Battuta ancora Avellino: i punti focali della gara, le pagelle e… un pizzico di mercato

Dopo aver fermato la serie da 41 successi interni in stagione regolare, Avellino esce sconfitta dal Forum d’Assago nonostante il positivo risveglio finale per 87-81. Positivo per Sacripanti ovviamente, meno per Jasmin Repesa che nonostante il +15 toccato deve intervenire in almeno tre casi sulla testa dei 12 a disposizione. Ecco quindi gli spunti di una gara che ha visto in tribuna Mantas Kalnietis, Bruno Cerella e Andrea La Torre.

Quintetto iniziale Cinciarini, Dragic, Simon, Pascolo, Macvan. Quintetto iniziale che di fatto vince la partita con presenza difensiva e ottime letture in transizione. I dati? 5 punti concessi nei primni 5’ del primo tempo, 4 punti concessi dei primi 5’ del secondo tempo. +10 di plus/minus nei primi 7’ del primo tempo, +11 nei primi 7’ del secondo tempo;

Fattore Fesenko. Nei primi 2’ contro McLean produce 6 punti e 4 rimbalzi, con 2 falli subiti. Chiude con 22 punti, 7 rimbalzi e 9 falli subiti. Avellino non riesce a fare malissimo all’Olimpia perchè Cusin risponde con 2 punti e 1/5 al tiro. Positivo che, allontanato da canestro in fase difensiva, il centro russo non possa fare nulla contro McLean, che chiude con 16 punti e 4 rimbalzi. Milano ha bisogno di un secondo centro? Forse, intanto sarebbe stato sondato nei scorsi giorni Vasilis Kavvadas, classe 1991 di 205 centimetri ex Olympiacos, ora all’Aris Salonicco. Al momento, nulla di fatto;

Gestione Repesa. Come in una gara di preseason gestisce le rotazioni con generosità, con 11 uomini a referto e il solo Abass sotto i 10’ (7’ per l’ex Cantù). Generosità e poca malleabilità, con il quintetto composto da Hickman, Gentile, Sanders, McLean e Raduljica (o Simon con Sanders da 4) che rimane in campo anche in fasi di pesante passivo. Il coach croato vuole risposte da tutti, senza distinzioni, anche in una gara con i 2 punti in palio. Da qui, di fatto, il mancato confronto Macvan-Fesenko, con il serbo certamente più difensore da post rispetto a McLean, più adatto alle letture sul p&r.

 

LE STATISTICHE DELLA GARA

1° TEMPO

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2° TEMPO

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PAGELLE

McLean 6 – Contro Fesenko, in post, non c’è semplicemente nulla da fare. Fisicamente e tecnicamente. Bene che in una situazione simile risponda da fattore in attacco: 16 punti, 4 rimbalzi, 5 falli subiti e i 6 punti che chiudono la partita.

Gentile 6 – Primo tempo da 0 punti con 0/3 al tiro. Chiude con 10 punti nel quarto quarto, 5 falli subiti e 3 palle perse. Il plus/minus di -16 grida vendetta, ma il segnale è positivo.

Hickman 5 – E’ un fattore nell’uno contro uno (anche in post su Green) ma non trova mai le linee di conduzione del secondo quintetto. In calo dopo un’ottima preseason.

Raduljica 6 – Quel che serviva. 12’ di qualità, 4 punti e 5 rimbalzi, e ottime letture del passaggio. Ben gestito in vista del Maccabi.

Dragic 7 – 19’ di pura qualità, a livello difensivo e nella lettura dei tagli offensivi. Attacca il lato debole sbagliando pochissimo (8 punti, 4/6 al tiro e 5 rimbalzi).

Macvan 7 – Deflagrante nel confronto con Cusin, viene risparmiato dal duello con il più pericoloso Fesenko. Contro il maccabi si annunciano più di 18’ di utilizzo.

Pascolo 7 – Spacca la partita nel terzo quarto con 6 punti in serie dopo aver impressionato per letture difensive (in aiuto sull’attaccante in post) nel primo. 17’ di interpretazione perfetta.

Cinciarini 6.5 – Controllo della partita e ottime statistiche per 22’ di puro controllo. Lancia anche messaggi di aggressività alla squadra.

Sanders 5 – Come nella gara di esordio in campionato viaggia a basso ritmo entrando nel quintetto peggiore. 5 rimbalzi, ma soli 2 punti segnati in due partite.

Abass 5.5 – 0/2 al tiro dopo i buoni segnali di Capo d’Orlando. Anche in difesa non è trascendentale (-13 di plus/minus in 7’).

Simon 6 – Avvio da 8 punti per segnare il territorio nel primo quarto, chiude a 12 con qualche errore di troppo (4/9 al tiro), 6 rimbalzi e 3 assist sono comunque una buona giornata di lavoro.

Coach Repesa 6 – Come detto, gestione scientifica degli uomini a disposizione come in preseason. Chi rovina gli ultimi minuti, di fatto, viene chiamato anche a risolvere la questione.

Alessandro Luigi Maggi

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