Olimpia Milano post Partizan | Non c’è più tempo. Acquisti o dimissioni

Olimpia Milano post Partizan, il tracollo. Dal 45-60 di massimo vantaggio al 31-4 di parziale serbo. In una decina di minuti

Olimpia Milano post Partizan, il tracollo. Dal 45-60 di massimo vantaggio al 31-4 di parziale serbo. In una decina di minuti.

Si parla sempre di attacco, di un play che manca. 43 punti concessi nella ripresa. Il problema è resta e la difesa per una squadra che non comunica, che si perde, che non ha una struttura cui affidarsi quando il pallone non entra.

Perchè 69 punti sono pochi, ma in passato con 69 punti c’era la possibilità di vincere una partita. Chiaro, 25 punti nella ripresa sono una misera, tuttavia bisogna guardare il vero essere del male oscuro. 

La squadra si squaglia, dietro. E davanti trema, balbetta, “pessime spaziature” come dice Mike James. 

«Decisioni molto cattive ed è facile dire che stiamo aspettando un playmaker per aiutarci ed i recuperi di Baron e Mirotic. Ma, al di là questo, sono incredibili gli alti e bassi personali nel corso di ogni partita. Abbiamo abbastanza da poterci permettere di fare meglio di così. Questa è una cosa che, al momento, non riusciamo a risolvere. Bisogna riflettere, capire e fare molto meglio» dice Ettore Messina.

Bisogna comprendere se la mente si obnubili nei momenti chiave per carenze individuali o tecniche. Il problema è di tutti, “riflettere”, “capire”, all’8 dicembre sono parole inascoltabili.

Inascoltabili. Non è una questione di lavoro, si lavora da agosto. E’ una questione di dirsi in faccia quel che non funziona. E prendere decisioni. 

Baron, Mirotic e Pangos out. Poythress inguardabile. Ricci in campo una manciata di minuti. Bortolani e Kamagate di fatto seduti. Un roster a 16 che si ritrova di fatto in un momento importante a 9, con gente come Flaccadori che non ha esperienza, Hines sovraesposto come Voigtmann (buona soluzione nelle letture, ma intermittente e disastroso in difesa), Hall che non ha qualità, Lo che guida quando i compagni segnano.

Da 16 uomini a, di fatto, uno che decide tutto, nel bene e nel male: Shavon Shields. Con la prospettiva di un Nikola Mirotic disponibile addirittura dopo la Coppa Italia.

Qui serve ritrovare fiducia, non riflettere. La proprietà ha ribadito: “decide Messina”. Decida lui. O firmare un nuovo giocatore (se non due) per cambiare le gerarchie, o farsi da parte. Ma subito, non a gennaio.

27 thoughts on “Olimpia Milano post Partizan | Non c’è più tempo. Acquisti o dimissioni

  1. Cavagnera ma “E la stagione va sempre più a sud.”
    Cosa vorrebbe dire?

      1. Se paragoni il sud ad andare peggio è un commento vagamente razzista .. dici di essere un giornalista … le parole pesano …

  2. Acquistare non ha senso se chi acquista è lo stesso che ha messo in piedi una rosa con ali grandi che non sanno giocare in post o preferiscono giocare perimetrali … con 3 centri di cui uno undersize di 37 anni … uno esordiente che non fai giocare … ed uno che alla fine è un 4/5 … che con l’addio di Datome si è guardato bene di cercare un’ala piccola tanto ci fa giocare Mirotic … che ha escluso Pangos dai PO … poi lo conferma … poi lo esclude … che cambia ogni anno giocatori come fossero figurine … che fa giocare i giocatori fuori ruolo … che inizia le partite con 1 PG e 4 ali … cioè questo allenatore in pena confusione dovrebbe fare il mercato per salvare la stagione?

  3. quello che ci sarebbe stato da fare da un punto di vista tecnico e ambientale (era da fare due mesi fa) lo capirebbe anche un bimbo alle prime esperienze di mini basket ma evidentemente non mr 35 e la santissima proprietà

  4. Sono dei professionisti
    (i giocatori) e quanto segue non dovrebbe riguardarli ma l’impressione è che dentro di loro qualcosa entra in sciopero quando sono in vantaggio.
    Il cuore ❤?
    Le gambe?
    O forse il cervello?
    Fatto sta che non ci sono soluzioni o ne mandi a casa l’80% oppure……..

    1. Ma non fai prima a scrivere che è meglio cacciare il tuo pastore piuttosto che 16 giocatori? No proprio ce la fai. Il tuo essere zerbino te lo impedisce.

