Nella giornata di ieri la Virtus Bologna ha esercitato la clausola d’uscita unilaterale dal contratto di Vince Hunter, un accordo rinnovato biennalmente poche settimane prima.
Il giocatore, come noto, era risultato positivo ai controlli anti-doping durante gara-4 della finale scudetto per uso di cannabinoidi.
Ieri mattina la decisione definitiva del club, pare dopo vertice a tre tra Luca Baraldi, Paolo Ronci e coach Sergio Scariolo.
Vince Hunter non è stato “licenziato” tanto per uso di cannabis, quanto per violazione dei regolamenti interni. E i regolamenti interni vanno rispettati. Senza sé e senza ma. La Virtus Bologna, in questo caso, ha preso una giusta decisione, passando dalle parole ai fatti dopo l’accordo con un valido sostituto.