Olimpia Milano post Monaco | Andamento da piccola squadra. Ora Napier, da salvatore

Olimpia Milano post Monaco, quinto ko in fila. E la consapevolezza della vigilia che questa non potesse essere una gara alla portata

Olimpia Milano post Monaco, quinto ko in fila, la novità dei 101 punti subiti. E l’amara consapevolezza della vigilia che questa non potesse essere una gara alla portata.

I biancorossi lasciano l’impressione di giocare una gara da “piccola squadra” a Montecarlo: leggerezza offensiva, leggerezza difensiva (ma con tonalità ovviamente diverse), e capo chino nel momento culminante, dove con serenità il Monaco arriva anche a +16. 19-9 il parziale dei primi 7’ dell’ultimo quarto, tanti saluti.

Una squadra senz’armi, ma inutile ribadire gli stessi concetti. I problemi vanno oltre l’assenza di un play, sono più complessi e profondi, e passano anche per quattro giocatori che raccolgono una decina di minuti nonostante rechino i nomi di Tonut, Ricci, Datome e Voigtmann.

Serve ricostruire fiducia osserva Ettore Messina, ma non dimenticando quanto visto a Reggio Emilia, ci si chiede chi sia sul pulpito a fare la predica…

Intanto, oggi arriverà l’annuncio di Shabazz Napier. Un play, non tradizionale, un giocatore in grado di prendersi responsabilità, sapendolo fare. Sempre che il fisico regga. Con 19 gare sulle spalle dopo più di un anno di stop, l’ex Zenit pare giungere in città con l’incarico di “salvatore della patria” nelle prossime Final Eight al via a Torino.

Una missione non semplice, ma un ennesimo tentativo da parte di Ettore Messina di salvare la stagione. Vedremo i risultati, sperando che questa disastrosa EuroLeague non trascini nel vortice ogni buona intenzione.

15 thoughts on “Olimpia Milano post Monaco | Andamento da piccola squadra. Ora Napier, da salvatore

  1. Mi pare che la squadra non segua più l’allenatore … alcuni sono spremuti alcuni giocano spiccioli e al primo errore li mette in panca e li dimentica … alcuni proprio non giocano …

  2. è un mio personalissimo pensiero: la squadra è in down perchè stanno mancando difensivamente melli e hines (cui in questo momento manca la fisicità e si vede che sono allo stremo). Anzi con melli in campo abbiamo preso i parziali a monaco. poi è questione anche di fortuna perchè se sul meno 1 entra la tripla la partita può cambiare (gara di andata docet). Piccolo inciso: una società come Olimpia (messina) che vuole fare alta EL senza il play titolare (anzi senza play) e senza il migliore giocatore, non è solo presuntuosa ma anche dannatamente stupida buttando all’aria una stagione da 25/30 milioni, perdendo credibilità e faccia. Testardi si, idioti no

  3. Non è che sul piano del risultato ci aspettassimo granché da una partita fuori casa, con una contendente i primi posti, quindi non c’è sorpresa, né dolore eccessivo.

    L’abbiamo giocata a viso aperto, a chi segna di più, questa invece è stata una certa sorpresa.
    Aggiungo che visto che chiediamo cambiamenti da un bel po’, di questo tentativo si può essere contenti.
    Hanno provato a cambiare qualcosa.
    Non è andata bene, ma come poteva contro una squadra da bocche da fuoco impressionanti?

    Del resto, siamo onesti: che altro potevi fare?
    Puoi provare a difendere con il roster che hai? Giocare ai pochi possessi? Non puoi, perché la nostra formazione degli esterni non può arginare esterni di talento, figuriamoci questi che ne hanno più di uno. L’abbiamo provato finora è non è andata.
    Per me quindi bene averci provato, avere iniziato una reazione, spero di vederla proseguire, con i dovuti correttivi.

    Spero che non sia stato un caso, spero che sia il primo segno di una rivoluzione che si concentra nel dare un gioco offensivo adatto alla squadra.
    Cose semplici, direi io, elementari del basket, blocchi veli pick&pop e dai e vai.
    Ritrovare l’anima giovanile dei giocatori, liberarli, visto che l’anima della squadra manca e per quest’anno non era stata prevista, o non è stato possibile ottenerla – ed è questo forse l’errore più grave del roster della stagione.
    Ho visto la palla volare da una mano all’altra, per lunghi tratti. Spero sia un segno di riforme profonde, ed è per questo che ho una qualche soddisfazione per la partita con Monaco.
    Il risultato in EL non conta più, non va guardato, spero l’abbiamo capito tutti.

