Kaleb Tarczewski: Impegno, lavoro quotidiano, alla fine vedrete, pagherà

Kaleb Tarczewski si racconta a Luca Chiabotti: Quello che è stato eccitante dall’arrivo di Messina è stata la sua volontà di cambiare la cultura del club

Kaleb Tarczewski si racconta a Luca Chiabotti nella rubrica «Uomini e canestri» di la Repubblica-Milano.

Mi chiamo Kaleb Tarczewski, in America il mio cognome lo pronunciano Tarsiuski, ma è polacco e lì suona Tarceski. Voi italiani chiamatemi come volete

Ho avuto la fortuna di essere stato confermato dall’Olimpia dove, in questi anni, ho visto miglioramenti enormi, oltre ovviamente un grande turnover di compagni intorno a me. L’Armani di oggi, però, non ha solo giocatori nuovi ma un allenatore e un management profondamente diverso rispetto al passato. Quello che è stato subito eccitante dall’arrivo di Messina è stata la sua volontà di cambiare la cultura del club e l’ambiente famigliare nel quale oggi si lavora: ha voluto brave persone che lavorano duro ogni giorno

Ma come diciamo anche noi in America “Roma non è stata costruita in un un giorno”. A volte non siamo brillanti come vorremmo, ma quello che non può vedere la gente è l’impegno, l’energia quotidiana di tutti. La cosa positiva è che non abbiamo raggiunto il nostro potenziale. Con queste premesse sono convinto che alla fine il lavoro quotidiano ci ripagherà

Credo di essere perfetto per il basket attuale che si sviluppa sul p&r. A me piace la lotta, posso anche non toccare una palla in attacco per tutta la partita, ma corpo a corpo, blocchi e lotta a rimbalzi mi appagano completamente

Non c’è un avversario in allenamento migliore di Arturas Gudaitis per crescere. Con l’arrivo di Luis Scola è come andare a lezione ogni giorno

5 thoughts on “Kaleb Tarczewski: Impegno, lavoro quotidiano, alla fine vedrete, pagherà

  1. Bravo Kaleb, spirito giusto e conferma di quello che appare da fuori sulla consistenza e la coesione del gruppo.

  2. Tar è un guerriero! Nella migliore tradizione Olimpia gli splendidi guerrieri, Art, Super Dino, Premier sono e sono stati le colonne per i grandi trionfi, gli altri ingredienti ci sono tutti: fosforo in regia, armonia e un condottiero in panca senza eguali. Saranno traguardi importanti. I bealive it

  3. Interessanti le sue parole. Dovrebbero leggerle tutti i tifosi e capire cosa vuol dire cambiare modo di lavorare, cambiare la “culrura”, lo spogliatoio. Non e’ cosa che si fa in pochi giorni e ci vuole pazienza.
    Leggere i commmenti dei giocatori ti fa capire che la strada e’ quella giusta e che sono loro i primi a soffrire per questi risultati altalenanti.

    Soero che impari molto da Scola perche’ se impara anche solo un paio di movimenti soalle a canestro diventa un centro importante.

  4. Il salto di qualita’ lo sta facendo unicamente perche’ ha in squadra un campione come il Chaco,quanto al resto io lo adoro ma ha evidenti limiti tecnici e di “ testa” che oltre una certa soglia,seppure a volte ottimo,non lo faranno mai andare.
    Diciamo che un mix tra lui ed Arturas sarebbe pure dominante in NBA…..

  5. Stefan: in nba i lunghi devono avere anche tiro dalla media e lunga distanza. Caratteristica che manca a entrambi i nostri centri. Che restano comunque di buon livello

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