I giocatori dell’Olimpia Milano tornano tutti dal Mondiale 2023 con un bel sorriso: chi per un risultato storico con la propria nazionale, chi per ottime prove individuali. Tra quest’ultimi c’è sicuramente Stefano Tonut, che ha vissuto una rassegna iridata da protagonista con l’Italia. Partito sempre in quintetto, si è fatto apprezzare ed è stato, come i compagni Melli e Ricci, uno dei più continui con la maglia azzurra. Ora torna all’Olimpia Milano, con la volontà di trovare più spazio, dopo una stagione 2022/23 molto altalenante.
Stefano Tonut | Il Mondiale 2023
Come dicevamo, l’ex Reyer è sempre partito nello starting five di Pozzecco ed ha avuto un rendimento sempre positivo, su entrambi i lati del campo. In attacco è apparso aver ritrovato fiducia in uno dei suoi marchi di fabbrica, la penetrazione al ferro, così come ha utilizzato con più frequenza il tiro da fuori, nonostante il 25% a fine manifestazione non l’abbia visto particolarmente preciso. In difesa si è preso cura di giocatori top degli avversari, mettendoli in difficoltà, come accaduto nella gran partita contro Bogdanovic.
Ha chiuso con 10.4 punti, 1.9 rimbalzi e 2.4 assist di media, giocando oltre 23 minuti a partita, andando in cinque partite su otto in doppia cifra e contribuendo in maniera importante alle vittorie degli azzurri. C’è stata anche qualche forzatura o partite in cui non è entrato il tiro, però nel complesso la rassegna iridata di Tonut è stata più che positiva, così come era accaduto anche nelle partite di prepatazione. Sperando possa diventare anche un trampolino di lancio per la stagione in biancorosso.
Stefano Tonut | La stagione 2023/24
La prossima ‘missione’ del giocatore dell’Olimpia è convincere Ettore Messina a dargli più spazio. Lo aveva ottenuto lo scorso anno, subito dopo la Coppa Italia, diventando una specie di ‘agente speciale’ sul giocatore più pericoloso degli avversari, anche in Eurolega, per poi uscire nuovamente dalle rotazioni e vedere i playoff quasi sempre dalla panchina. Per ottenere minuti, dovrà mostrare continuità e la capacità di essere subito pronto, quando verrà messo in campo. Le qualità per farlo ci sono ed un anno di esperienza con Milano (e in Europa) potrà essere sicuramente d’aiuto. Poi la parola passerà (come sempre) al campo.