  5. Stavolta ti trovo fiacco, Maggi, non te la prendere se te lo dico pubblicamente.
    Fiacco come un cane che abbaia ma non morde – dove l’abbaio sono un paio di luoghi ormai comuni, ripetuti con tono aspro, per far credere che l’avevi detto. Ma non convincono. Per niente. Almeno me.

    La fiacca sta in quella “O” che ammette la persistenza del pessimo Messina. O comprare o cambiare – scrivi.
    Mentre sarebbe, ovviamente e chiaramente, comprare E cambiare!

    Comprare alla squadra una guida in campo, e un cambio per Shields, il modello sarebbe un giocatore alla Luwawu Cabarrot che come cambio era perfetto, perfettissimo!
    Di migliorie ce ne sarebbero tante altre, ma queste due sono quelle che in mano a un allenatore, Messina evidentemente non lo è più, potrebbero con uno sforzo come quello che è capace di produrre oggi Banchi a Bologna, ci potrebbero riagganciare al decimo posto al momento andato.

    L’assenza di Mirotic perora è un aiuto: serve a far capire allo staff che se Milano gioca come una squadra normale, coi giocatori nei ruoli che sanno giocare, è una squadra da classifica decisamente migliore di quella che ha oggi.
    Serve a fare capire che MIrotic lo puoi usare nel suo ruolo naturale, da 4, perché lì è un campione e ti dà una dimensione in più, quella del gioco spalle a canestro.
    Se lo fai giocare in quel modo, magari anche quando esce Shields per rifiatare, in qualche modo puoi ovviare alla cretinata che hai fatto di non procurarti un cambio per Shavon.
    Trovare il cambio sarebbe meglio, ma non potendo, alternarli offrirebbe alla squadra dimensioni aggiuntive. Che servono, dioseservono!

    Come ha detto Obradovic ieri a fine partita, che è un allenatore vero prima di essere grande, la sua squadra è andata alla vittoria da una situazione difficile facendo le cose semplici, i giochi a due, le eccellenze dei talentuosi, la pallacanestro primaria.

    Milano ha tutto quello che serve per giocare quel basket, ma purtroppo anche di più.
    Il di più che non serve, che va eliminato, è Messina – ormai in una crisi molto umana e molto comprensibile, di ansia, depressione, frustrazione per un anno e mezzo di figure di merda, di un progetto di cui ha voluto le chiavi totali, e che è totalmente fallito.

    Bisogna togliere quel di più che le impedisce di giocare il basket semplice e vero, quello del pick&pop elementare di Caboclo con i suoi handlers, che ci ha ucciso, quello di un Lo che se non gli rompi i coglioni con una ruota esterna obbligatoria, è capace di seguire il suo istinto e diventa pericoloso, creando di conseguenza vantaggi.
    Roba semplice, elementare, niente fronzoli e mattate. Utilizzare tutti, per esempio.
    Ecco, quel di più che impedisce tutto ciò è Messina: va tolto.

    Se c’è spazio per fare anche aggiunte, meglio.
    Ma se Obradovic dice che ha vinto giocando le cose semplici del basket, non dev’essere tanto una cazzata.
    Mentre i quintettoni, i Mirotic sprecati per perdere in LBA, i Melli penalizzati dal ruolo, gli Hall distrutti dal ruolo, i Pangos addirittura eliminati, eccetera eccetera, quelli sì sono una schifezza. Scusa: sono schifosi.

    Dunque non è o comprare o cambiare.
    Ma è: cambiare E comprare.

    (capisco che proprio tutto tutto non si può scrivere, se nonmagari non ti fanno più entrare in sala stampa e non puoi fare il tuo lavoro: ma se il problema è solo quello, se vuoi le dichiarazioni di Messina te le scrivo io: non saranno originali, ma saranno copie conformi. Tranqui!)
    😱

    1. Palmasco ci hai asciugato il cavallo con sto sproloquio . TLC è un pessimo giocatore che sta bene dove sta . Noi avremmo bisogno di un ulanovas e di un cordinier
      Più un pivot ignorante che prende i rimbalzi e intimorisce . Non come caboclo o Davies ballerine mosce

      1. Almeno Ciccio ci fa ed è simpatico te invece hai un problema di comprensione serio del contesto. Veramente preoccupante. Dai non scrivere più segui l’esempio di Iellini che scrive solo quando si vince cioè una volta al mese. Fai il bravo dai.

