Ettore Messina: Mannion? Non aveva collocazione da noi. Tonut? Non si è liberato…

Nel corso della conferenza stampa al Mediolanum Forum d’Assago, Ettore Messina ha affrontato anche i temi Nico Mannion e Stefano Tonut

Nel corso della conferenza stampa al Mediolanum Forum d’Assago, Ettore Messina ha affrontato anche i temi Nico Mannion e Stefano Tonut.

SU NICO MANNION

«Il suo obiettivo era migliorarsi e cercare di tornare in NBA. Noi sapevamo perfettamente di avere tre stranieri davanti a lui. Difficilmente avrebbe potuto pensare ad una collocazione da noi».

SU STEANO TONUT

«Noi eravamo pronti ad affrontare il tema nel caso in cui il giocatore si fosse potuto liberare. Nel momento in cui questo non è successo, l’opzione non è diventata percorribile».

21 thoughts on “Ettore Messina: Mannion? Non aveva collocazione da noi. Tonut? Non si è liberato…

    1. Per giorni hai screditato Tonut scrivendo che eri certo che la nostra società non poteva mai essere interessata ad un giocatore simile e il tuo coach ti ha smentito in modo chiaro e inequivocabile. E tu saresti quello che sa sempre tutto 😂😂😂

      1. Oppure il mio pastore vede in lui cos’è che io non vedo e lo.ammetto, il mio vate di basket ne sa moolto più ➕ di me

    2. Gaetano rileggi ciò che ho scritto a me non piace il veneziano, a Messina evidentemente si ma non è disposto è disponibile a pagare buyout. A me continua a non piacere un giocatore solo a metà, forse il mio vate spera di potergli insegnare a difendere come sperava di insegnare a Tarczewski di giocare alla Hines. Ma è umano, può sbagliare anche lui. Oggi in conferenza ha ammesso che il buon eccellente Tarczewski occorre lasciarlo giocare come sa. Chi non mi dice che difesa e Tonut non sia una dicotomia?

  1. In pratica abbiamo legato il nostro ultimo colpo di mercato alla speranza che Venezia ci lasciasse Tonut senza nemmeno proporre un buyout o uno scambio. E dietro questa pia illusione magari ci siamo giocati altre possibilità. Tra l’altro è interessante notare che il coach parla di scommesse, esattamente come quasi tutti noi qui sul blog. Ecco io mi aspetterei che lui che li ha scelti avesse alcune certezze, non scommesse.

    1. Dalle sue parole si evince che l’unica possibilità di prendere Tonut era che lo stesso su liberasse da Venezia e non parla di buyout o scambio rifiutato da Venezia. E hai colto un aspetto fondamentale: finché parliamo noi tifosi di scommesse ci sta ma che sia il nostro coach a parlarne mi lascia perplesso e esterrefatto..

  2. Se ora Tonut non arriva, ed è un peccato, ed era stata lasciata una fettina di budget per quello scopo (buyout + stipendio), si potrebbe dedicare quell’ipotesi di spesa per quel rinforzo che tutti sanno che manca ma nessuno lo ammette, dato che Messina punta ancora su Tarcisio dicendo che l’hanno mandato in confusione per fargli imparare le mosse di Hines sottocanestro e i tiri da 3-4 metri, mentre Kaleb secondo il coach dovrebbe schiacciare di più (come se fosse facile). Serve un centro e i soldi per Tonut potrebbero servire a quello altrimenti, come l’anno scorso, li spenderanno per dei ripieghi (Evans, Woichekoski) a stagione iniziata. Il problema è che a questo punto del mercato tutti i centri decenti sono accasati, per cui anche adesso si rischia di comprare un ripiego. Bisognava pensarci prima, quando Venezia ha detto nisba per Tonut, molto prima dell’inizio dei Giochi. Morale: sono venuti meno Le Day, Punter, Roll, Micov e tutti avevano tiri da tre importanti nelle mani. A sostituirli delle incognite più principessa Tonut, che alla fine ha dato buca e il coach si trova con una scarpetta in mano e nessuno cui farla calzare. Quanto a Mannion, dato il suo valore secondo me avrebbe trovato molto più spazio di Moretti, almeno in LBA laddove anche Cinciarini giocava pochissimo, ed in Eurolega Pozzecco avrebbe fatto pressione su Messina per dargli minutaggio, e far rifiatare Chacho e Delaney ( che hanno un anno in più e Delaney è di cristallo). In NBA e ai Giochi si è visto che Mannion vale quei livelli, e anche se solo per un anno, sarebbe stato bello averlo a Milano.

