Sandro Gamba: Do la mia benedizione alla coppia dei due playmaker

Sandro Gamba firma su Repubblica-Milano l’editoriale dal titolo: «Armani, avanti con il doppio playmaker». Leggiamo la leggenda biancorossa

Sandro Gamba firma su Repubblica-Milano l’editoriale dal titolo: «Armani, avanti con il doppio playmaker». Come ogni martedì si parla di Olimpia nella rubrica “Tiro Libero”.

Così la leggenda biancorossa: «do la mia benedizione alla coppia dei due playmaker, che a me piace veder giocare insieme: perché quei due piccoletti lì, Napier e Pangos, magari non saranno due mostri di continuità, ma una volta l’uno e una l’altro ti garantiscono il controllo della situazione, mettono a posto i compagni a parole e con i gesti e il gioco toma ad essere efficace e razionale».

6 thoughts on “Sandro Gamba: Do la mia benedizione alla coppia dei due playmaker

    1. Cioè tranne quello che li ha schierati contemporaneamente appena li ha avuti entrambi disponibili, intendi proprio quello?
      E che contro Bologna in campionato ha rinunciato a Cabarrot per poter inserire a referto Mitrou Long e continuare con l’opzione doppio play che bene aveva fatto in Eurolega?
      Ok, intendi proprio quello 🙂

      1. Scusa Cap, che Naz, non sia un play, credo fosse appurato da tempo…contro la Virtus, avevamo una voragine, in ala piccola, viste le assenze di Hall, Shields e Datome. Il reparto lunghi, era coperto da Ricci, Voigtmann, Melli e Hines. Avrebbe potuto tranquillamente, ( se proprio voleva avere a disposizione Naz ) escludere Davies. ( come sta facendo adesso )

  1. giusto coach, ma come dicevo nei giorni scorsi, questa scelta ci costringerà a giocare con una guardia sola e quindi privilegiare l’attacco con Baron o la difesa con Hall e sperare che Tonut “giri” bene. In aggiunta che Shields torni ad essere produttivo. Sui lunghi invece darei qualche chance a Davies alternandolo a Hines. Buon basket a tutti e Forza Olimpia

  2. Perfetta sintesi ( come spesso succede ) di Olimpia 1936 che condivido in toto.
    Il problema però si pone principalmente per queste assurde regole che limitano l’Olimpia italiana rispetto a quella europea e che ci costringeranno spesso a scelte sanguinose.
    Messina non ha certo bisogno dei miei consigli ma guardando alla costruzione della nuova squadra per la prossima Eurolega punterei forte su Shabazz e Kevin senza pensare di partecipare ad aste assurde per giocatori che ben difficilmente verrebbero da noi se di interesse dei top club.
    Non saranno John Stockton ma una coppia così,se Kevin sta bene,può fare la sua parte alla grande anche contro i migliori.

  3. Le parole di Gamba sopra riportate sono solo un brevissimo estratto all’interno di un ragionamento più lungo che il grande coach fa.

    “la mia Olimpia, che ha avuto qualche inatteso balbettio, ma si sa come funziona l’attacco alla zona: se sbagli i primi due tiri, poi tremano tutti. Serve gente con la testa e con la tecnica. Vedrete che servirà nei playoff dove le trappole tattiche, soprattutto con le serie di partite ravvicinate, saranno continue.
    E quindi do la mia benedizione alla coppia dei due playmaker, che a me piace veder giocare insieme: perché quei due piccoletti lì, Shabazz Napier e Kevin Pangos, magari non saranno due mostri di continuità, ma una volta l’uno e una l’altro ti garantiscono il controllo della situazione, mettono a posto i compagni a parole e con i gesti e il gioco torna ad essere efficace e razionale.
    Ho già speso le mie parole in favore di Brandon Davies, o quanto meno di un assetto in cui il pivot in attacco c’è e viene rifornito di palloni. Ma vedo bene -­ e lo dice soprattutto il campo -­ i motivi per cui Messina sta cavalcando il tedesco in coppia con Melli.
    Johannes Voigtmann è un po’ più di un buon manovale, sa far bene tutto e finalmente ha un atteggiamento positivo. Non è una stella, non puoi aspettarti da lui 20 punti ogni volta ma conosce benissimo ogni aspetto della pallacanestro. A patto che non tomi a limitarsi. I margini di crescita in vista dei playoff restano ampi.
    Chi è stato a lungo ai box non è ancora al 100%, lo vediamo bene. Mi dedico a due italiani che mi stanno a cuore. A Gigi Datome dico (e lo sa lui, lo sanno all’Olimpia, lo sanno tutti) che un’altra giornata da 0 su 6 al tiro non capiterà più. Lui è un campione, e i campioni sono continui.
    A Stefano Tonut, che fisicamente è un toro come suo padre Alberto, dico che ha tutto per essere un giocatore fondamentale. L’ingrediente extra ce lo deve mettere lui. È quello della personalità. Tiriamola fuori.”

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