Le pagelle di Baskonia – AX Armani Exchange Milano

Le pagelle di Baskonia – AX Armani Exchange Milano

James 7.5 – 17 punti nel primo tempo, 10 nel quarto quarto, con 7 rimbalzi, 5 assist, 2 palle rubate e 34 di valutazione. Unica macchia (non da poco) quell’1/3 ai liberi nel finale.

Micov 6.5 – Gara non trascendentale, ma ha il merito di reggere in difesa e dare il segnale con un canestro in entrata nel momento peggiore del terzo quarto.

Gudaitis 4 – Giornata da dimenticare. Dopo un primo tempo da poco, crolla nel confronto con Vincent Poirier nella ripresa, risultando troppo molle a rimbalzo come sotto il ferro in attacco. Troppi i 27’ in campo.

Bertans 6 – Si sbatte in difesa visto che in attacco non è considerato.

Kuzminskas 5.5 – Primo tempo all’arrembaggio, scompare nella ripresa (nessun canestro).

Cinciarini 7 – Due recuperi in momenti chiave della partita, 18’ in campo con 5 punti, 2 rimbalzi, 3 assist e 2 palle rubate. La «rumba» si sente, eccome.

Brooks 5.5 – Molle a rimbalzo, si fa sentite con un paio di jumper. Spettatore nella ripresa.

Jerrells 5.5 – 8 punti e 5 assist, e buona applicazione difensiva. Pesa lo 0/4 in fila dalla lunetta del quarto quarto.

Omic 6 – In 12’ sono 4 punti e 4 rimbalzi. Meritava maggiore spazio viste le difficoltà di Gudaitis.

Coach Pianigiani 5 – Riprende in mano una partita che stava scappando via passando al quintetto con quattro piccoli, non un scelta scontata vista la produzione da sotto di Poirier e Voigtmann. Ma fatto 30 non fa 31, intestardendosi su un Gudaitis in evidente difficoltà. Il navigare sempre nella stessa direzione è la sua forza, ma quando i risultati mancano, le convinzioni diventano inevitabilmente condanne. Nono ko in undici gare, poco da dire: la sua Milano è sempre più lontana dai playoff.

8 thoughts on “Le pagelle di Baskonia – AX Armani Exchange Milano

  1. Siamo alle solite. Se si esclude il primo mese dove Milano era più avanti in condizione e ha illuso tutti (compreso me) poi con solo 2 vittorie su 11 e il Forum un colabrodo questa è la peggior Milano degli ultimi 3 anni (lo dicono i numeri). Unica vera parziale scusante assenza di Nedovic, il miglior giocatore della squadra. Parziale perché gli infortuni ci sono per tutte le squadre (Shved, Shengelia) e in questo caso si deve intervenire sul mercato. Non dire fesserie come “chimica di squadra”. Magari avessero rovinato la chimica di squadra. Di questa squadra. Ancora per un ennesima volta qui c’è dolo (non più colpa grave) da parte della società e dell’allenatore. Ieri la colpa era del Teo PPP, oggi una P è sparita (non la peggiore) , visto che una P è intoccabile l’altra P deve essere cancellata questa settimana se si vuole sperare. Poi prendere qualcuno che dia fiato a Micov ombra del giocatore di prima Natale e una guardia pernon vedere più in campo Jerrels in una partita decisiva mi fa 0-4 ai liberi in momento chiave. Inaccettabile! Giocatori non tranquillitre che alla frutta quindi ancora una volta colpa della gestione del P allenatore.

  2. Pianigiani: 3 – inadatto al ruolo. S’altra parte non è abituato a lottare, visto che finora ha sempre allenato squadre che nella loro lega erano le più ricche e le forti in tutti i sensi. Invece in Europa milano è una delel tante, serve lottare e lui non è abituatoa farlo. Da licenziare subito e prendere al suo posto un tecnico abituato alla lotta. E che, soprattutto, sia umile.

  3. Il post sopra è centrato. La squadra non sa Lottare. Infatti parte normalmente bene quando la partita è più soft serve ancora il coltello tra i denti. Poi si sfalda e si fa sempre recuperare. È palese che questa è la prima cosa che deve fare un coach: lotta, cuore e grinta. Pianigiani non è un coach. Non sa nemmeno gestire le rotazioni. Abbiamo Micov sulle ginocchia. Non è umile altrimenti avrebbe chiesto aiuto alla società per coprire i buchi evidenti in post 2 e 3.
    Ergo se si vuole avere qualche speranza, poche ormai, cambiare allenatore e prendere almeno un nuovo giocatore. Mancare i play-off vuol dire stagione fallimentare. Deve essere chiaro e scritto da tutti gli addetti ai lavori. Il campionato non interessa più. Quello si deve vincere by default.

  4. Il mio parere. Non mi sembra la peggior stagione in Eurolega di Milano. Vero che al Forum sono “passati” in tanti, vero che l’inizio sfolgorante (con la squadra al completo) ha illuso tutti, pero’ siamo qui a giocarcela, anche se le speranze di play off sono ormai quasi nulle. Siamo partiti bene ed eravamo in forma; ora siamo un po’ sulle ginocchia ma credo che conti anche il fatto che tra meno di un mese ci sono le final 8 di Coppa Italia che, per quanto non interessino poi molto, ci obbligano a vincere il trofeo, anche solo per rimediare alla figuraccia dello scorso anno, quando abbiamo perso perché eravamo “sulle ginocchia”. Credo che livello di preparazione le cose siano cambiate un po’, rispetto allo scorso anno, proprio per questo. Il mercato. Vista l’assenza prolungata di Nedovic (a proposito: qualcuno sa quando rientrerà?) e l’età di Micov, probabilmente ricorrere al mercato non sarebbe stata poi una mossa così sbagliata. In realtà, però, bisogna onestamente aggiungere due considerazioni. La prima è che in giro non mi sembra che ci siano giocatori fenomenali da inserire in squadra. La seconda è che non è poi così chiaro se sia stato il coach a non chiedere o piuttosto la Società a dire subito di no, visto lo sforzo economico già sopportato. Certo è che in eurolega più lungo di rotazioni sei e meglio puoi fare. La colpa del coach, secondo me, è spremere troppo alcuni, dimenticando altri. Il cincia ha dimostrato a suon di ricuperi e difesa che può dire la sua. Bertans deve essere sfruttato di più e meglio (possibile ce non si riesca mai a farlo uscire dai blocchi??). Della Valle può essere rischiato, specie in gare dove si segna poco. Jerrels, invece, è il vero ago della bilancia. Se lui avesse avuto una stagione al top probabilmente non saremmo qui a recriminare. Ma sino ad ora ha mostrato più limiti (anche d’età, credo) che vantaggi. Per il coach è imprescindibile: questo è, secondo me, un grave errore di Pianigiani.
    Poi è vero tutto, che la squadra non lotta molto perché non adeguatamente “stimolata” in questo dal suo coach, che difendiamo male (a Siena era Banchi che curava la difesa negli allenamenti), che c’è poca fantasia in attacco, che si esiste troppo su pochi giocatori. Insomma: anche io dico che Pianigiani non è un super allenatore, come ho sempre sostenuto.
    Il campionato italiano si DEVE vincere, è vero, così come la Supercoppa (già in bacheca) e la Coppa Italia. Tuttavia non è così scontato (Repesa docet). E per vincere in Italia, anche se sei la più forte in assoluto, devi comunque scendere in campo con le idee chiare e soprattutto dare spazio agli italiani. Della Valle va rilanciato; Burns va recuperato; Cincia deve essere il leader. Con questa ossatura funzionante ecco che anche i muscoli (Gudaitis, Brooks) ed il cervello (MIcov, James e Nedociv) renderanno al meglio.
    Sostituire ora il coach? E con chi? Piuttosto pensiamo già alla prossima stagione e cerchiamone uno vincente, che possa far nascere un ciclo. Naturalmente la società dovrà mettere mano al portafogli ma se il timoniere è in gamba, allora anche i marinai vanno alla grande.
    In Europa le nostra chances sono ormai minime. Dico che non sono sulle perché, nonostante gli 0-2 con Barca e Bayer e le sconfitte come quella di ieri, si può ancora sperare in qualche impresa singola, specie con il rientro di Nedovic. Ieri, per esempio, il Real ha perso in terra slava. Non si può mai dire, dunque. certo è che bisogna assolutamente tornare subito a vincere. E questo potrebbe essere un ulteriore problema: giocare sapendo che sei disperato può portare a sconfitte dovute all’ansia.
    Insomma: è durissima per la post season ma l’obbiettivo era lottare sino all’ultimo e, per ora, siamo ancora li, attaccati ad un sottilissimo filo di speranza.

