Daniele Dallera torna sul Corriere della Sera per analizzare il momento di Olimpia Milano in un editoriale dal titolo: «Solo Messina può risolvere la crisi di Milano. No a doppi ruoli».
Di fatto l’editorialista vede in Messina l’unico risolutore di «questo casino»: «Si è già scusato, è l’unico che può risolverlo, sa alla perfezione i motivi della crisi, ha talento e competenza, parlano le sue vittorie. Ha tutto per riprendere in mano la situazione».
Al tempo stesso, si chiede un passo indietro a livello dirigenziale: «Altra necessità: basta col doppio ruolo di Messina, allenatore e presidente. Faccia l’allenatore, gli riesce bene. Senza dimenticare, noi per primi, che l’attuale assetto societario e tecnico ha regalato in tre anni successi prestigiosi ed emozioni: 2020/21 Supercoppa, Coppa Italia e Final Four in Eurolega; 2021/22 Coppa Italia e scudetto; 2022/23 scudetto. Ma a noi il doppio ruolo, coach-presidente dell’area tecnica, non piace, non crea il giusto confronto, il rispetto di spazi e responsabilità, in società».
concordo in pieno con il giornalista
Non rinuncerà mai al doppio ruolo perché è la sua polizza…
Adrianone Galliani presidente
Ma anche no
Spero che mi venga riconosciuto il fatto che tra tutte le critiche che ho fatto, non ho mai detto né concluso che Messina debba lasciare.
Per me se fosse capace di risolvere la crisi, potrebbe restare, m’interessa un’Olimpia guidata bene, non chi sia capace di farlo.
(Naturalmente ho delle preferenze – Banchi sapeva guidare la squadra, i suoi due campioni sapeva renderli decisivi… – ma non ho niente contro Messina, a parte la critica dei risultati che si verificano da un anno in qua e sono terribili).
Detto che invece ho scritto e sono d’accordissimo che Messina non possa avere i due ruoli che ha, né lui né altri, L’opinione qui sopra però mi fa riflettere.
Credo che persa la carica di GM, da allenatore possa risolvere la crisi?
Francamente no.
La crisi va avanti da più di un anno, ed è sempre la stessa.
Quello che è peggio la crisi viene sintetizzata in una sola frase, che è grottesca: i giocatori non si adattano al sistema di Messina (!) – anche i più forti, e ne abbiamo avuti.
Con questa spiegazione della crisi da parte della dirigenza, non si può andare avanti, è evidente, perché c’è il mondo reale, dove perdiamo male, e il mondo idealizzato dove ci sono i fantomatici giocatori adatti a Messina.
Per questo motivo non credo che Messina allenatore possa risolvere la crisi.
Lo vorrei allora soltanto come dirigente?
Il suo potere nel mondo del basket italiano è enorme, basta soltanto leggere le dichiarazioni dei giocatori italiani che vengono mandati via – tutti felici di aver fatto parte, tutti felici di avere imparato tanto – che sono ovviamente di facciata, perché anni di panchina e niente campo non possono piacere a nessuno.
Quindi Messina è potente, se ne temono le antipatie.
Per un dirigente tanta potenza è utile. Non sarà bella, ma è utile.
Messina però ha dimostrato anche di non sapere fare le squadre, come dirigente.
Ha pescato il jolly Rodriguez, che è un giocatore talmente decisivo, ancora nelle finali di maggio 2023, che ci ha portati in F4.
Ne ha presi molti altri di buoni, di molto buoni, ma senza il Chacho non ci hanno portato da nessuna parte.
Perché intorno ai veramente buoni è mancata la squadra, la rete che pesca le qualità vere dei grandi.
Prendere Mitrou Long come secondo play per me è l’esempio più eclatante dell’incapacità di scegliere i giocatori che fanno squadra, perché a volere i fenomeni sono bravi tutti.
