Lo stop Maodo Lo, la maledizione del play: ora dipende solo da Pangos

La maledizione del play si abbatte nuovamente sull’Olimpia, Maodo Lo riporta una lesione muscolare in un cestistico “Giorno della Marmotta”

La maledizione del play si abbatte nuovamente sull’Olimpia Milano, Maodo Lo riporta una lesione muscolare e in un cestistico “Giorno della Marmotta” Ettore Messina si confronta con l’emergenza nel ruolo richiamando il riservista Devon Hall. Benvenuti nella stagione 2023-2024.

Lo stop

«Lesione muscolare ai muscoli adduttori della coscia sinistra» recita il comunicato biancorosso. La trappola in cui cade Maodo Lo non si palesa in partita.

Sostituito al quarto fallo a quattro minuti abbondanti dalla sirena, il play tedesco rientra negli ultimi 15’’ di partita, gestendo poi l’ultimo pallone sino al termine. Il tutto senza palesare dolori o fastidi, che evidentemente emergono nelle ore successive.

Maodo Lo era alla prima uscita ufficiale con Olimpia Milano, subito nel quintetto iniziale. Anche un anno fa lo stop con l’Alba Berlino arrivò nel mese di ottobre.

L’attesa

Il club parla di tre settimane per la rivalutazione. Ovvero mediamente un mese di attesa. L’impatto sul calendario di Olimpia Milano, delicatissimo in questa prima fase, è importante.

Parlando di EuroLeague Maodo Lo non sarà in campo venerdì a Istanbul con il Fenerbahce, il 12 per l’esordio casalingo con il Maccabi, nel doppio turno casa/trasferta del 17 con l’Olympiacos e del 19 a Madrid, e quindi credibilmente nel ritorno da ex a Berlino del 26. Possibile, ma non scontata, tappa di rientro il 2 novembre al Forum con il Monaco.

Nel mezzo, parlando di LBA, ci sono la trasferta di Napoli (8/10), il turno casalingo del 15 con la Reggiana, quindi Tortona in trasferta (22/10) e Pesaro in casa (29/10).

La maledizione del play

La tegola cade in testa a Messina nella stagione in cui il tema “play” è stato ancora più urgente che in passato, e si inquadra in una reale maledizione nel ruolo.

Nel 2019 l’ex ct della Nazionale sbarca in biancorosso, liquida Mike James e firma il futuro flop Shelvin Mack. Per “riparare”, ecco Keifer Sykes, che impatta bene ma si infortuna nelle ore che portano alla semifinale di Coppa Italia con Venezia. Scenderà in campo, ma visibilmente menomato.

Nell’estate 2020 tocca a Malcolm Delaney. Giocatore vero, che oggi i tifosi iniziano finalmente ad apprezzare postumo, ma limitato da guai fisici che lo estrometteranno definitivamente prima dei playoff 2022. Chiusa l’esperienza con Milano, di fatto, si ritirerà.

Quindi il calvario 2022-2023: Tommaso Baldasso e Naz Mitrou-Long si fermano in pre-season, Kevin Pangos nel pieno del dramma autunnale. In queste settimane è toccato a Diego Flaccadori e, ora, a Maodo Lo.

Le belle eccezioni sono Sergio Rodriguez, trascinatore per tre stagioni, e Shabazz Napier, salvifico pochi mesi fa prima di scegliere la Stella Rossa. Insomma, qualche scelta infelice, ma tanta, tanta sfortuna. 

Le soluzioni

L’Olimpia Milano dovrà impattare un’EuroLeague complicata con il solo Kevin Pangos, che comunque con Treviso ha performato molto meglio del tedesco, ancora acerbo negli schemi di Ettore Messina.

Ancora una volta la soluzione alternativa si chiamerà Devon Hall: dal suo arrivo a Milano il “jolly” di Virginia Beach ha giocato con risultati altalenanti nel ruolo (molto bene il primo anno, decisamente meno negli scorsi mesi), e ha sempre perso peso a livello offensivo, dovendo badare alla gestione più che alla soluzione personale.

Un sacrificio che se non preoccupa a livello difensivo, anzi, è ricco di interrogativi in attacco, non dimenticando come un conto sia giocare da play titolare come un anno fa, un altro da cambio di Kevin Pangos.

Perchè ancora una volta tutto passa dal rendimento del canadese, decisivo nel finale con Treviso. La recente investitura di Messina («è il play da cui ripartire») può aiutare psicologicamente, in campo la realtà era che Maodo Lo aveva messo la freccia di sorpasso con grande anticipo. 

Diego Flaccadori? E’ in un sistema nuovo, ha poca esperienza in EuroLeague e, ancora una volta causa infortunio, ha saltato tutta la fase finale di preparazione. L’ex Trento dovrà conquistarsi in campionato, quindi subito da Napoli, un posto in Europa. Ma oggi parte dietro.

Giochi del destino. Lo stop di Maodo Lo carica di responsabilità Kevin Pangos: dal suo rendimento dipenderanno gli impatti di altre soluzioni che oggi sono solo variabili al suo cospetto.

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