L’infortunio di Shavon Shields inquieta le ore di Olimpia Milano. Ne parla la redazione di ROM, con una domanda aggiuntiva: è il caso di intervenire sul mercato?
Dario Destri: «Stop dalle tempistiche incerte. Che ti toglie il giocatore più unico di tutto il roster. Il problema è che dietro di lui hai datome (che ha problemi ricorrenti) e Thomas (che sta deludendo). Inserire qualcuno può essere rischioso, forse l’ideale è aspettare un mesetto e vedere come si comporta la squadra con i rientri di Naz e Gigi. Certo che se ci fossero occasioni…».
Kevin Martorano: «Uno stop che non ci voleva, sarebbe servito avere Shields sano non solo per la qualità del giocatore ma anche per costruire la giusta chimica di squadra. Difficile dire se sia giusto tornare sul mercato o meno, dipende anche da chi si andrebbe a trattare. Io probabilmente un’ala piccola la proverei a firmare, ma è anche vero che l’Olimpia ha le soluzioni per resistere a quest’emergenza».
Luca Guazzoni: «Perdere Shields per due mesi è un colpo duro come l’incudine dove è piantata la Spada nella Roccia. Ma il roster è strutturato per sopperire ad ogni assenza, anche così importante e così prolungata. Ricordiamo l’anno scorso le stesse scene di isterismo dopo la frattura del polso e Milano continuò a vincere, vincere, vincere. Chiaro, era una Milano con più chimica ma la sostanza non cambia. Le grandi squadre che hanno dentro qualcosa, riescono a superare ogni avversità. E così sarà anche ora.
Non tornerei sul mercato per una ragione semplice: già Milano sta faticando a trovare la quadra con i nuovi, aggiungerne un altro renderebbe solo il tutto ancora più complicato, specie nel reinserimento nel nuovo anno di SS».
Andrea Maiocchi: «Meglio adesso che a marzo, anche se la sensazione che la sorte si sia accanita contro di lui c’è. È uno dei pochi giocatori che fanno canestro a giochi rotti, oltre che metterne un discreto numero. Perdita importante, ma l’Olimpia ha costruito un roster capace di sopperire alle assenze, anche dei suoi uomini più importanti: avanti con questi!».
Fabio Cavagnera: «Uno stop pesante per lui e per l’Olimpia, in un anno disgraziato dal punto di vista fisico per Shavon, seppur con straordinari e decisivi lampi di classe quando è stato bene.
Per Milano complica ancor di più un avvio con difficoltà nel trovare la giusta chimica, tra nuovi e chi è rimasto. Tuttavia, pur in queste difficoltà, l’EA7 è 3-0 in campionato e 3-1 in EL, mostrando di avere grande carattere, oltre che talento, sapendo superare momenti complicati e assenze.
Io non andrei sul mercato, almeno non immediatamente, provando a vedere se si trovano soluzioni ‘interne’. Visto che il roster è uno dei più profondi d’Europa».
Alessandro Maggi: «Perdere un giocatore così è una tassa non da poco, per chiunque. Per il secondo anno in fila l’Olimpia Milano dovrà fare a meno della sua prima opzione offensiva per metà stagione o quasi. Un anno fa sappiamo tutti com’è andata a finire, con un roster ancor più profondo non c’è motivo di intervenire. Oggi. Le valutazioni devono essere fatte sul medio periodo, osservando gli sviluppi di chimica e sistema, anche perchè il ritorno di Mitrou-Long e Baldasso permetterà ad Hall di giostrarsi anche in ala piccola con Deshaun Thomas e Gigi Datome. Poi possono sempre esserci delle occasioni, al momento mi pare che il mercato offri Timothé Luwawu-Cabarrot e poco altro».
Buttarsi sul mercato e’ una scelta quasi isterica che raramente paga. Almeno proverei ad aspettare qualche settimana per capire il decorso dell’infortunio. Il mio timore piuttosto è che questi infortuni in serie, anche se di origine traumatica e dunque accidentali, finiscano per creare una certa fragilità che poi il giocatore paga in ricadute o altri problemi.
Io rimarrei semplicemente in “ascolto” per verificare eventuali “occasioni” .. cercare di inserire un giocatore x sostituire Shields in modo emozionale, potrebbe non risolvere il problema. Certo molto dipenderà dall’apporto certo e continuativo di Datome Thomas, e perché no, di Alviti. Certo il rientro di Lunga Mitraglia è davvero importante … forza Olimpia e buon basket a tutti .. oggi a Venezia.
Però questa continuità di infortuni è solo sfortuna o bisogna considerare che ha dei limiti fisici? Non aveva avuto problemi tendinei già lo scorso anno??
La vedo esattamente come Olimpia 1936 ,al momento nessun intervento perché a mio avviso dovremmo avere le energie interne per sopperire (almeno in parte) a questa lunga assenza.
Quanto a Cabarrot niente da dire ovviamente sulle qualità del giocatore,segnalo unicamente che leggendo qua e là mi pare di aver notato che viaggia su ingaggi intorno a 2 milioni di euro….
Il roster è profondo e, fermo restando l’unicità di Shavon, è strutturato per sopperire alle assenze di chiunque, proprio come è successo nelle precedenti stagioni, per cui, salvo l’emergere di chiare evidenze contrarie, rimaniamo cosi come siamo, fiduciosi che tutti alzino il loro livello prestazionale
Almeno tre mesi senza Shavon. Sarà dura soprattutto in alcune partite, ma la squadra troverà le risorse per venirne fuori comunque. Forza Shavon e forza Olimpia, sempre e comunque.
Neanche per me si deve andare sul mercato in fretta e furia tanto per coprire il ruolo. Ora torna Datome (era anche ora) poi c’è Thomas, in LBA una chance per Alviti, e in Eurolega può trovare più spazio Tonut. Una volta rientrato Naz, al posto di Shields pure Hall, che ora giocando da play e rende meno, potrà dare una mano. Col roster così profondo l’Olimpia dovrebbe poter reggere i 3-4 mesi senza Shields.
Quello che preoccupa è il prosieguo della carriera di Shavon. 3 infortuni di cui due importanti nel giro di 10 mesi possono lasciare remore psicologiche senza contare il rischio di ricadute, specie con un gioco altamente dinamico come quello di Shavon che se ci fate caso finisce a terra sistematicamente ad ogni entrata sotto canestro.