La notte dei colpi esterni: Fenerbahce e Olympiacos a Berlino

Fabio Cavagnera 23

Calathes e McKissic sono gli eroi delle decisive gare 5 dei playoff: vanno ko in volata Monaco e Barcellona

Dopo Real Madrid e Panathinaikos, il quadro delle Final Four 2024 di Eurolega si è completato con le vittorie esterne di Fenerbahce e Olympiacos, nelle decisive gare 5 di playoff.

MONACO-FENERBAHCE 79-80 dts (2-3)

Nick Calathes manda il Fenerbache a Berlino. La formazione turca è la prima della storia dell’Eurolega a vincere una gara 5 di playoff in trasferta. Lo fa sul campo del Monaco, dopo un tempo supplementare ed una partita con continui botta e risposta tra le due squadre, risolta nel finale dell’overtime da due triple del playmaker, non certo il suo marchio di fabbrica. Ma un fuoriclasse riesce a trovare le giocate decisive nel momento della verità, mentre dall’altra parte Okobo sbaglia due volte il tiro della vittoria, prima alla fine dei regolamentari e poi perde palla nel finale del supplementare. Anche se lascia un po’ perplessi la decisione della squadra monegasca di non mettere la palla in mano a Mike James, specialista di tiri decisivi.

La gara è sempre stata molto equilibrata, anche se spesso comandata da parte della squadra di casa. I biancorossi di Montecarlo vanno più volte a +7, in vari momenti della gara, però non riescono mai a dare una botta vera alla partita. Jasikevicius trova un grandissimo Biberovic, che segna 8 punti nel momento di massima difficoltà dei turchi, rimettendo la partita in perfetto equilibrio prima della volata finale. James e Motiejunas da una parte, Wilbekin e Guduric dall’altra, ma si va avanti punto a punto, fino alle due triple di Calathes, a cui, come dicevamo, Okobo non riesce a rispondere. Ed è festa Fener.

BARCELLONA-OLYMPIACOS 59-63 (2-3)

È la serata dei colpi esterni. Anche l’Olympiacos Pireo passa sul campo del Barcellona e vola a Berlino, con un quarto periodo decisivo, dopo una partita pesantissima da ambo le parti. Cinque punti in fila di McKissic, la tripla di Papanikolau ed i catalani vanno in completa confusione, perdendo palloni a ripetizione e non trovando più un’azione decente. Il +8 diventa così una sentenza, da cui la squadra di Grimau non riesce a riprendersi, nonostante qualche ingenuità dei greci, con falli piuttosto banali, che permettono ai padroni di casa il-3. Ancora il numero 77 dei biancorossi trova un recupero fondamentale, poi Milutinov e Canaan la chiudono.

Più che una partita è una battaglia. Le due squadre sentono tantissimo la tensione, tirano malissimo dal campo e fanno una fatica clamorosa a fare canestro. Il parziale del primo quarto è 12-9, quello del primo tempo è 27-25 e quello del terzo periodo è 40-40. Basta questo per spiegare una sfida sempre equilibratissima, in cui non segna praticamente nessuno, con l’esclusione di un Laprovittola piuttosto caldo, mentre tra i greci i protagonisti si alternano nonostante percentuali terribili ai liberi. Così si arriva alla volata finale, con le due squadre ancora in parità, quando mancano poco più di 3 minuti alla fine. Poi McKissic e Papanikolau gelano il Palau e l’Oly vola alle Final Four.

23 thoughts on “La notte dei colpi esterni: Fenerbahce e Olympiacos a Berlino

  1. Jasikevicius prende il Fener in corsa e lo porta alle f4. Vero che era comunque una squadra completa e, potenzialmente, da titolo.
    Calathes sembrava accantonato e invece è ancora uno dei play migliori d’Europa e lo dimostra sempre.
    Altra gara cinque, a Barcellona. Gara dura, combattuta, da punteggio bassissimo. Oly alle f4, nonostante il 50% circa ai liberi.
    Che giocatore, Militinov! Sarò monotono, ma un buon centro fa sempre la differenza.

    In ogni caso, vedendo questi playoff, credo di poter affermare con serenità che questa Milano non era proprio all’altezza di questo livello.

    Ultimo appunto: arbitri non sempre in grado di gestire le gare (vedi i 35 tiri liberi al Pana e l’antisportivo fischiato a Petrusev nell’ ultimo quarto) e i contatti ma a me piace il gioco duro, che a questo livello ci può stare.

  2. Ho visto anch’io le due partite di questa sera: bellissime!
    Basket vero, grandissimo basket nonostante i punteggi bassi, ma appunto: non sono i 100 punti che fanno sempre le grandi partite, come non sono i 23 punti di Mirotic contro Cremona che fanno i giocatori importanti.

    Sono d’accordo con Ufo, non siamo per niente a questo livello, l’Armani certamente non lo è.

    Calathes da una parte, non si può dire che non sia stato decisivo, Milutinov dall’altra, anche di lui non si può dire che non sia stato decisivo. Premiato infatti come MVP.
    Perché alla fine nel basket contano certi valori che rimangono sempre quelli: due giocatori per ogni ruolo, e giocatori veri nei due ruoli centrali, il play e il centro.

    Il resto è marketing.
    Può incantare i tifosi dell’hockey che vanno al Forum a vedere la pallacanestro, può ingannare i 10.000 del Forum che vanno ad applaudire una squadra di serie B, ma non può fare basket.

    Perché basta guardare queste partite 5 di EL, decisive per andare alle F4, per rendersi conto che il basket europeo è questo, ed è bellissimo, anche senza i fenomeni atletici e fisici della NBA.
    Questo è il nostro basket, quello europeo, l’unico che per Milano può contare.
    Non esserci è la vera serie B.
    Non poterci essere per troppe carenze sarebbe stata una cosa, ma non esserci con quello che abbiamo di campioni e di mezzi economici è serie B.
    Tristissima serie B, perché con l’aggravante di durare ancora due anni.
    Puoi cambiare il roster a Messina, infatti, ma se non cambi Messina al roster, serie B sarà ancora.
    E non solo perché si parla di ospitare anche Gallinari in squadra…

    Forse addirittura peggio di quella serie B che ci sarebbe toccata se per strada non avessimo trovato Armani e Dell’Orco, il Gatto e la Volpe che hanno rapito Pinocchio col trucco, abbagliandolo coi lustrini e i dolcini, per chiuderlo in una gabbia e provare a non farlo uscire mai più.

    Perché in una città come Milano qualcuno che sarebbe venuto a prendersi la cultura Olimpia Milano basket si sarebbe trovato, e in Europa ci saremmo arrivati.
    Ne sono certo.
    Così invece dovremmo godere di Melli che segna all’ultimo secondo una tripla decisiva su Cremona?
    Dai.

    1. Perché non era Armani la squadra che qualche anno fa ha centrato la F4? Milano ma è meglio dire una squadra italiana quest’anno non sarebbe mai arrivata a Berlino perché Turchia 🇹🇷 Spagna 🇪🇸 e Grecia 🇬🇷 contano dì più. Altro che Messina

      1. È inutile che senza argomenti tiro fuori le F4 di EL per giustificare il tuo pastore. Anche all’epoca c’erano squadre turche spagnole e greche eppure grazie al Chacho siamo giunti ad un tiro dalla finale. Gli ultimi due fallimenti europei hanno certificato che quelle F4 furono un caso isolato e episodico.

      2. Credo che ormai sia assodato che quella F4 sia stata conquistata dal Chacho, il genio, col valido supporto di Delaney, la difesa, e di Micov, l’intelligenza.

        Quando se ne sono andati, ciascuno per i suoi motivi è venuta a mancare l’intelligenza, la difesa e il genio.
        Andavano sostituite, ma impegnato a riempire il Forum e a coccolare gli sponsor, il nostro uomo marketing ha dimenticato di andarle a cercare, s’è accontentato di prendere quanto aveva a portata di mano, senza capire esattamente di cosa invece avrebbe avuto bisogno.

        La sua opera si sintetizza in un solo esempio: c’era ancora un posticino libero sulle tribune affollate del Forum, e il nostro uomo marketing è andato a trovare un ex NBA in Cina per farglielo occupare.
        Non dirmi che non è brillante 😱

  3. Devo fare pubblica ammenda su Calathes.
    A inizio stagione, lo consideravo bollito, tanto che, quando si trattava di sostituire Pangos, dicevo che saremmo caduti dalla padella alla brace.
    Sbagliavo clamorosamente.

  4. NML alle F4.
    Milutinov sano fa la differenza.
    L’Armani Milano al completo, Baron compreso, non avrebbe mai vinto una serie contro queste 7 squadre, Forse solo con il Baskonia …

    1. E ma come scrive qualcuno noi nel 2021 le abbiamo disputate le F4 quindi dovremmo essere tutti felici e contenti..pazienza se poi negli ultimi due anni siamo stati penosi tanto questi non contano..

  5. Calathes decisivo con le due triple nel supplementare, per il resto è stato battezzato per 45 minuti dal Monaco che gli lasciava tirare le triple indisturbato e lui era 1 su 8 fino a quel momento, se il Fener avesse perso nei 40 minuti (cosa possibilissima senza alcune triple sculate tirate da 9 metri o entrate di tabella) il motivo principale sarebbe stato proprio Calathes, avversario battezzato dall’intera difesa avversaria.

    Calathes che era praticamente tagliato dal Fener ad inizio anno, poi non sono riusciti a sbolognarlo, gli è quindi rimasto a roster, è subentrato in panchina lo stesso Jasi con il quale a Barcellona Calathes non si era trovato ed aveva fatto male e che qui invece l’ha lasciato in campo 38 minuti in una gara 5, pensa un pò come vanno le cose a volte…

    1. È sempre stato il grande limite di Calathes, grande play, grandissima visione di gioco, gran passatore, ma pessimo difensore e tiro tutt’altro che affidabile. Con Jasi già aveva avuto problemi già al Barcellona, che infatti lo scaricò, al Fener ha “beneficiato” del grave infortunio a Raul Neto, il resto è storia…

      1. Esatto Marco. Calathes non doveva giocare al Fener quest anno, era stato praticamente tagliato la scorsa estate.
        Il basket è strano, gli han pure piazzato in corsa lo stesso coach che a Barcellona l’aveva scaricato, chissà cosa si saran detti Jasi e Calathes per decidere di affrontare assieme questa stagione nonostante tutto. Magari cose simili a quelle che si erano detti Messina e Pangos a Milano la scorsa estate, chissà… E Calathes gioca 38 minuti e “porta” alle final4 il coach che l’aveva in precedenza scaricato ed il club che pochi mesi prima voleva tagliarlo.

      2. La fiducia che Messina concesse a Pangos in estate era solo di facciata perché è risaputo che è stato confermato solo ed esclusivamente per via del contratto in essere e perché non ha ricevuto offerte altrimenti Messina non avrebbe esitato a cacciarlo. Infatti l’ha scaricato dopo due mesi trattandolo come se fosse un appestato impedendogli di allenarsi con il gruppo. E oltretutto è stato un giocatore scelto da lui.
        Calathes è stato scelto da Itoudis e quando è subentrato Jasi Calathes era già nel roster e da persone intelligenti hanno trovato un compromesso per continuare insieme e ora il giocatore nel momento clou della stagione l’ha ripagato alla grande.
        Questi sono i fatti, il resto sono chiacchiere da bar.

      3. Proprio come Calathes che è stato confermato per via del contratto in essere e perchè non ha ricevuto offerte altrimenti se ne sarebbe andato, gli era stato comunicato di essere fuori dal progetto ed era stato infatti acquistato il play brasiliano Neto, poi dopo quasi un mese c’è stato il grave infortunio dello stesso Neto e così il Fener è stato costretto a tenere Calathes che nel frattempo non era ancora riuscito a cedere.
        Messina ha tenuto Pangos dopo che quelli che a parole avevano garantito permanenza (Napier) o arrivo (Thompson) han cambiato idea andando altrove, a quel punto si è trovato costretto a tenere Pangos ed entrambi, confrontandosi, avevano espresso volontà di riprovarci. Evidentemente però il comportamento di Pangos è stato poi tale da rendere impossibile continuare, perchè ovviamente se decidi di mettere un play fuori squadra e di giocare per settimane senza play piuttosto che con Pangos significa che è successo qualcosa di talmente grave da parte del giocatore tale da dover prendere un simile provvedimento. Mentre Calathes si è dimostrato professionista serio, giocando una stagione ad alto livello in un club che l’aveva scaricato la scorsa estate e poi relazionandosi con il medesimo coach che l’aveva scaricato a Barcellona in precedenza, Pangos si è mostrato l’esatto opposto tanto che pure lo spogliatoio l’aveva emarginato.

        Poi ovviamente ben venga la vittoria di una squadra guidata da un play classico come Calathes soprattutto contro una squadra in cui gioca Mike James.

      4. Con la differenza che Pangos è stato scelto da Messina poi emarginato ai PO di LBA per poi essere confermato come play titolare da Messina e infine cacciato dopo due mesi dallo stesso Messina che oramai ci ha abituato a fare e disfare a suo piacimento. Invece Calathes non è stato scelto da Jasi ma se lo ha ritrovato nel roster.
        Questi sono fatti non supposizioni.
        KP si è sempre comportato da professionista serio qual’è, mai una parola fuori dalle righe e non mi risulta che fosse stato emarginato dallo.spogliatoio che è solo una tua supposizione che non ha mai avuto riscontri reali infatti non ho mai letto dichiarazioni dei suoi ex compagni di squadra contro di lui. Anzi al momento della sua partenza circolava una voce di una lettera che sosteneva che ad alcuni senatori della nostra squadra non sarebbe piaciuto il trattamento che ha ricevuto Pangos dalla società sul fatto di non potersi allenare. Ovviamente anche questa è una supposizione come e tale quale la tua.