    1. Le parole di Messina su Tarcisio sono di circostanza e non poteva dire altrimenti poiché non è riuscito a piazzarlo (guarda un po’) da nessuna parte…

  3. Uomini ( e donne) di poca fede. Con questo team e senza aggiustamenti ( salvo infortuni) faremo il c..o a tutti in LBA e diremo la nostra in EL raggiungendo i PO e chissà le F4

  4. Concordo con @lupo ma le schiacciate dipendono anche da come li servi, Rodriguez cerca il lungo dopo pnr molto più di Delaney, quindi Kaleb può fare bene con lui, mentre spesso veniva abbinato al twittatore nel quintetto base. Kaleb sa anche chiudere la transizione veloce, peccato che ne abbiamo fatte poche ma questo non dipende da lui. Lungi da me dire che è un fenomeno, ma può fare molto di più di quello che abbiamo visto lo scorso anno se messo in condizione e supportato dalla fiducia, sentirsi un peso non può giovargli. Qui forse Pozzecco può dare un contributo.

  5. Orlando mi auguro tu abbia ragione e che si confermino magari migliorandoli i risulati dell’anno scorso, cosa della quale dubito.

    Io sono un estimatore di Messina, da quando è arrivato lui in Olimpia mi sono sentito al sicuro forse per la prima volta nell’era del patron Armani. Ho avuto subito la sensazione che ci fosse un programma razionale e uno staff professionale, adeguato al rango delle scarpette rosse, e infatti, grazie al nome di Messina (e ad un aumento del budget), sono arrivati giocatori come Chacho e Hines altrimenti inavvicinabili. e sono arrivati i risultati attesi, che erano e sono i playoff di Eurolega e (non) lo scudetto, mentre prima la squadra finiva regolarmente oltre il decimo posto in Europa. Uno strazio.

    Certo anche le gestione Messina non è priva di errori, vedi il 2+1 a Tarcisio l’estate scorsa, vedi 5 anni di contratto a Moretti, ma comunque col coach in panca mi sento ancora al sicuro. Si è pure messo in gioco mettendosi a fianco un personaggio agli antipodi come Pozzecco proprio per avere un contraddittorio interno, e questo confonto è solleticante anche per noi sostenitori.

    Ma resto dell’avviso che manca un centro, che Tonut si sapeva da un mese e mezzo che Venezia non l’avrebbe liberato, e che Mannion avrebbe avuto spazio. E temo che decidere di perdere in un botto quattro tiratori da tre come Roll, Micov, Punter e LeDay sia un bel rischio, anche se controbilianciato da arrivi di qualità e fisicità.

    1. Tarczewski torna a fare il Tarczewski, quello che l’anno scorso si è guadagnato il 2+1 su ammissione di colpa da parte del coach.
      Avevamo un “buco”in post che l’ottimo Leday non sapeva colmare arrivano Melli generale della difesa e Mito a dare mano forte alla terna di pivot che volutamente non sono cambiati. Un pm che stazza 7 assist ad allacciata di scarpe. E due tiratori da 40% dell’arco uno che penetra pure. Mi sembra che siamo attrezzati alla bisogna senza dipendere da Tonut, Mannion e un nuovo pivot.

    2. @Lupoellison questa volta condivido solo una parte del tuo commento e ti preciso solo alcuni dettagli: Banchi fece bene in Europa e vinse anche lo scudetto, altresi Repesa e Pianigiani fecero pena a dir poco in Europa ma entrambi vinsero lo scudetto, quello scudetto che manca alla gestione biennale di Messina…

  6. Direi che Messina ha spiegato abbastanza chiaramente le logiche ed i criteri del mercato:

    La considerazione che fa su Mannion mi sembra ragionevole: quando si è liberato l’Olimpia era già coperta nel ruolo e non c’era spazio..spiace ma è così.