      2. ahahah tlc addirittura pessimo, davies e caboclo ballerine mosce addiddirittura ma anche tu sei dipendente olimpia come tom e ciccio??, il pivot c’è ma non gioca……perchè sia stato preso non si sa…..kamagate cosa fa non c’e’ nessuno che lo sa……passata e’ la tempesta ma odo lo far festa……………………

  6. Concordo sul fatto che comprare tanto per comprare non ha senso, quando poi la gestione del parco giocatori è questa. E’ una gestione sciagurata che dimostra mancanza di visione e di lucidità del POBO35.

    Quì bisogna anche distinguere l’operato del POBO35-allenatore da quello del POBO35-presidente: nel primo caso i risultati di questa stagione proseguono il trend degli ultimi due anni e mostrano una gestione cervellotica e perdente del coach che non è in grado di valorizzare nessun giocatore ed anzi, finisce per deprimerli.

    Nel caso del POBO35-presidente dobbiamo riconoscergli di aver dato in questi anni una organizzazione all’intera società degna di una squadra di livello.

    Quì forse potrebbe stare la chiave per uscire da questa situazione così profondamente negativa: se il POBO35 facesse un passo indietro come allenatore rimanendo solo come presidente super partes, allora si potrebbero creare le condizioni per una nuova fase.

    E’ tutto questo fattibile? Sinceramente non lo so, i dubbi sono tanti, ma forse, è un auspicio, con una personalità di peso e carisma come Trinchieri si potrebbe trovare una quadra.

    1. Come può essere super partes Messina presidente, che dovrebbe scegliere un allenatore per risollevare la squadra che lui prima ha scelto male e poi ha allenato peggio, senza centri, senza play, giocatori fuori ruolo, un roster di 16 di cui ne ha usati 9?

      Messina è troppo coinvolto per essere superpartes, potrebbe esserlo solo in un’altra società dove arrivi da neo presidente trovandosi un organigramma preesistente, chessò, la Reyer Venezia per fare un esempio. Certo Messina ha il pregio di aver dato un’ottima organizzazione alla società ma se resta con un nuovo coach c’è un conflitto d’ìnteressi grosso come una casa.

      Poiché la stagione è andata, c’è una sola decisione salva Olimpia. Che Messina rassegni le dimissioni immediate da tutti i ruoli in Olimpia. Nei mesi successivi si riassettano i management dirigenziale e sportivo, con tutto il tempo per arrivare al mercato estivo con le idee chiare senza l’ingombrante Messina.

      1. Concordo pienamente con te, ma purtroppo l’ultima pagliacciata sarà Messina presidente e direttore tecnico con Fioretti coach(povero capro espiatorio alla Malussen)

    2. Sul tuo commento “POBO-35 Presidente”, nello specifico, cosa intendi per “avere dato un’organizzazione all’intera società’ degna di una squadra di livello”? Mi spiego: il POBO-35 Presidente e’ stato fin qui un ruolo “part-time” in cui penso Messina abbia speso non più’ di 20 minuti al mese. Non ci sono stati cambiamenti di struttura, ha uno staff medico e di preparatori atletici che ha in gran parte ereditato, ha cambiato un paio di coordinatori video, la struttura Marketing era già’ li da tempo e non l’ha toccata, ha messo Stavropoulos come GM per spazzare il “day to day” con uno scout di punta e la strategia di gestione della rosa giocatori e’ stata un fallimento forse peggio dell’esecuzione sul campo. Dove vedi questa magica costruzione di una struttura degna di una squadra di livello?

      1. Bravissimo Mauro C che con argomenti validi sei riuscito a smontare anche il Pastore Presidente ossia la favola che ha dato un organizzazione alla società degna di una squadra di livello.

  7. l’unica soluzione sarebbe stata (entro ottobre) liberare questa squadra da un punto di vista tecnico e ambientale affidandola ad un altro coach e aiutarla completandola con 3 acquisti nei 3 ruoli scoperti e fondamentali per giocare bene a basket. Questo sarebbe stato da fare, oramai è troppo tardi e la situazione non è più recuperabile.

  8. Si, vabbè, ovvio che la difesa non è un optional e senz’altro va curata ma se anche funzionasse alla perfezione segnando 69 punti in EL ne vinci una ogni tanto. Conta la distribuzione equilibrata delle capacità e delle energie tra le due fasi, non mettiamoci a scimmiottare il college basket vecchio stile schiantando la squadra in difese ossessive col bel risultato di caricarla di falli e farla attaccare con le batterie a terra da non riuscire a infilarla in una vasca da bagno. Venerando unicamente il totem della difesa allo stremo nei 40 anni ante Sacchetti contro la Jugo e nazionali successive ne perdevamo 9 su 10 autolimitando il talento offensivo che pure non ci mancava.

  9. Anche un bimbo capirebbe, dopo la partita di ieri, che siamo drammaticamente scoperti nel ruolo di centro.
    Ieri abbiamo pompato non so quanti palloni sotto ad Hines per vederlo sempre schiantarsi immancabilmente contro i loro lunghi che lo stoppavano senza nemmeno saltare.
    Poythress non è adatto a giocare da noi. Non è così scarso come si vuol far credere, semplicemente non siamo capaci di usarlo perché non c’è un play capace di giocare di squadra e di servirlo in movimento: Lo e Flaccadori sono uomini da zingarate, non registi.
    Kamagate avrebbe tanto potenziale, ma ormai gioca con il terrore negli occhi, sa già che alla prima cazzata si siede e non rientra più.
    Melli e Voigtmann non possono fare i centri, contro i cristoni di Eurolega.
    Qui non si chiede Tavares, ci mancherebbe, ma è ridicolo vedere qualunque lungo avversario che contro di noi sembra Embiid.

  10. Certo che qui spesso leggo di frustrati e quindi invidiosi da tastiera. Mi sembrano imbarazzanti giocatori che non subiscono figure barbi e che fanno pubblicamente nel loro lavoro. Forse quasi tutti sono sopravvalutati e basta. Ma diamine anche prendere un Mirotic passandolo come grande acquisto quando forse non trovava lavoro per le sue condizioni fisiche. Sarebbe dignitoso ed onesto per un lavoratore che dissente di licenziarsi ma invece gli stipendi li prendono pur rendendo da schifo.

    1. Di Mirotic lo sapevano tutti in Europa della tendinopatia e del pregresso al Barcellona in cui era stato fuori tre mesi e lo utilizzavano col bilancino. E Messina cos’ha fatto? Pur di provarlo fuori ruolo da tre e usarlo nel cosiddetto quintettone l’ha schierato sempre in Eurolega e gli ha fatto giocare 6 inutili partite di LBA con alti minutaggi.

      Mirotic lo volevano tutti in Europa, il problema era lo stipendio, non le condizioni fisiche. Ma chi avesse deciso di acquistarlo sapeva di doverlo centellinare per cui, se ora Mirotic è fuori e starà fuori dei mesi. la responsabilità ha un nome: Ettore Messina. Punto.

      Perché prima della firma del contratto ogni società sottopone il giocatore alle visite mediche e guarda il pregresso, data l’importanza degli emolumenti, quindi l’Olimpia sapeva benissimo che Mirotic aveva delle sofferenze. È un ulteriore riprova della scarsa considerazione che Messina ha dei suoi giocatori. Lui se ne frega, la cosa più importante è sfamare il proprio ego di dinosauro dai 35 tituli.

    2. Pensa che il tuo pastore prende due stipendi pur rendendo da schifo in entrambi i ruoli. Qui l’unico frustrato e invidioso da tastiera sei proprio tu!!

  11. Inutile continuare a inveire contro Messina, non esiste allenatore che possa raddrizzare questa situazione. Manca una leadership in campo (ma questo già da inizio anno e pure l’anno scorso prima di Napier) e senza leader qualsiasi gruppo di fronte alle difficoltà si scioglie.
    Non c’è da inventare nulla, quando le cose vanno male solo il carisma e la tecnica ti salvano….e mi spiace dirlo ma in questa squadra di buoni giocatori nessuno ha queste caratteristiche, nemmeno Mirotic o Shields.
    Trovare adesso un giocatore di questa caratura credo sia impossibile.

  12. Fatico a capire il senso di “acquisti o dimissioni”, al punto da immaginare che l’intenzione fosse di scrivere “acquisti e dimissioni “. Il solito problema del cerchiobottismo di chi scrive? No, un errore di battitura…
    Ma per far capire meglio il ragionamento, ci sono almeno due motivi per i quali “o” non sta in piedi:
    1. è evidente a tutti che mancano sia i giocatori che un allenatore in grado di guidarli e di farli crescere: lo dice il gioco, lo dicono i risultati, da almeno due anni;
    -2. … e si ricade sempre lì: chi li ha scelti? Chi ne ha scartati una valanga in questi anni per motivi spesso incomprensibili? Così stando le cose, i giocatori lasciamo ancora che se li scelga lui?
    Tafazziamo fino allo stremo?

    Qualcuno perda un po’ di tempo, qualche sera, e si guardi la Virtus. Capirà molte cose.

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