Stefano Tonut: Felice per il traguardo raggiunto. La mia volontà è di rimanere

Alessandro Maggi 9

Stefano Tonut festeggia il quarto scudetto della sua carriera. Ecco le sue dichiarazioni durante il Media Day organizzato dal club

Stefano Tonut

Stefano Tonut festeggia il quarto scudetto della sua carriera. Ecco le sue dichiarazioni durante il Media Day organizzato dal club.

SULLO SCUDETTO E SUL SUO SPAZIO

«Sicuramente sono molto felice, siamo molto emozionati per il traguardo raggiunto. È un obiettivo che probabilmente metabolizzeremo nel giro dei prossimi giorni. Personalmente, non c’è tempo di pensare ad altro che alla nazionale, perché inizia un periodo importante con il preolimpico. Per quanto riguarda il percorso di quest’anno, sono super felice della responsabilità e del ruolo che mi ha dato l’allenatore, lo staff e i compagni. Sapevo che l’anno scorso poteva essere complicato, con alti e bassi, ma quest’anno volevo fare la differenza fin dal primo momento. L’allenatore, Ettore, mi ha dato subito un ruolo e delle responsabilità diverse fin dall’inizio della stagione. Sono felice di aver ripagato la fiducia dal primo momento. Negli ultimi due o tre mesi, sono rimasto stabilmente in quintetto, giocando minuti importanti e marcando avversari importanti. Questo mi rende felice e orgoglioso. La ciliegina sulla torta, dopo un’annata di alti e bassi a livello di squadra, soprattutto in Eurolega, è lo Scudetto che siamo riusciti a conquistare.»

SULLA DIFESA SU BELINELLI

«La mia difesa su Belinelli è stata la chiave? In realtà, lo è stata per tutti. Ogni giocatore che è entrato in campo in questi play-off è stato determinante. Prima della finale, mi è stato chiesto perché dovevamo vincere lo scudetto e ho risposto perché siamo una squadra. Dopo gara 1 contro Trento, dove abbiamo preso una bella sberla, abbiamo giocato sempre più coesi e uniti. Questo si è visto anche in campi difficili come quelli di Trento o Brescia. Siamo super felici tutti.»

SULLA MANCANZA DI PAUSE

«Non stacchi mai veramente. Prenderemo oggi e domani per riposare, ma poi saremo di nuovo pronti per la nazionale. Non c’è molto tempo per prepararci per le partite importanti. Sono felice dal punto di vista fisico perché fino adesso sto bene, quindi arriverò carico. Mi bastano pochi giorni per staccare mentalmente dalle partite, ma con gli allenamenti riprenderò presto, arrivando pronti.»

SUL FUTURO

«Credo che sia questione di giorni per decidere il mio futuro. La mia priorità era pensare alla fine del campionato e finirlo nel migliore dei modi. Ho un’opzione per rimanere qui e bisognerà capire le volontà della società e del coach. La mia volontà è di rimanere. Quando ho firmato due anni fa sapevo delle difficoltà iniziali, ma sarei felice di rimanere e continuare questa crescita.»

SU EUROLEAGUE

«È difficile, ma stimolante. Il mio obiettivo era giocare al livello più alto possibile, e così è stato. Ogni partita in Eurolega è una battaglia e ti tiene mentalmente e fisicamente super impegnato. In campionato, devi comunque vincere nonostante le energie ridotte. Giocare contro i migliori giocatori d’Europa è stato uno stimolo importante per la mia crescita personale.»

SULLA SUA CRESCITA

«Mi porto dietro questa consapevolezza che è cresciuta anche con la squadra. Arriverò pronto in nazionale e spero di iniziare il terzo anno qui mantenendo la concentrazione. Il mio obiettivo all’inizio dell’anno è sempre di essere il più costante possibile, nonostante gli alti e bassi. Quest’anno credo di averlo realizzato meglio dell’anno scorso e cercherò di fare ancora di più il prossimo anno.»

9 thoughts on “Stefano Tonut: Felice per il traguardo raggiunto. La mia volontà è di rimanere

  1. Giocatore che ad un colpo zittisce lo storytelling tossico sul rapporto italiani/Messina. Tonut è arrivato a Milano da mvp della LBA (il che conta poco) sulla base della regola sui panda , mostrando limiti di attitudine (e tecnici, soprattutto nel tiro da fuori) che rischiavano di posizionarlo fra i giocatori destinati a lasciare il segno solo ad un livello intermedio. Ha sopportato critiche e bassi minutaggi continuando a lavorare ed affinare le proprie qualità difensive trovando una dimensione che non ne farà mai una bocca da fuoco in un top team ma lo rende cmque giocatore che con le sue doti in attacco al ferro può e deve lasciare il segno soprattutto in Italia. Messina ci ha lavorato, lo ha spronato, punito e alla fine premiato come è normale che sia quando un giocatore performa e arriva a meritarsi minuti e fiducia, qualunque sia la sua nazionalità. A fine carriera chiedete pure al Tonno (come a tanti altri italiani passati da Milano) come sia lavorare con Messina, poi sicuramente sul forum di Realolimpia o Sportando ci sono individui convinti di poter emettere sentenze di condanna di un mito del basket europeo passato e presente senza aver mai messo piede in una palestra (ma quello va nel file “rapporto fra disturbi cognitivi e web”).

    1. Invece tu si che hai messo piede in una palestra, infatti non a caso ti chiami Napiero Montecchi 🤣🤣

      1. Prova a rispondere nel merito a quello che ho scritto a commento dell’articolo, se non sei in grado non c’è nulla di male. Solo considera che per curarsi dall’ideazione paranoica ci sono strumenti più efficaci rispetto al vomitare sfoghi e illazioni tossiche contro il nemico immaginario su un blog di basket.

      2. Io rispondo nel merito a chi argomenta in modo sensato non a chi scrive una marea di minchiate senza alcuna obiettività. Sei uno esperto di malattie evidentemente te le hanno tutte diagnosticate ahahahaha
        Del resto non a caso ti chiami Napiero Montecchi che solo leggerlo scompiscio dalle risate più di Cap e Obelix ahahahaha

  2. Uno dei miei beniamini assoluti nel roster attuale.

    Un uomo che ha capito che solo il duro lavoro alla fine paga,un atleta che si e’ calato in pieno nello spirito biancorosso e che ha continuato a lavorare in silenzio pure quando entrava in campo per soli 20 secondi.

    Certamente gli infortuni di chi lo precedeva nelle gerarchie lo ha aiutato ma lui e’ stato bravo a farsi una strada credibile pure in Eurolega.

    Apprezzabile la sua disponibilità totale a restare.

    Abbiamo bisogno di gente del genere,bravo Stefano,mi auguro resti con noi.

  3. Bravo, ma purtroppo non costante, tranne in Italia dove però non conta.

    Se è vero quello che dicono, giocare al posto di Hall non gli sarà facile, e certamente sarà un abbassamento del livello.

    1. “Tranne in Italia dove però non conta”. Peccato però che il regolamento obblighi ad avere in roster gli italiani più forti e in grado di dare minuti di qualità in EL. Poi se Messina li prende e li fa giocare diventano non abbastanza forti per l’EL, se non li fa giocare “Messina rovina gli italiani”. Comprarsi un libro di logica con i proventi delle foto ai matrimoni no ?

Comments are closed.

Next Post

Stavropoulos: A Milano conta solo il primo posto, questo è uno stimolo

Il gm biancorosso al Media Day: "Ora saremo più attivi con i giocatori in scadenza di contratto"

Iscriviti

Scopri di più da RealOlimpiaMilano

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading