EuroLeague Round#2 | Dominio Virtus, Monaco contro Obradovic. Flop Napier

Si è chiuso il secondo round di EuroLeague, con il trionfo della Virtus Bologna a Montecarlo contro un Monaco allo sbando più totale

Si è chiuso il secondo round di EuroLeague, con il trionfo della Virtus Bologna a Montecarlo contro un Monaco allo sbando più totale. Vince lo Zalgiris, impresa Barcellona al Pireo (prossimo avversario di Milano), mentre il Valencia respinge il Fenerbahce.

AS MONACO-VIRTUS BOLOGNA 59-83

Monaco allo sbando, e le assenze di Walker e Loyd contano fino ad un certo punto. La Virtus domina dalla palla a due con 14 di Lundberg, 13 di Belinelli e 12 di Smith. Nel Monaco solo 14 di James. Squadra che pare giocare ormai contro coach Obradovic.

ZALGIRIS KAUNAS-STELLA ROSSA 79-74

I lituani segnano 29 punti nel quarto quarto e ribaltano una gara in cui hanno sempre inseguito. 18 per Smits con 7 rimbalzi, 15 per Ulanovas. Nella Stella Rossa 16 di Mitrovic, 15 di Teodosic, male Napier: 9 punti con 1/10 dal campo e 1 assist.

OLYMPIACOS-BARCELLONA 68-77

Impresa Barcellona al Pireo. Per i blaugrana 17 di Laprovittola con 7 assist e 16 di Abrines. Nell’Olympiacos sono 14 di Walkup con 5 perse.

VALENCIA-FENERBAHCE 77-74

Dopo il Monaco, il Valencia si “pappa” anche il Fenerbahce con 18 punti di Brandon Davies, 7/13 dal campo. 11 per Chris Jones con 7 assist. Nel Fener 17 di Dorsey e 14 di Wilbekin. 1 per Motley in 6’. 

18 thoughts on “EuroLeague Round#2 | Dominio Virtus, Monaco contro Obradovic. Flop Napier

  1. Qualche considerazione: siamo sicuri che questa Virtus sia così scarsa? Può essere che abbiano perso il talento di quel genio di Milos, ma forse responsabilizzandosi tutti riescono ad essere meglio squadra, giocano una pallacanestro piacevole e con idee chiare di cosa fare in campo e non soffrono più così tanto a rimbalzo come l’anno passato, anche perchè Dunston è un bel upgrade rispetto a Jaitè! Ed è stato reintegrato alla grande anche Lundberg…

    La Virtus ha un reparto esterni composto da Lundberg, Pajola, Hackett, Smith e Cordinier che a turno portano palla, chi è il play? Forse nessuno, o forse tutti, però come scritto sopra tutti sanno cosa fare in campo e la manovra è fluida. Perchè la stessa cosa non possono farle a turno i vari Pangos, Flaccadori, Hall e quando rienreranno Lo e Baron?

    Squadra che il Monaco al momento non è e con questo atteggiamento in campo credo che neanche il miglior Kemba Walker possa fare miracoli. D’altronde Obradovic era stato profeta: se l’anno scorso servivano tre palloni per azione forse quest’anno non ne basteranno 4! A proposito di playmaker e backcourt…

    Barca corsaro ad Atene con un assurdo parziale di 19-2 negli ultimi 3 minuti di gioco!!!

    Dopo 2 giornate comunque è evidente che le squadre non sono ancora a posto e molte devono ancora trovare la quadra, Thompson e Napier, nomi non a caso, devono ancora dimostrare di essere 2 superstar e di valere le cifre di un Mirotic, il Pana re del mercato estivo ancora non convince, seppur vittorioso ieri, Valencia ed il sempre sorprendente Zalgiris al contrario sembrano già pronte. Settimana prossima con il doppio turno infrasettimanale già ne capiremo di più…

  2. Banchi allena Bologna da quanto? 3 settimane? Al massimo un mese.
    Sembrano giocare a memoria, lisci come l’olio.
    Noi, al quinto anno di Messina, mastichiamo ancora un basket a volte inguardabile, legato solo alla abnegazione difensiva e al talento offensivo di un paio di uomini.

  3. Interessante vedere come liberatosi di Scariolo la squadra ha assunto tutt’altra personalità. Non si può mai dire dal di fuori, ma a volte certe scelte portano risultato. Non amo la Virtus, ma ammetto che stanno giocando un’ottima pallacanestro, e forse il cambio di coach e’ stato azzeccato. Per loro.

  4. È vero, siamo solo al 2° turno…intanto, un nostro bistrattato ex, ( Mitrou Long ) si è preso la soddisfazione di vincere a Bologna e, di battere Teodosic e Napier. Davies, MVP, contro il Fenerbache. A volte, è sufficiente cambiare aria…

    1. Non è che Mitrou-Long abbia fatto prestazioni sensazionali, a Bologna il secondo tempo l’ha visto dalla panchina con i suoi sotto di 10, ieri 3 punti con 1/5 al tiro… Poi magari vincerà il titolo di MVP però tutto sto entusiasmo

  5. A volte è sufficiente osservare solo le cose che confermano le proprie convinzioni e ignorare quelle che le smentitiscono, senza nessuna considerazione sulla complessità di un mondo che non è bianco e non è nero ma pieno di grigi in continua evoluzione… beato te che hai tutto chiaro dopo due giornate di eurolega.

    1. E’ giusto considerare la complessità delle cose ma lo è anche il prendere atto di dati oggettivi.
      Davies ha funzionato ovunque tranne che da noi.
      Jerian Grant idem come sopra.

    2. Figurati, Tom, la mia, era una semplice constatazione. Credo però che, dopo 4 anni, ( aldilà dei risultati ottenuti ) ognuno di noi, abbia la propria opinione, sul sistema di gestione, delle risorse umane a disposizione.

  6. Basta prendere Trincheri e ci mettiamo a posto anche noi, senza cercare un nuovo play. Speriamo che il POBO cacci il coach.

  7. Bologna, in questo momento, è quello che non è assolutamente Monaco e probabilmente anche Milano, ripeto in questo momento, cioè una squadra. Giocano di squadra. Se la passano un po tutti, costruiscono un azione toccandola tutti per finirla cercando la miglior soluzione per far canestro. Non so se può bastare contro le grandi potenze, però in questo momento è un gioco piacevole da vedere. E credo che sia il modo di intendere il basket ora di Banchi, passarsi la palla senza lasciarla troppo ferma nelle mani di nessuno. Quando si può. Perché poi contano anche gli avversari, che se sono scarichi come ieri sera, puoi fare tutto quello che vuoi. Bisogna anche dire che ieri il 50% è stata bravura di Bologna, ma il restante 50% sono chiaramente demeriti di Monaco che quella partita sembrava proprio non volerla giocare. Forse anche lì hanno bisogno di un cambio in panchina per riprendersi.

    1. Il Monaco allo sbando totale. A mio modo di vedere, se non cambia il manico, potrebbero davvero avere una stagione difficile. Devo fare i miei complimenti a Bologna. Non mi sembra una squadra con mezzi atletici e tecnici per eccellere in EL ma fa cose semplici, che funzionano. E Dobric mi sembra una bella presa. Senza polemica ma Banchi in un mese ha cambiato la squadra, l’ambiente. E sta recuperando anche Lundberg, che a questo livello può dare il suo. Come con la Lettonia, sembra saper sfruttare al meglio le caratteristiche dei propri giocatori.
      Ho visto anche il Real giocare diversi minuti con Llull e Rodriguez contemporaneamente in campo. A volte si deve anche rischiare un po’, cosa che a Milano non mi sembra succeda spesso.

      1. Ma vedi, Banchi è un buon coach, poi i miracoli non li fa nessuno. Bologna con i giocatori che ha sta facendo bene ora perché hanno l’entusiasmo della novità come guida. Noto che il portatore di palla difficilmente viene lasciato solo, quando viene pressato o raddoppiato qualcuno si avvicina sempre per aiutarlo. A Pangos non mi sembra che questo accada molto, lo lasciano a palleggiare inutilmente poi quando ci vanno in 2, lui si complica la situazione da solo, ma gli aiuti non è che si sprechino.

      2. @Masterteam non sono d’accordo con te, l’Olimpia ad ogni possesso propone sempre 2 o più blocchi, lo stesso Hines quando porta palla oltre il centrocampo fa il consegnato per poi piazzare il blocco e concedere il vantaggio al portatore, che se poi non è in grado di leggere il vantaggio diventa inutile. Contro il Fener è capitato di avere Pangos accoppiato con Papagiannis in punta, ora io posso capire le difficoltà di inizio stagione ed il timore di non fare la cosa giusta, ma se non lo attacchi e non leggi la situazione favorevole che si è creata, secondo me non ci sono attenuanti

  8. Siamo d’accordo che Pangos sia quello più in difficoltà di tutti da quando è arrivato. Tutti si aspettavano di più da lui,, molto di più, dai suoi compagni al coach ai tifosi, le colpe ce le ha e da lì ne deve uscire lui, sia che resti qui o che se ne vada altrove. Però a me pare che quando imposta l’azione lui avrebbe bisogno che i suoi compagni fossero più vicini in caso sua difficoltà, perché non ha la fisicità e la fiducia per superare alcune marcature.

    1. Guarda io faccio riferimento all’unica partita “vera” giocata quest’anno, ad Istanbul, non perché le altre non contassero, ma perché era il primo test significativo per verificare il livello di competitività della squadra. Io ho visto una buona gara, con buona circolazione di palla ed accoppiamenti spesso favorevoli, se tu che sei il playmaker ti trovi isolato ma accoppiato contro un lungo fuori posizione alto e macchinoso, significa che i tuoi compagni hanno lavorato bene e tu hai il dovere di attaccarlo e batterlo sul primo palleggio, se non lo fai i tuoi compagni marcati non avranno il vantaggio per trovare una conclusione ad alta percentuale. Allo stesso modo se ti raddoppiano, a questi livelli devi riuscire a non imbottigliati e a scaricare su un compagno che per forza di cose è libero, per di più con tutti i lunghi che abbiamo quest’anno dovresti avere anche meno difficoltà a trovare una linea di passaggio. Io non ho visto un Fener particolarmente aggressivo in difesa, a maggior ragione quando il “mastino” difensivo si chiama Wilbekin o peggio ancora Calathes!

      Poi è chiaro che si deve e si può migliorare in fase di possesso e circolazione palla, però le varianti al gioco quest’anno ci sono perché la squadra è più fisica e grossa, quello che manca fin’ora è secondo me un regista che si prenda responsabilità e legga bene le situazioni di gioco. Pangos in questo momento non è chiaramente in fiducia, ma quello che più mi preoccupa è che non ha gambe, e a questi livelli ne paghi le conseguenze. Mi auguro che questa settimana di sosta forzata gli abbia ridato parte della condizione atletica

      1. Concordo con Marco al 100%
        Aggiungo che nello scempio di Napoli le uniche cose decenti che ha fatto Pangos sono state da guardia, prendendo tiri aperti su scarichi dei compagni, perché quando portava palla lui era un pianto

  9. Quasi tutti a dare la colpa a Pangos, ormai è diventato il capro espiatorio della carta stampata e dei tifosi, per nascondere o scaricare le responsabilità dal vero artefice di questo scempio che ha un nome e un cognome ben preciso: ETTORE MESSINA.

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