    La riflessione che fa su Punter è chiara : lo volevamo ed abbiamo rilanciato ma l’offerta del Partizan era irraggiungibile. Credo che ci siano degli equilibri interni economici e di opportunità che vadano capiti (chi ha gestito il personale di una azienda ne sa qualcosa sulle politiche retributive).

    Altrettanto chiara la scelta di avere Melli e Dino che mi sembra essere stata il cuore del mercato: vedremo se funzionerà giocare senza un altro centro.

    Sulle scommesse americane abbiamo l’ombra di Shelvin Mack che spaventa, ma vorrei ricordare che l’anno scorso all’inizio Punter e Leday erano anche loro scommesse che si sono rilevate vincenti, ma su cui nessuno aveva inneggiato al loro arrivo.

    Questa squadra può piacere o non piacere ma ha una sua logica e forse gli va data la possibilità di vedere se è all’altezza ..quindi un po’ di pazienza …manca poco

    1. Io vedo un progetto (più 4 fisicati ma non un centrone di ruolo), con qualche giocatore da scoprire (non credo siano stati scelti a caso, così come Leday e Punter lo scorso anno). Credo invece che se davvero è avanzato qualche soldino sarebbe da spendere per un italiano. Siamo corti, cortissimi. Se va bene dovremo giocate una novantina di gare. Come lo scorso anno. E se Datome e Melli sono “fissi” in EL (come credo sia logico), allora arriveremo di nuovo a fine stagione con la lingua di fuori. Spero di sbagliarmi.

      Resta da capire chi prendere, chi è disponibile. Resto dell’idea che Mannion non sia ancora pronto per affidargli le chiavi della squadra in lba. Avrei preferito un Ruzzier o, chissà, anche un Vitali, seppur a fine carriera. In fondo si tratta di avere un play per le 30 gare di lba. Poi ai play off cambia tutto.

  7. Ma certo, non serviva il nuovo D’Antoni (magari..) bastava un play in grado di smazzarsi la regular italiana senza fare troppi danni. Se poi sa dare minuti inEL tanto meglio, ma lì eravamo già coperti. E di nomi ne sono passati molti quest’anno, ma noi niente, corriamo dietro a Tonut, forte non discuto, ma con caratteristiche diverse e non avvicinabile senza un’azione decisa che non è stata fatta (a quel che sappiamo). Poi siamo campioni del mondo nello spot 4 e sul resto accettiamo scommesse (cit. Messina). Alegher!

  8. Di buono quest’anno è che il numero di giocatori realmente impiegabili dal coach (secondo i suoi intendimenti) è salito da 13 a 15, perché di fatto l’anno scorso Moretti beneficiava della borsa di studio Olimpia per laurearsi, mentre Cinciarini era un capitano non giocatore impiegato di rado persino in LBA (per tacer di Woichecsky, onesto centro preso come rappezzo ma quasi mai impiegato nemmeno in LBA). Quest’anno tutti i 15 giocatori, anche gli ultimi in considerazione tipo Alviti, sembrano rientrare nelle rotazioni in una o nell’altra competizione.

  9. Non capirò nulla ma io vedo una squadra piuttosto completa per l’idea di gioco del coach. Sono abbastanza convinto che il ruolo meno coperto sia quello di play, non sono un grande estimatore di Delaney a menare le danze. Dal mio punto di vista, credo che Mito sia il vero upgrading di quest’anno.

    1. Anche secondo me manca un play italiano che possa fare risparmiare Delaney o chaco. Spero arrivi qualcuno…a meno che non sia il poz quello che entra in campo per qualche 10/15 min a partita

      1. Quella del Poz in campo per 10/15 minuti non è un’idea malvagia visto che al nostro coach più sono vecchi più piacciono..

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