La notizia era nell’aria e ve l’avevamo riportato in mattinata, ora è ufficiale. Il Partizan Belgrado ha annunciato il rinnovo del contratto di coach Zeljko Obradovic, uno degli allenatori più decorati nella storia della pallacanestro europea. Obradovic resterà alla guida del Club serbo per altri due anni, avendo firmato un contratto biennale. Ad annunciarlo è il Presidente del Partizan, Ostoja Mijailovc, nel corso di una conferenza stampa straordinaria convocata. Queste le sue dichiarazioni.
Le parole di Mijalovic sul rinnovo di Obradovic: “”Vi abbiamo chiamato questa mattina per oggi, mi scuso per questo. Il signor Željko Obradović ha prolungato il suo contratto per altre due stagioni. Mi congratulo con Željko e con tutti i giocatori del Partizan, ci aspetta un bel periodo. Abbiamo lavorato molto insieme sul piano di sviluppo e crescita. Siamo la squadra più seguita d’Europa, siamo tutti riusciti in questo progetto, dalla dirigenza, ai giocatori, alle persone che lavorano nel club. Questo è un successo collettivo. I tifosi vedono il successo solo attraverso i trofei. La scorsa stagione abbiamo vinto la Lega Adriatica, e questo è un grande successo”.
Le parole di Obradovic sul rinnovo: “Voglio ringraziare il presidente del club per le sue gentili parole. Ringrazio tutti i dirigenti per aver accettato di prolungare la collaborazione, questo è sempre stato un desiderio reciproco. Tutti sanno che questo è un club in cui mi piace lavorare. Devo ringraziare tutti i miei colleghi, i giocatori, tutta la comunità di lavoro del Partizan, ma un ringraziamento speciale va alle persone dell’amministrazione che fanno il massimo sforzo per rendere il Partizan grande e di successo. È impossibile lasciare fuori tutti coloro per i quali questo viene fatto , e questo è l’esercito di tifosi. Sono la forza trainante, ci sono i dati sulla presenza del Partizan in queste due stagioni. Da quando sono tornato, il mio obiettivo era che il Partizan diventasse un team partecipante costante dell’Eurolega oltre i confini dello sport e del Partizan. Grazie ai tifosi per l’amore che ci danno, che possano continuare a farlo”.
Oramai ha veramente molto poco da dare al basket europeo nonostante il suo illustrissimo passato,un po’ come il signore dello Stretto.
Pure a Belgrado le aspettative create dall’arrivo di questo“ santone” erano altissime anche in relazione al materiale che gli e’ stato messo a disposizione,con una esposizione finanziaria ben al di sopra delle possibilità effettive del club.
Le delusioni sono state di gran lunga superiori ai risultati positivi e se escludiamo la buonissima eurolega con la squadra formidabile ( e costosissima) dello scorso anno che stava quasi per eliminare il Real ,non possiamo dimenticare la catastrofica sconfitta in Eurocup con il Bursa come pure la deludentissima eurolega di quest’anno,poco meno vergognosa della nostra.
A questa gestione di Z.O. si accompagna pure un indebitamento folle del club con l’erario ( 7,5 mil) che stava quasi mettendo a serio rischio la sua iscrizione in eurolega sanato parzialmente ( 5 mil) con il budget del 2023/4 ( 20 mil) e con una generosissima colletta tra il pubblico ed alcuni ricchi benefattori ( 1,7 mil).
In sintesi:nonostante gli scarsi risultati a fronte di spese altissime che hanno messo a rischio bancarotta il club questo signore ha conservato senza alcun merito la poltrona del Partizan ,un po’ come il nostro uomo quella della Armani.
I due casi pero’presentano sfaccettature assai diverse:mentre a Milano ha deciso tutto un privato,G.Armani, dominus assoluto del club,in Serbia la strettissima connivenza tra il club e la politica non poteva che farlo restare al suo posto anche per il danno di immagine che avrebbe creato il suo allontanamento a chi lo ha messo su quello scranno, in una nazione dove il Partizan e la Stella Rossa hanno profondissime implicazioni sociali e politiche che vanno ben oltre il mero aspetto sportivo.
Ribadisco: Obradovic e Messina,due tromboni che vivono oramai quasi esclusivamente del loro passato,sempre più inadeguati al basket moderno ad alto livello.
Ci vorranno anni per sanare i danni che qualcuno gli permetterà ancora di fare.