Le pagelle di ROM tra un fazzoletto e l’altro – Micov da dimenticare, Jerrells da ricordare

Fazzoletti bianchi al vento, fischi concentrati su Simone Pianigiani più che sulla squadra, la storica quanto rilanciata contestazione della curva al presidente Livio Proli. «Ed è anche comprensibile» per il numero uno biancorosso, per un prologo che ha come epilogo il successo sull’Anadolu Efes. Meno di un’aspirina per il malato Olimpia, non certo un calmante per gli animi tumultuosi del pubblico, ma di questi tempi un successo europeo è pur sempre un massaggio benefico. Che poi i muscoli tornino a funzionare, questo, lo si saprà solo tra molte settimane.

Goudelock 6 – Subisce addirittura Dogus Balbay in difesa, sparacchia in attacco (4/15), ma si prende 5 falli, rubando 2 palloni e servendo 2 assist. Meglio di nulla.

Micov 5 – 20’ di scarsa consistenza con 3 soli tiri tentati.

Tarczewski 6 – 20’ di buona applicazione senza troppo vedere il pallone (1/2) ma garantendo la solita energia sotto canestro: 4 rimbalzi e 6 falli subiti. Quel -7 di plus/minus grida vendetta.

Kusminskas 5.5 – 9 punti in 18’ non sono cosa da buttare, ma ha quello sguardo un po’ così, sperso in un sistema che non riesce ad apprendere. Difensivamente non è un fattore: -3 di plus/minus.

Cinciarini 6 – Lotta come al solito su ogni pallone, chiudendo con 5 punti, 3 rimbalzi e 2 assist. Ma con lui Milano non decolla.

Abass 6 – 16’ di energia, essendo l’unico esterno ad avere reale taglia fisica. 2 punti, 6 rimbalzi e il più alto plus/minus di squadra: +9.

M’Baye 7 – Invertire la rotta. Invertire il destino. L’ala francese lancia per primo il segnale che tutti, a Milano, dovrebbero seguire. Praticamente fuori dai giochi in LBA, sfrutta l’EuroLeague con 14 punti e 4 rimbalzi, aggredendo molto di più il ferro rispetto al solito.

Bertans 6 – 16’ al piccolo trotto, 5 punti, ma anche tanta attenzione difensiva. Che di questi tempi, non è mai un male.

Jerrells 7.5 – I rumors lo danno i margini, lui risponde con la prima prestazione significativa di questo 2018. Spacca letteralmente la gara, agendo più da guardia e producendo 13 punti con 5 assist e 17 dai valutazione. Rinsavito.

Gudaitis 7 – 20’ di pura battaglia, che valgono 7 punti e 10 rimbalzi con 3 falli subiti e 2 stoppate. Sempre essenziale.

Coach Pianigiani 6 – Chiede continuità, e ottiene un successo nella notte di una contestazione che lo ha messo al centro del mirino con il presidente Livio Proli. Aveva dato appuntamento alla Coppa Italia: la sommaria bocciatura è un prezzo che sarà molto duro (anzi, lungo) da pagare. Ps. Ha bocciato definitivamente Kalnietis.

Alessandro Luigi Maggi

3 thoughts on “Le pagelle di ROM tra un fazzoletto e l’altro – Micov da dimenticare, Jerrells da ricordare

  1. Non c’era molto attacco sul quale difendere, ieri sera, quindi per fortuna la squadra ha potuto volare sui fischi con una bella vittoria.
    Diversi tiri da 3 sbagliati, quando completamente soli, dicono che la squadra è deconcentrata, fuori fuoco.
    La partita secondo me ha detto che Jerrels può fare tutto quello che fa Theodore, con un tocco di difesa in più, quello che è servito nel secondo quarto per andare su definitivamente.
    Questo vuol dire che se Theodore non ha voglia di difendere, è molto sostituibile – e non credo che sia un caso che Jerrels ha fatto la sua prima partita da tanto tempo, proprio quando aveva la posizione in mano perché non c’è Theodore.
    Vuol dire anche che il gioco di Pianigiani è costruito tutto sugli esterni, in particolare sul play, che diventano praticamente intercambiabili, purché sappiano attaccare il ferro – col Cincia non riesce, ma un Cincia serve per fare rifiatare il play.
    Vuol dire anche, secondo me, che se il tuo gioco poggia così fortemente sugli esterni, questi li devi scegliere molto bene.
    Individualmente e in complesso: non puoi averne troppi che sono troppo piccoli per difendere, e/o che non difendono.
    Speriamo che se ne rendano conto.

  2. La stagione, secondo me, e’ ormai segnata e ogni valutazione sara’ buona per il prossimo anno, sperando che non ci sia la solita rifondazione totale. Non arrivare ultimi in Eurolega (ma ancora non ne siamo sicuri) e’ comunque un risultato … accettabile visto il gioco che produciamo. Concordo sul fatto che i piccoli debbano essere ben assortiti e con un minimo di propensione difensiva, altrimenti i lunghi soffrono. E i piccoli, poi, devono coinvolgere di piu’ i lunghi in attacco. Se la palla e’ pericolosa dentro l’area si induce al raddoppio dei piccoli avversari e si crea piu’ spazio per chi tira da fuori. A me questi sembrano concetti “baskettari” semplici. Quello che non capisco e’ il perche’ non li comprendano Theodore, Goudelock, Jerrels e lo stesso Cinciarini. Forse anche il coach divrebbe insistere su questo concetto. Ciao.

  3. E a proposito della prossima stagione sara’ fondamentale la scelta degli italiani. Confermare Abass e soprattutto Pascolo (che secondo me vorra’ andarsene) e’ fondamentale. E trovare un altro play (ma ce ne sono?) al posto del Cincia. Poi si potrebbe pensare a Burns e magari a Tonut (ancje se spesso e’ infortunato). Meglio ancora sarebbe investire sul settore giovanile. In fondo a Milano di giovani che praticano ce ne sono tanti.

Comments are closed.

Next Post

L’Olimpia di Goudelock e Pianigiani c’è e gioca a basket: Shved e Khimki battuti con merito

Le parole di Bartzokas avevano introdotto alla perfezione la gara: «Non dobbiamo giocare al loro ritmo offensivo». Come i grandi allenatori, parole chiare e semplici, bisogna imporre e non accettare, praticamente quello che Milano non aveva mai fatto fino a ieri sera, non necessariamente solo in Europa. Il primo quarto, […]

Iscriviti

Scopri di più da RealOlimpiaMilano

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading