Sergio Scariolo è attualmente campione del mondo ed NBA, ma ha un trascorso anche sulla panchina dell’Olimpia Milano, in quelle due stagioni tra il 2011 ed il 2013. Un primo anno positivo ed un secondo molto negativo, senza riuscire a portare a casa trofei, ma che ha ovviamente lasciato un segno nel tecnico bresciano.
Nell’intervista a Backdoor Podcast, in cui vengono trattati numerosi argomenti dall’NBA alla Nazionale spagnola ed italiana, Scariolo ripercorre quelle due annate e parla anche un po’ in generale della situazione del club biancorosso.
Sergio Scariolo | Le stagioni milanesi
Cosa rimane di quei due anni a Milano: “Ci sono molte cose istruttive. La sensazione che sarebbe stato impossibile per chiunque, come del resto è stato, creare una cultura duratura di successo e di arrivo in tempi brevi al massimo livello europeo, in quelle condizioni. La storia di questi ultimi anni dimostra che, al di là del valore dei giocatori e degli allenatori, c’erano problemi di profondità talmente grandi che era difficile risolverli, senza un cambio radicale e profondo di cultura”.
Sergio Scariolo | I problemi dell’Olimpia Milano
Il tecnico analizza un po’ la situazione in casa milanese, cosa secondo lui impedisce il salto di qualità: “I problemi sono molto più profondi, di quelli legati alla scelta di giocatori o allenatori, che non possono diventare tutti brocchi o perdere il 50% del loro potenziale giocando a Milano. C’è da creare una sfera in cui entra solo la squadra e quanti devono entrarci, in grado di essere completamente impermeabile a qualunque tipo di influenza negativa”.
Ci sta provando Ettore Messina: “Credo siano sulla buona strada, ma serve avere pazienza. Credo e spero possano avere il tempo e la determinazione giusta per creare quell’isolamento della squadra da tutte le altre componenti dell’ambiente, di sicuro non positive, e da sempre grandi ostacoli per fare qualcosa di solido e consistente nel tempo”.
Sergio Scariolo | Il doppio ruolo ed Ettore Messina
Scariolo parla del doppio ruolo attuale di Messina, vissuto già da lui ai tempi del Real Madrid: “Onestamente non mi è piaciuto tanto. Essere il bersaglio e lo scudo a livello societario, tecnico e tattico è un’esperienza dura, che ti leva divertimento. Tra l’altro in un club estremamente complesso come il Real, non mi piacerebbe ripeterlo”.
Ma sta seguendo la coppia Messina-Stavropoulos: “Seguo con grande interesse professionale l’esperimento di Ettore a Milano, perché, se dovesse riuscire, potrebbe aprire nuove strade. Io non mi sono trovato benissimo, ma in altre situazioni ha funzionato, come ad esempio San Antonio. Con Stavropoulos mi pare una bella coppia di professionisti ed hanno tutte le carte in regole, in una situazione che non si è mai stabilizzata prima, per poter arrivare a fare molto bene. Glielo auguro”.
Grande allenatore e bravissima persona, non mi spiego come siano nati certi problemi con i tifosi. La squadra non andò bene al secondo anno, ma con quella Siena e Roma sarebbe stato quasi impossibile fare meglio.
Tutto questi allenatori che si lamentano dell’ambiente leggi del tifoso esigente Milanese. Ma Peterson come fece?
@doc, in questi casi si dice “erano altri tempi” ed è vero, forse ricordi che c’erano meno spazi di discussione, c’era solo una trasmissione al lunedì sera condotta dal povero Tullio Lauro con D’Antoni ospite fisso. E comunque io ricordo anche sonori fischi al Palazzone dopo le prime prove deludenti di JB Carroll e mio padre inc**ato contro chi fischiava perché aveva notato gesti e movimenti tecnici che in Italia forse non si erano mai visti prima.
Scariolo è uno degli allenatori più preparati e capaci a livello europeo perché non si vince per caso tutto quello che ha vinto a livello di club e con la nazionale spagnola..con noi ha avuto solo la sfortuna di imbattersi contro Siena che in quegli anni dominava in lungo e in largo contro qualunque avversario..chiunque avrebbe allenato Milano negli anni di Scariolo anche il più bravo al mondo non avrebbe potuto fare meglio contro quella Siena..a me non.dispiacerebbe un suo ritorno a Milano nei prossimi anni..