    Ho già segnalato più volte che la nostra NON è più la miglior difesa di EL, dati alla mano ai quali rinvio, ma è soltanto nella metà inferiore della medietà.
    Dunque quelli che la invocano nei commenti, a me sembrano come quelli che continuano a scrivere che dovevamo tenerci Rodriguez.
    Sognatori con lo sguardo interrato all’indietro, nel passato profondo, e il culo all’aria.

    Vedo criticare ancora Cabarrot, io non capisco.
    Il suo lo fa nei suoi minuti; quando poi è obbligato a fare il leader sbaglia, perché non è per lui.
    È tutta una questione di sguardi, anche qui: vedilo come cambio di Shields, per una ventina dei minuti centrali, e riuscirai a visualizzare un prezioso sesto uomo!
    Certe volte bisognerebbe sapere andare oltre le immagini istantanee, per quanto suggestive siano.

    1. @ Palmasco: io sono uno di coloro che ogni tanto tirano in ballo la questione difesa, che è stata la migliore in termini di punti concessi agli avversari per molte giornate e comunque una delle migliori fino a quando le partite di EL hanno avuto un senso per Milano, ossia fino a quando la speranza di poter raggiungere in qualche modo i playoff esisteva ancora. Adesso dove è evidente che si è data per terminata l’EL, si affrontano le ultime partite con dignità e di sicuro non ci si mette il 100% dell’impegno difensivo, è un qualcosa di naturale nel momento in cui viene meno l’obiettivo da raggiungere. Lo stesso Messina ieri sera si incavolava molto meno del solito quando assisteva a qualche erroraccio difensivo.
      Detto ciò, nei miei interventi ho talvolta sottolineato la bontà della sifesa per evidenziare come dopo tutto qualcosa di buono negli allenamenti lo si faceva, come i giocatori seguissero comunque il coach nonostante le tante sconfitte e le difficoltà.

      Personalmente, le ultime partite di EL serviranno per valutare Napier (se dovesse arrivare) e per vedere se magari Thomas (ieri bene) e Voigtmann battono un colpo, in ottica delle scelte che dovranno necessariamente essere fatte per la prossima stagione.

      1. @Cap, purtroppo ti devo correggere.
        È la stata la migliore l’anno scorso, quest’anno non ha tenuto lo stesso standard, e già prima che le partite “smettessero di avere un senso” come dici tu.
        Del resto credo che sia piuttosto evidente, forse solo Hall e Cabarrot sono all’altezza di una difesa di buon livello, gli altri proprio non lo sono – parlo degli esterni, ovviamente, perché Melli e Hines sono una sicurezza, ma se gli arrivano contro fenomeni a ondate, è difficile resistere.
        Stupisce che il roster sia stato scelto così sbilanciato in avanti, diciamo, ma ormai questo è e queste sono le conseguenze.
        L’importante per noi tifosi, credo io, è di smetterla di aggrapparsi al mito della nostra difesa, che semplicemente non è più reale 😞

      2. Palmasco, scusa, ma ancora ieri sera Tranquillo in telecronaca diceva che Milano è la terza squadra di EL per punti subiti. E per molte giornate era al primo posto di questa graduatoria.

      3. @Cap, lascia perdere il solo parametro dei punti subiti, che può anche risultare fuorviante, prendi numeri più complessi e comprensivi:
        “Dopo 20 turni il miglior attacco è quello dell’Olympiacos con 119,5 di Offensive Rating (punti per 100 possessi). Il peggiore è quello di Milano a 101,4. In difesa il meglio arriva dal Real (106,9) mentre chi subisce di più è il Partizan a 118,9. Come per l’attacco, miglior NET RATING (la differenza) per l’Olympiacos (12,1) mentre l’ultimo è di Milano che su 100 possessi subisce 8,6 punti in più di quanti ne segna”.
        Alberto Marzagalia, qui https://eurodevotion.com/2023/01/22/euroleague-weekly-round-20-zalgiris/

  4. @Palmasco, d’accordo sul cambiamento ma ieri sera mi è parso che in difesa non hanno neppure provato a tagliare fuori i loro lunghi

    1. Andiamo avanti a difendere quel bollito di Messina . povero Armani speriamo non si stanchi di tirare fuori tutti quei soldi.

  5. Comunque con una squadra come il Monaco se concedi 50 punti in metà gara quasi sicuramente la perdi. Tutti i successi degli ultimi anni sono stati costruiti sulla difesa e questo fattore non può mancare

  6. Con questi risultati, è lecito domandarsi perché distruggere la squadra dell’anno scorso: Grant e Bentil non hanno fatto certe figure e sono stati, soprattutto il primo, molto sottovalutati dalla società.

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