  5. Il cuore di questa stagione EL, che è compromessa, ma non è ancora finita, è senza dubbio l’infortunio di Nedovic, il nostro miglior giocatore insieme a James, sui quali è stata costruita la squadra.
    Essendo durato moltissimo, l’infortunio di Nedovic è la causa prima dei dubbi che ci sono oggi, e di certi ultimi risultati deludenti.

    (E secondo me con Tarczewski in campo, e in forma com’era ultimamente, al posto di un modestissimo Omic, con Baskonia le cose sarebbero andate molto diversamente. Omic modestissimo in attacco, dico, perché neanche guarda mai il canestro, come se non avesse l’istinto a segnare: e il nostro problema vero, con Vitoria, sono stati i pochi punti della seconda metà – problema peraltro anomalo e insolito, che andrebbe studiato meglio).

    Difficile non ammettere che con Nedovic in campo sarebbe stata un’altra stagione. Non quella dell’Efes, forse, ma di certo un’altra stagione.

    Nonostante questo la squadra è appena lì, e, se devo pensare ad un’altra squadra che abbia subito un infortunio importante, rilevante e lungo come quello di Nedovic, posso nominare soltanto il Khimki di Shved, che come vittorie è dietro di noi…

    Certo ci saremmo aspettati di meglio, visto come eravamo partiti con Nedovic in campo, ma è difficile aspettarsi di meglio, visto quello che ci è successo poi!
    Non bisogna far finta che l’infortunio di Nedovic non sia decisivo, e mettersi quindi a cercare altre cause senza nominare ogni volta quella fondamentale, secondo me.
    Inoltre è uno sport, non è un dramma, accettare qualche delusione ci sta e fa parte del gioco.

    Di buono in questa stagione è nato uno spirito di squadra che mancava, una crescita netta in termini di gruppo, l’esplosione di Gudaitis, l’anima di Cinciarini, il genio di James, le partite divertenti, la sicurezza in campionato.
    Non è poco.
    E se anche la stagione di EL non andrà come sembrava avrebbe potuto andare, resta sempre la bellissima perla dello scudetto consecutivo, che dico molto probabile ma soltanto per ragioni di cabala, e sarà un risultato che mancava da anni.

    Quindi no, non mi sembra affatto una stagione da dimenticare.
    Al contrario.

  6. Belle parole, incoraggianti. Concordo che il bis dello scudetto e’ mooolto probabile ma non certo. James, Nedovic, Gudaitis, Cinciarini (che molti quest’anno davano per spacciato, e invece…): tutte note positive. Aggiungerei Brooks che prima del mal di schiena era uomo fondamentale per gli equilibri di squadra. Molte cose son migliorate, anche la mentalita’. Molte possono migliorare. Questo mi aspetto dal coach.

  7. @ palmasco. Gli infortuni fanno parte del gioco .L ´assenza di Nedovic e`pesante, ma il ruolo e`comunque bel coperto da altri giocatori di buon livello. Se si fosse fatto male Micov o Gudaitis, credo sarebbe stato ben peggio. Indi…sfortuna…ok….ma non esageriamo.

  8. Ahahahahah.
    Quali sarebbero i giocatori di buon livello in grado di sostituire Nedovic?
    Della Valle? Ahahahahah
    Bertans? E quando esce lui, per il riposo necessario, chi lo cambia? Della Valle? ahahahaha
    Insomma dai, siamo sinceri, l’assenza Nedovic non è “pesante”, è decisiva!

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