Maurizio Gherardini, massimo dirigente delle operazioni basket del Fenerbahce, ha concesso nei giorni scorsi un’intervista a BackdoorPodcast. Ecco due passaggi.
SULLE FINALI SCUDETTO
«Ho visto tutte le 7 gare. È stata una serie appassionante, mi è piaciuta. La sensazione in genere è che, parlandone da lontano, gli indicatori siano in crescita. Mi sembra che questa serie di 7 partite sia stata molto bella. Mi sembra che sia un cammino di crescita: dal di fuori è stato sicuramente appassionante. Conoscendo troppi se non tutti i protagonisti, l’ho vissuta personalmente un po’ troppo particolare per essere completamente oggettivo, ma nel complesso mi sembra sia stato fatto un lavoro migliore anche rispetto al recente passato. Bene! Mi dispiace quasi che si torni alle 5, ma questa serie è stata bellissima. Tutte e due le squadre meritavano di arrivare a gara 7: Milano ha avuto quel qualcosa in più per vincere, credo che lo abbia meritato per come è stata la stagione e quel che ha fatto nelle Finals».
SU GIGI DATOME
«Ho avuto la fortuna di trascorrere 5 anni con Gigi, di gestirlo come giocatore. È una persona unica, una persona veramente diversa dall’idea che uno può avere stereotipata di un giocatore di basket. I momenti vissuti assieme sarebbero tantissimi, anche quelli più intimi e particolari. Potrei raccontare di quando mi ha invitato a casa sua a Istanbul per farmi assaggiare qualche specialità sarda: lui sa benissimo che mi piace la bottarga, adoro la cucina sarda… Al di là di quello che poteva essere sul tavolo, rimanevi sorpreso di entrare nel suo appartamento e vedevi sul muto del salotto disegni che aveva fatto lui. Te ne faceva vedere altri ancora in fase di completamento, e magari appena finito di mangiare si metteva a strimpellare con la chitarra. Arriva il vicino di casa a chiedergli qualcosa e lui dialoga tranquillamente in turco: la qualità della persona Gigi andava oltre a quello che faceva vedere e che ha fatto vedere sino all’ultimo MVP sul campo. Una persona dalla qualità molto particolare, che non si ha abbastanza tempo per spiegare tutto quello che significa. Leggere il suo libro dà l’idea di quanto eclettico, profondo e di qualità è la persona Gigi Datome».
Chi era quel cretino che qualche giorno fa aveva da dire sul fatto che Datome intende intraprendere una carriera da dirigente?
Quello che ha sempre vituperato, se non vilipeso quel galantuomo di Gigi? Sempre lui, quel pirla maledetto…..che l’inferno se l’inghiotta
Qua dimostri la tua malafede perché chi ha avuto da dire sulla carriera da dirigente di Datome era Biancorossodasempre non io anche se ovviamente condivido le sue perplessità..
Essere un grande giocatore non significa automaticamente che diventi un grande dirigente. Ma che te lo dico a fare visto che non capisci un cazzo!!
Caro Iellini, non so a chi tu ti riferisca in particolare ma prendo serenamente del cretino, tanto mia moglie me lo dice quotidianamente 😁. Io non ho avanzato dubbi sulle qualità umane di Datome o sulla sua cultura cestistica e non. So cosa significa dirigere una società (io guido solo un piccolo team) e so che non basta alzare la mano e dire “voglio provarci io”. Datome e’ stato un grande giocatore al di là degli infortuni della acorsa stagione , ma può bastare per vedersi affidare un ruolo decisionale delicato? I giocatori non vanno in Nazionale solo perché amano la canotta azzurra, devono crescere nelle giovanili, fare esperienza in A, mostrare di valere e poi vanno in Nazionale, lasciamo che sia così anche per la dirigenza di una grande società. Il basket italiano e’ in caduta libera, magari anche a causa di dirigenti impreparati. E guarda caso quasi tutte le società sono dirette da loro ex giocatori/allenatori che hanno cambiato mestiere. Non sarà il caso di dare nuova importanza al ruolo dirigenziale, cercando manager che magari non sanno fare un taglia fuori ma conoscono le regole del marketing, della gestione finanziaria, ecc.? Un giorno Datome sarà pronto per ogni ruolo, ma perché non deve fare un percorso prima di buttarsi a dirigere la più importante società italiana del settore? Dai retta a un cretino… 😉
Certo nessuno nasce imparato, Datome con la sua voglia di conoscenza e la sua intelligenza imparerà presto. Per la mia esperienza ho conosciuto dirigenti aridi ed incapaci e dirigenti la cui umanità ha portato a capire e cambiare le situazioni, Datome appartiene di diritto a questa categoria da cui nessun dubbio.
È inutile che continui a spacciarti per quello che non sei, poi alla tua veneranda età.
È tempo perso cercare di ragionare con un provocatore incallito come Iellini…
Perché credi che Armani domani mattina gli dia in mano le chiavi della società, o di una direzione.
Credi che Datome domani si alzi e pensi: visto che sono stato MVP posso dirigere anche un sommergibile.
Questo faranno insieme la società e Datome : creeranno le condizioni perché una persona intelligente e con voglia di imparare diventi un buon dirigente.
Chi ha avuto dei dubbi sul Datome giocatore e sulla persona e sulle sue qualità umane (umiltà, perseveranza, capacità di prendere decisioni) è un cretino, mai pensato a te e non farti condizionare dai troll
Datome è innanzitutto un grande uomo dentro, sarà sicuramente un grande dirigente e chi lo mette in dubbio o non lo conosce o è in malafede.
C’è poi chi crede che le proprie opinioni siano vangelo, ma quello è irrecuperabile e va lasciato nel suo abisso di miserabile ignoranza.
Parla di vangelo proprio quello che è u discepolo del Messia 😂