Insomma l’articolo mi ha costretto a decidere, cosa che credevo di potere non fare, illudendomi: quindi come allenatore non ci credo più, come dirigente non sarebbe male, purché si tenga lontano dal fare le squadre e accontenti gli allenatori che avremo.
Ma sono d’accordo con molti qui: questo deve dirglielo la proprietà! Solo loro possono.
anni di panchina e niente campo non possono piacere, ma dai lo sapevano prima di firmare, e comunque per gli italiani gli stipendi non sono certo miseri, se messina mi assumesse per un paio di anni a 200 k annui, anche io ne parlerei bene, e comunque e vale anche per chi scrive qui non si sputa nel piatto dove si mangia o si ha mangiato.
Quello che si è creato è un intollerabile corto circuito.
Messina sceglie i giocatori, spesso quelli che tutti vorrebbero, ma poi non li sa usare adeguatamente e li cestina.
Qualche esempio?
Tonut, Della Valle, Alviti, Davies.
Qualcuno non li avrebbe presi, forse? Non credo.
Lì ha presi lui, mica il sottoscritto.
Eppure è lui stesso che li ha poi bocciati o, vedi Tonut, li usa poco e male.
Poi, appena ci lasciano, rifioriscono.
Cosa si deduce da questo? Che Messina sicuramente capisce di basket ma come allenatore è superato, non sa gestire adeguatamente il buon materiale che lui stesso sceglie.
Non è lui che ci può tirare tecnicamente fuori da questo buco.
Il fatto è che è troppo orgoglioso per ammettere di non essere più adeguato, farsi da parte e farsi sostituire da qualcuno che, visto il suo ruolo dirigenziale, dovrebbe scegliere lui stesso.
Ve lo vedete Messina che lascia di sua iniziativa il posto a Trinchieri?
I 5 anni da portaborracce a Greg in NBA lo hanno disconnesso dalla realtà del gioco europeo. Terminato l’effetto sorpresa (F4 nel 2021) si sono palesati tutti i suoi limiti manageriali (visto lo spreco di soldi) e gestionali (visto tutti i giocatori ammuffiti in panchina).
Ma no, è l’esatto contrario: solo Messina NON può risolvere questa crisi o c’è qualcuno tra noi del blog che pensa, ora come ora, che il coach, uscendo improvvisamente da una tempesta che gli ha obnubilato idee e pensiero (professionalmente), possa riprendere le redini di una situazione (tecnica e tattica) che ormai da tempo gli è sfuggita di mano?
Gli unici che possono risolvere sono Armani/Dell’Orco solo se si svegliassero dal torpore
Assolutamente nulla contro Messina che ormai volente o nolente deve andare avanti nel doppio ruolo fino a fine stagione, sperando ovviamente di raddrizzarla, la stagione (il tempo c’è ancora). Dopodiché si impone un’attenta riflessione da parte della società e se dipendesse da me volterei pagina completamente non confermandolo né come allenatore né come POBO (a meno che non vinca l’EL). Ci vuole un GM con le contropalle ed un allenatore nuovo, magari giovane e motivato, nonché grande conoscitore del gioco. Banchi purtroppo è approdato ad altri lidi, ma qualcuno in giro c’è ancora (e non parlo né di WdR nè di Trinchieri…).
Se ne deve andare o lo devono cacciare! Ha contribuito anche lui alla situazione attuale e non ha elasticità e disponibilità, ma nemmeno capacità, di cambiare, innovare, modificare rapporti, idee e modo di giocare. Ormai è vetusto e si è ingobbito sul proprio credo. Ha dato tanto. Lo ringraziamo. Ma è ora che se ne vada, come allenatore. Se poi vuole restare per rompere gli zebedei a chi verrà, amen. Ma in panchina non ci deve più stare.
Non mi auguro di perdere stasera, naturalmente. Ma sarebbe la goccia definitiva per il suo esonero perché un’ altra sconfitta non è più tollerabile né accettabile, visto che già siamo in forte ritardo di classifica.
#Messinavattene