Sarunas Jasikevicius, di recente negativizzatosi dal Covid-19, nel dopo gara con il Manresa, (sconfitta in overtime), ha rilasciato dichiarazioni destinate a far discutere.
Parlando in lituano: «Non mi dilungherò molto perché, lo so, le mie parole verranno interpretate secondo convenienza. Dirò solo che dieci anni fa, in Lituania, se ci avessero parlato di un virus nel nostro corpo probabilmente avremmo bevuto due tazze di tè e saremmo andati a lavorare il giorno dopo».
«Ora ci sono omicron, deltacron, Covid, eccetera. Non so chi abbia bisogno di queste cose, ma non sono d’accordo con molte di queste cose. Ogni volta che dico qualcosa in merito non lo vedo poi stampato (sui giornali? ndr), perchè probabilmente non fa piacere a tutti».
"And now there's omicrons, deltacrons, covids, etc. I don't know who needs these sort of things, but I don't agree with a lot of these things. Everytime I say something about it, I don't see it printed because probably not everyone benefits from it."
— Marius Milašius (@mamilasius) January 9, 2022
(2/2)
Interpellato sul suo stato di salute: «Come ho detto. Due tazze di tè e vai al lavoro».
Quando si dice “non politicamente corretto”…..
No, quando si dice pirla
Sembra che però tra tè e cosiddetto vaccino….
Però chiarisce benissimo il ruolo dell’informazione nei paesi non del tutto liberi e democratici.
Cosa chiarisce? Lui è libero di dire tutte le stupidate che vuole, ma da qui a pretendere che le stesse vengano riportate a mezzo stampa, ce ne corre; vi è anche il diritto degli altri di non leggerle
Chiarisce che quando non esiste contraddittorio, il governo fa passare il messaggio che è solo un raffreddore così la gente prende un te’ e va al lavoro.
Poi della sua opinione mi interessa il giusto.
Jasikevicius mi è antipatico sul campo e qui è la prima volta che lo sento parlare di qualcosa extra-campo e non condivido per nulla. Prima di tutto le sue parole lasciano intendere che secondo lui il contraddittorio non ci sia adesso, visto che non pubblicano le sue frasi, e non 10 anni fa quando la gente prendeva un tè e andava al lavoro.
Detto ciò puoi anche pensare che ci sia una strumentalizzazione, è lecito, può essere una tua opinione; la cosa insopportabile è il suo assoluto egocentrismo: il fatto che lui abbia avuto il covid in forma leggera implica che debba essere così per tutti e che quindi si stia esagerando e che quindi basterebbe un tè e via; è offensivo nei confronti dei tanti a cui non è andata così bene. Mi sembra sostanzialmente sintomo di ignoranza.