Nicolò Melli ha dato vita su Spotify ad un suo Podcast, e la puntata del 21 agosto è stata dedicata al suo ex coach in Olimpia Milano, Sergio Scariolo.
I due hanno parlato soprattutto di NBA e di calendari internazionali. Ecco alcuni passaggi:
Nicolò Melli: «Una delle incertezze del prossimo anno sono le Olimpiadi. Non si sa se ci saranno per via del virus, e poi per noi che siamo in NBA non si sa che calendario ci sarà, quando verrà approvato. Se si inizia a fine dicembre o inizio gennaio è un conto, ma c’è anche l’ipotesi – che personalmente non mi trova d’accordo – che si inizi a marzo. Questa metterebbe a repentaglio la partecipazione di giocatori NBA alle Olimpiadi. Tu che sei un allenatore che credo debba molto alle competizioni FIBA – hai vinto 7 medaglie con la Spagna – cosa ne pensi a riguardo? (…)»
Sergio Scariolo: “La vedo con preoccupazione. Ogni volta che esce una voce su qualche sito accreditato, corro dal mio General Manager a chiedere cosa ci sia di vero. Effettivamente l’idea iniziale era quella di incominciare all’inizio di dicembre, e quella era la maniera unica di rendere tutto compatibile a livello di calendario, ristabilire la situazione tradizionale delle stagioni come son sempre state, e ovviamente dare spazio alle Nazionali – non solo per preparare le Olimpiadi, ma anche per preparare i Tornei Pre Olimpici. Perché il problema aggiunto è quello dei Tornei Pre Olimpici. L’associazione giocatori non ha accettato questa ipotesi, e da quel momento hanno iniziato a discutere di altre opzioni. Dalle mini-bolle per giocare più partite ed accelerare lo svolgimento della stagione; una stagione più corta per poter farci star dentro tutto; una pausa addirittura di un mese durante l’Olimpiade, che sarebbe una pausa relativa perchè i giocatori salterebbero dalla stagione NBA direttamente o quasi al campo senza avere tempo per allenarsi a Tokyo, per poi rientrare subito dopo.”
“Onestamente, tutte le opzioni che credo che in questo momento siano sul tavolo, non sono molto favorevoli alla logica partecipazione con un minimo di preparazione dei giocatori alle Olimpiadi. Anch’io con la mia federazione sono in una situazione un po’di impasse, perchè fino a che non si determina e viene pubblicato il calendario, onestamente non ha senso già decidere per come prima avevamo impostato. All’ultima partita a Utah prima della sospensione avevo avuto una conversazione con il mio presidente della federazione, Garbajosa, in cui praticamente tutto si riduceva a trovare un accordo economico dove la differenza era minima. Da lì in poi c’è stata la sospensione e ci siamo fermati un po’tutti in attesa di sapere se può avere un senso che un allenatore che sta in NBA possa allenare una nazionale.”
Nicolò Melli: “Già adesso ci saranno giocatori che non troveranno contratto alla fine di questa bolla, e non potranno trovare squadra in Europa perché le squadre in Europa sono già praticamente tutte fatte, o comunque hanno i budget ridotti. Quindi giocatori che potrebbero avere un ruolo importante ed anche uno stipendio importante in Europa magari si dovranno accontentare – tra virgolette – di quello che trovano.”