      5. Invece non c’è alcuna differenza, dato che a Calathes il club aveva comunicato la scorsa estate di essere fuori dal progetto e l’aveva messo sul mercato; era fuori dal progetto di chi? Ovviamente quello di coach Itoudis, coach alla guida del Fener anche all’inizio della stagione corrente, coach che l’ha reintegrato dopo l’infortunio del neo acquisto Neto e dopo che Calathes era rimasto fino a quel momento ancora sul groppone quindi Calathes con chi ha parlato ad inizio stagione per rientrare in gruppo ? Con coach Itoduis, ossia il coach che l’aveva messo sul mercato, proprio come Pangos con Messina.
        Poi a stagione in corso è arrivato Jasi al posto di Itoudis quindi Calathers si è ritrovato, nel giro di pochi mesi, a parlare con i due coach che l’avevano di recente ritenuto non consono, quindi Calathes ha dimostrato ancor più serietà e professionalità.

      6. Messina ha scelto Pangos come Itoudis ha scelto Calathes. Ben differente da Jasi che se lo ha ritrovato in squadra. E cmq la professionalità di un giocatore non si nota solo dal campo ma sopratutto fuori e Pangos si è comportato in maniera esemplare. Che poi in campo non abbia reso secondo le aspettative è un altro discorso. Anche perché a parte i soliti (pochi) chi ha reso con Messina? Solo un ottuso come te finge di non capire.

  6. Calathes è la storia delle seconde opportunità, che devi essere bravo a cogliere.
    La scorsa estate è stata data la seconda opportunità al play dell’Armani, che non aveva fatto nulla x tutta la stagione rinnegandola 2 mesi dopo, mentre è stata rifiutata la seconda opportunità al centro candidato come MVP del campionato.
    Perchè le seconde opportunità devi essere bravo anche ad offrirle.
    P.S.
    Mi sbaglio o stanno cercando un play e un centro ?

  7. Calathes, in questa serie, ha viaggiato a 12 punti, 5 assist e 5 rimbalzi a partita, decimali più decimali meno.
    Il tutto in una serie dominata dalle difese, senza avere a disposizione Motley da servire e difendendo a sua volta più che decentemente su James.
    Il tutto a 35 anni suonati.
    Avercene.

  8. @Cap Pangos si è mostrato l’esatto opposto tanto che pure lo spogliatoio l’aveva emarginato.
    Io ho letto di altre voci, di un Melli infuriato prima della partita con Scafati, riportato alla calma da Hines.
    Di certo c’è che l’allontanamento di Pangos ha cambiato la stagione.
    Infatti Melli ha poi rinnovato subito il contratto, capendo di avere sbagliato.
    Tutto torna.

    1. Eh ma Cap è un’artista nel mistificare la realtà pur di portare avanti la sua tesi immaginaria.

    2. In realtà lo spogliatoio non aveva apprezzato Pangos già per alcune situazioni della scorsa stagione. Confermato “per obbligo” dopo confronto estivo con Messina, il nostro ex play canadese già ad ottobre si era messo nuovamente a creare problemi tanto da portare Messina a metterlo fuori rosa, provvedimento con cui lo spogliatoio si trova D’ACCORDO ma lo stesso spogliatoio non apprezza la successiva uscita pubblica di Messina.
      Poi se si vuol continuare la narrativa del Messina cattivone che fa un dispetto all’angioletto Pangos benvoluto dai suoi compagni si faccia pure, tanto di cose inesatte qui se ne scrivono una marea quindi una in più o in meno non fa differenza…
      Quello che conta è che in situazioni alquanto simili da una parte c’è un serio professionista, ossia Calathes, dall’altra uno che doveva essere cacciato a calci nel sedere molto prima, ossia Pangos.

      Melli è quello che qui si leggeva giocasse contro il coach, ah già, ricordo.

      1. Porta le prove che lo spogliatoio era contro KP altrimenti la tua tesi è solo fuffa.
        Porta la prova dei problemi che ha creato Pangos alla squadra a ottobre altrimenti la tua tesi esolo fuffa.
        Il problema è che non hai nessuna prova da mostrare perché sei un conta palle.

      2. Ah dimenticavo Datome tempo fa dichiaró che la società era in trattativa con Melli per il rinnovo. Infatti è arrivata subito l’ufficialità della conferma di Melli per la prossima stagione.
        Smettila conta balle.

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