Essere Dada Pascolo nel sistema Pianigiani: una missione non semplice

Domenica 8 ottobre, derby con Varese alle 20.45, potrebbe essere il giorno del rientro in campo di Davide Pascolo. Il classe 1990 di Udine aveva chiuso la sua stagione agli ordini di Jasmin Repesa lo scorso 2 giugno, con 8 malinconici minuti nella disfatta del Forum d’Assago al cospetto dell’Aquila Trento (82-102 il finale).

Malinconia nel disastro, il sacrificio della passione non premiato da un gruppo ormai defunto: in campo menomato, solo quattro giorni dopo Pascolo si operò al menisco laterale del ginocchio destro, saltando sì il training camp di Folgaria, ma presentandosi a Trento agli ordini di Ettore Messina già il 26. Questo, purtroppo, sino alla ricaduta di soli quattro giorni dopo, e la lunga attesa successiva.

Dada, dunque, si ritroverà in una Milano ben diversa da quella che lasciò, una realtà in cui aveva ricoperto un ruolo di primo piano, conseguendo anche la seconda posizione nel Net Rating (prese in considerazione coppie di giocatori che abbiano giocato insieme più di 250’) della LBA 2016-2017. Un +16 in coppia con Ricky Hickman, come l’abbinata scudettata Melvin Ejim-Julyan Stone, meno solo del +18 dei trentini Diego Flaccadori-Dominique Sutton.

Con quali prospettive? Certamente con la piena fiducia di Simone Pianigiani, che in Pascolo vede probabilmente l’unico giocatore nostrano con prospettive di minutaggio in EuroLeague. Ma ci sono anche le parziali indicazioni del gioco, e dei dati. La Milano di oggi è un prodotto in normale fase di evoluzione, in crescita difensivamente, legata agli individualismi in attacco. Se palla in mano a Jordan Theodore il p&r garantisce un certo dinamismo dei compagni presenti in campo, lo stesso non accade quando il volante passa nelle mani di Andrew Goudelock, con uno scenario di quattro uomini immobili e distanti dal pitturato.

Il risultato, almeno per i “4” Amath M’Baye e Cory Jefferson, è totalmente sbilanciato verso la conclusione dall’arco. Il francese, nelle tre gare ufficiali, ha infatti prodotto un 3/5 da 2 (0/0 contro Trento, 1/2 contro Cremona) e un 5/9 da 3. Lo statunitense, il cui impatto al momento è stato profondamente negativo, ha tentato un solo tiro da 2 (nella terza gara, con Cremona) ed è 1/6 da 3, oltre a non vedere il canestro dalla gara contro Trento.

Un ricorso al tiro dall’arco che non pare vantaggioso per Davide Pascolo, 36 conclusioni tentate su 39 gare in LBA nella scorsa stagione, 18 in 22 in EuroLeague. L’ex Trento non può essere certamente paragonato per attitudini, anche fisiche, a M’Baye e Jefferson, e altrettanto certamente i suoi tagli verso canestro potranno essere un’importante risorsa per Theodore, o Cinciarini o Kalnietis. Ma con quale frequenza?

Sì, tra le grandi sfide della stagione di Simone Pianigiani, anche Davide Pascolo rappresenta un piccolo, ma fondamentale capitolo.

Alessandro Luigi Maggi

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