci intorno: oggi come oggi Gallinari sarebbe il fiore all’occhiello del roster Olimpia. Tra qualche anno chissà, può essere che lo sarebbe ugualmente. Gallinari con contorno di Pangos o, meglio, Satoranski, Davies e quelli che ci sono già (Melli, Hines, Hall, Shields) farebbe dell’Olimpia forse la maggiore candidata alla vittoria in EL. Se poi come italiano venisse tesserato Petrucelli (che vedo più adatto al gioco di Messina del pur fortissimo Mitrou-Long, per il quale qualcuno paventa l’interessamento dell’Olimpiakos), ci sarebbe davvero da leccarsi i baffi…

    1. già quest’anno potrebbero provare a prendere Lamarcus aldridge se e’ vero che sui social si e’ offerto a messina………

  11. Quanto rancore verso un giocatore straordinario che a Milano non ha mai fatto un torto. Benissimo non volerlo per carità, è lui stesso a dire che se il suo fisico non regge non ci pensa nemmeno, però l’astio mi sembra fuori luogo

  12. Vedendolo qui in USA una ventina di volta all’anno in TV, si e’ appesantito e ha injuries significative the iniziano a farsi sentire. il basket NBA, checche’ ne dicano i miei connazionali americani, e’ molto più’ facile dell’eurolega. Meno fisico, meno intenso, meno tecnico. Ho la vaga impressione Gallo che hai perso il treno (in Europa), forse questa era l’ultima occasione (prima di Atlanta) per fare 3-4 anni seri in Europa, ma avresti dovuto prendere la palla al balzo due anni fa…

    1. In regular season sono d’accordo ci sono molte partite dove i giovatori passeggiano. Ma nei playoff la storia cambia…

  13. Ma bastaaaaa !!!
    Ha rotto con sto vengo fra un pò, ogni anno…..ne ha 33 !!!!

    GALLINARI ,SOLO VITTORIO !!

    1. si e dietro il figlio secondo te chi c’è se non il paparino

  14. Non credo che il punto sia un anno più o in meno, credo che gli infortuni passati possano essere un rischio ricadute e soprattutto per gli italiani (vedi Datome) può essere un problema doppio perché non puoi centellinare troppo le presenze in LBA. Poi dipende dalle motivazioni e qui mi sembra che sia stato chiaro, voglio la NBA e se non ci riesco abbasso la cresta e torno: questo vale per tutti, ma Milano adesso ha un posto importante in EL e merita di essere scelta e non accettata come alternativa.

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