Una tripla di Riccardo Casella ad un secondo dalla fine porta l’Olimpia Milano alla finalissima scudetto di Under 19 Eccellenza. 93-90 il finale a Chiusi con la VL Pesaro per i ragazzi di Catalani. Avversaria una tra Derthona e Varese.
«Ce la siamo meritata. L’ultimo canestro è figlio della condivisione. Felici per come abbiamo reagito in una gara in cui siamo sempre stati sotto» le parole del coach biancorosso.
Il comunicato di Olimpia Milano
Una battaglia, una rimonta, dimostrando carattere, necessario per crederci quando tutti i tentativi di riavvicinarsi venivano frustrati dalla grande prova di Pesaro. Ma alla fine l’Under 19 dell’Olimpia (che in realtà è un Under 18 più il 19enne Marcucci, con due 17enni in quintetto e altri due parte rilevante della rotazione) è stata premiata. Il coraggio è stato premiato. Sul meno tre nell’ultimo minuto, Achille Lonati ha pareggiato la gara e il capitano coraggioso Riccardo Casella l’ha vinta.
Quasi tutti questi ragazzi lo scorso anno hanno giocato la finale Under 17: salendo di categoria sono tornati sullo stesso palcoscenico. Alcuni dei ragazzi del 2007 (Garavaglia, Lonati, Karem, Youssef) hanno vinto il titolo Under 15 due anni, hanno giocato la finale Under 17 e adesso ne giocheranno una terza. Sarà difficilissima, contro un avversario ormai conosciuto: Tortona, la stessa squadra affrontata (sconfitta al supplementare) nella prima fase di Next Gen e poi in finale della stessa Next Gen (vittoria in volata). Per ambedue si tratterà della settima partita in sette giorni. Come l’Olimpia anche Tortona aveva perso una gara nei turni eliminatori (con Fidenza) ed era stata costretta a tornare subito in campo battendo Francavilla, Borgomanero e oggi dopo un’altra partita spettacolare Varese, 100-97. Si giocherà alle 19:00.
Una tripla di Mattia Stazzonelli allo scadere del terzo quarto, nuovo più 10 Pesaro, era sembrata quasi una condanna per l’Olimpia. Fino a quel momento la trama della partita dalla fine del primo quarto in avanti era stata sempre la stessa: Pesaro avanti e l’Olimpia disperatamente alla ricerca della rimonta con problemi a contenere l’esplosività dell’attacco adriatico. L’Olimpia era partita non bene ma benissimo, 18-9 dopo appena cinque minuti con un Denis Badalau in versione Belgrado (tutti suoi i primi nove punti della squadra). Ma poi Pesaro aveva preso il sopravvento in attacco riavvicinandosi prima a meno uno e poi a meno due alla fine del periodo, un periodo in cui l’Olimpia dopo le due triple di fila di Achille Lonati era arrivata a quota 30 ma con appena due lunghezze di vantaggio. 30-28 appunto. In quel momento, l’inerzia della gara era già cambiata. Pesaro ha impattato subito, superato e se n’è andata, due volte e più otto, poi 12 punti di margine su una tripla di Stazzonelli e un canestro di Maretto. L’Olimpia ha finito meglio il secondo quarto, particolare fondamentale. Una tripla di Badalau l’ha riportata a meno quattro prima di terminare sotto 57-50 con attacchi esplosivi e difese rivedibili.
La storia del terzo quarto però è stata simile a quella del secondo. L’Olimpia con un altro tipo di efficacia difensiva si è riavvicinata quasi subito. Una palla rubata da Lonati l’ha riavvicinata a meno quattro, due volte, prima che una tripla di Casella firmasse il 59-60. L’idea che diventasse subito una battaglia o che l’Olimpia potesse riprendere in mano la gara è naufragata subito. Brehima Fainke con cinque punti consecutivi ha restituito ai pesaresi otto punti di vantaggio. Stazzonelli ha certificato il più 10. Badalau dalla lunetta ha riportato Milano a cinque punti di distacco prima del già menzionato missile di Stazzonelli. Alla fine del terzo quarto era 80-70 Pesaro.
Il quarto quarto è stato epico, uno dei più entusiasmanti della storia di questa squadra. L’Olimpia ha tenuto Pesaro senza segnare per quattro minuti abbondanti. Ma ha guadagnato appena cinque punti, tutti di Badalau, perché stanchezza, nervosismo hanno cominciato a influire su ambedue le formazioni. Pesaro ha smesso di segnare per altri tre minuti. Un rimbalzo offensivo e un fallo subito hanno portato Lonati in lunetta per firmare il meno quattro a 3:11 dalla fine. Una manciata di secondi più tardi, l’antisportivo di Fainke ha generato l’incredibile, improvviso, sorpasso Olimpia: 2/2 di Miccoli, possesso palla, canestro e fallo di Badalau, tiro libero segno, 83-82 Olimpia.
Il finale è stato un botta e risposta: Maretto dalla linea per il controsorpasso Pesaro; Riccardo Casella per l’85-84; Stazzonelli per l’86-85 Pesaro; poi un errore di Casella, un altro canestro di un grande Stazzonelli per consegnare ai suoi tre punti di margine a 1:11 dalla sirena, con time-out di Coach Michele Catalani. Gli ultimi 71 secondi sono tutti da incorniciare. Al rientro, Lonati, il ragazzo dei canestri importanti in questa stagione, firma la tripla del pareggio. Maretto prova a rispondere, Fainke cattura il rimbalzo d’attacco, Garavaglia a 35 secondi dalla fine recupera palla e Samuele Miccoli va a segnare il 90-88 a 19 secondi dalla fine. Questa volta Pesaro vuole organizzare l’attacco. Maretto, uno dei migliori, pareggia ancora, ma dieci secondi più tardi il più piccolo della squadra, ma grande nel cuore, il capitano di questo gruppo, Riccardo “Boom Boom” Casella cementa la sua storia segnando la tripla della vittoria, 93-90.
Victoria Libertas Pesaro-EA7 Emporio Armani Milano 90-93
Vuelle Pesaro: Aloi, Di Francesco 7, Sparacca, Colotti 3, Stazzonelli 26, Maretto 17, Ghiselli, Sablich 8. Dragomanni, Fainke 21, Stazi 5, Siepi 3.
Olimpia Milano: Casella 19 (1/2 2pt, 4/6 3pt, 5/5 tl, 2 r, 5 a), Miccoli 10 (4/8 2pt, 0/3 3pt, 2/2 tl, 4 r, 6 a), Karem (0/1, 2 r), Toffanin (0/2), Youssef, Suigo 6 (3/5 2pt, 0/1 3pt, 6 r, 2 stop), Lonati 18 (2/4 2pt, 4/9 3pt, 2/3 tl, 3 r, 2 rec), Garavaglia 9 (1/2 2pt, 2/7 3pt, 1/3 tl, 4 r, 2 a, 4 rec), Ceccato, Badalau 25 (5/13 2pt, 4/8 3pt, 3/5 tl, 12 r, 2 a), Van Elswyk (0/2), Marcucci 6 (3/4 2pt, 0/1 3pt).
Partita bellissima e coraggiosa con un quarto quarto difensivo da paura considerando che i ragazzi sono 2006/2007.
Fantastici.