Olimpia Milano post Zalgiris | Ball don’t lie. Questa squadra non vale l’EuroLeague

Olimpia Milano post Zalgiris. Non si esce dal labirinto. Dopo due vittorie torna la mollezza a rimbalzo, l’inesistenza difensiva

Olimpia Milano post Zalgiris

Olimpia Milano post Zalgiris. Non si esce dal labirinto. Dopo due vittorie torna la mollezza a rimbalzo, l’inesistenza difensiva, l’attacco stanziale, il nulla di alcuni protagonisti, il troppo di altri.

-14 a Kaunas e tanti saluti, o quasi, ad un’EuroLeague mai davvero onorata in questa stagione. “Ball don’t lie” dicono gli americani, e c’è poco da eccepire. Le certezze si costruiscono in mesi, la coppa è un percorso, niente si improvvisa.

E’ una “non squadra” quella messa insieme in questa stagione da Ettore Messina. Non c’è fiducia reciproca, non c’è aiuto, non c’è sostegno. “Palla a Shields e ci abbracciamo”, “palla a Mirotic e ci abbracciamo”. Che roba è?

Qualità del gioco assente, soprattutto quantità cestistica. Puoi concedere 12 rimbalzi offensivi in una trasferta decisiva? Che corpi aveva lo Zalgiris che Milano non aveva? Ricordiamoci l’assenza di Smits, ma se Melli non entra mai in partita, Hines è un fattore che si abbandona subito, e Poythress viene dimenticato in panchina…

L’EuroLeague non è totalmente finita, allunga in classifica solo l’Efes e si accoda lo Zalgiris, che tuttavia ha un calendario disgraziato e in trasferta vale qualcosa meno. Ma questa squadra merita un’altra occasione dopo averne sprecate a decine?

Meglio pensare a come tirare fuori qualcosa da questi mesi, difendendo lo Scudetto. Poi servirà cambiare strada. Shabazz Napier e Maodo Lo non possono condurre una squadra che vuole i playoff e che ambisce alle Final Four. E soprattutto Ettore Messina non dovrebbe potersi permettere di sbagliare un’altra volta. 

30 thoughts on “Olimpia Milano post Zalgiris | Ball don’t lie. Questa squadra non vale l’EuroLeague

  1. E pensare che nel momento più buio della stagione c’era un certo Andrea Trinchieri libero, uomo del vivaio, profondo conoscitore del basket, con un approccio completamente diverso dal sergente di ferro. Pensateci non è più quell’epoca! Tamberi si è separato dal padre padrone per tornare a divertirsi e continuare a vincere. Sinner pure. Settimana scorsa il Pobo sembrava in vacanza. Sorrideva, sosteneva, lasciava parlare i giocatori durante il timeout e si è vinto. Ieri sera, siccome contava, è tornato a indossare i panni del generalissimo, livido in volto, sbuffante, giudicante. L’uomo che al primo errore ti panchina per umiliarti, l’uomo che ti fulmina con uno sguardo, l’uomo che in conferenza dice che è stata la squadra a perdere come se non fosse stato lui a costruirla, allenarla, condurla. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio…

  2. Maggi, permettimi, che senso ha dare un’altra possibilità di sbagliare a Messina ???????
    Ha oramai dimostrato in maniera assoluta che è completamente incapace di risolvere tutti i problemi che lui stesso ha creato. Di conseguenza prima se ne va a quel paese …..meglio sarà per l’Olimpia.
    NON esiste OLIMPIA con Messina

      1. concordo come dice Alessandro; Messina ha contratto fino al 2026, non spetta alla redazione fare campagna contro Messina.

      2. Nessuno pretende che ROM faccia la campagna contro Messina ma neanche che non abbiano il coraggio di andare apertamente contro Messina quando i risultati non di una ma di ben due stagioni di Eurolega addirittura consecutive sono fallimentari. Siamo tornati ai tempi di Repesa e Pianigiani ma a differenza di loro Messina ha poteri decisionali e budget più alto rispetto ai suoi predecessori.

      3. I fatti dicono anche che Messina ha “toppato” alla grande le ultime due stagioni europee ed è semplicemente inutile nascondersi dietro al suo contratto per non andargli contro. Ma cosa altro deve fare perché vi (inteso come redazione di ROM) arrendiate all’evidenza dei fatti? Di cosa avete paura? Bata cercare sempre di trovargli un alibi o una giustificazione. È arrivato il momento di metterlo spalle al muro dinanzi alle sue responsabilità.

    1. Maggiiiiii, xché non rispondi anche al post di GABY???????????

  3. Su Mirotic dirò soltanto quello che ho sentito dire a tanti allenatori in altre occasioni e per altri giocatori, e che credo che anche Trinchieri abbia detto di lui ai suoi uomini ieri sera: mi sta bene prenderne 20 da lui, purché il resto non riesca a giocare…
    Ancora una volta infatti gli [splendidi punti del suo “immenso talento”] non sono serviti a niente.
    Come non sono mai serviti a Barcellona per vincere…

    Da noi invece viene esaltata una perla così narcisistica come il giocatore che le cronache dicono sia stato voluto da Armani, Messina contrario, apparentemente.
    Si capisce quanto sia potuto piacere un giocatore così narcisista da brillare sempre, anche quando la squadra perde, e perde male, a un cultore del narcisismo come Armani.

    Tutte le cronache ruotano intorno al tema del dentro/fuori i play in, un’aberrazione che fa vendere e interessa anche gli sprovveduti, e i giornalisti devono vendere copie o “visite” e non possono fare altrimenti.
    Però così, con questa buffa lotteria dei se e dei ma, secondo me ci si dimentica di quello che conta, almeno per me.
    L’ennesima brutta prestazione di una squadra dal potenziale immenso, che affoga nel suo stesso sangue, per mancanza di sangue al cervello.

    (Solo un leccaculo come Pianigiani in cronaca DAZN poteva dire nel primo tempo che Milano stava giocando una partita impeccabile, di grande controllo, imponendo il proprio ritmo basso, che le è congeniale. Quando invece tutto si reggeva sul tiro che agli agili uomini di Trinchieri non entrava, per il momento – circostanza immortalata con sapienza molto maggiore del senese, da Trinchieri nella mitica frase “arrivederci e grazie”) ☺️

    Tolto il violino di Pianigiani, nelle sue parole resta però un granello di verità che secondo me ci permette di spiegare l’ennesimo brutto crollo: quel ritmo lento, quel giocare a impedire il gioco, che Milano ha imposto a Kaunas, e che ai nostri giocatori non è gradito.
    Faticano, si annoiano, non si divertono. Quindi lasciano perdere.
    Le nostre partite brillanti recenti sono state ad alto punteggio, di corsa, di talento, di punti segnati, di gioco scatenato. Di basket nato dalla panchina, il coach ad ascoltare.
    Melli ha fatto doppie doppie a volontà, la squadra l’ha seguito.
    Poi ieri il piano partita funesto del solito Messina, imposto di nuovo, ha fatto scendere la catena a tutti, come da due anni a questa parte.

    Per finire una difesa di Shields che ho visto ferocemente attaccato in qualche commento.
    È una perla di giocatore, tra i più grandi che ci siano in EL.
    Ma giocare 30 possessi cruciali a partita, in 32 minuti di media nei quali difende anche e spesso sulla guardia più pericolosa, non è facile in una squadra disorganizzata e costruita male come la Milano di Messina.
    Che in qualche partita sia sottotono ci sta.
    Anche perché a differenza di Mirotic, quando Shavon gioca da par suo, si vince!…

    1. Bel post e bella analisi, che ho letto con piacere. Se leggo correttamente ciò’ che hai scritto, non penso tu abbia torto sulla chiara correlazione fra le nostre partite piu’ brillanti, la “libertà’ operativa” apparentemente lasciata ai giocatori, il ritmo elevato, e la possibilità’ di espressione del talento individuale. Quello che nn mi e’ totalmente chiaro e’ quanto di quelle “manette” che vediamo indossare dalla squadra nell stragrande maggioranza delle gare siano dettate da Messina e quanto siano una concausa di altri fattori su cui Messina pesi fortemente, ma che sono anche determinate da altro. Nella mia esperienza, le manette quando un head coach le mette come impostazione di base, tende a voler tenerle con costanza senza lasciare andare. Noi qui invece vediamo l’alternarsi di una squadra che le manette sembra averle addosso per mesi, alternato a qualche sprazzo di totale libertà’ e luce. La relazione fra Messina e i suoi giocatori e’ (a mio umile avviso) un cancro misterioso, sembra essere sempre li’ e manifestarsi con debolezze motivazionali, assenza di intensità’, quasi non voglia di giocare, per poi scomparire episodicamente in qualche spiraglio di luce, come se non ci fosse mai stato. Ieri a mio avviso la sconfitta e’ calata sotto i colpi di un gap di intensità’ e energia che era palpabile nel body language (quello dei nostri) lungo gran parte del terzo quarto (e all’inizio dell’ultimo quarto). Come se tutto d’un tratto ci fosse un crollo di identita’ (già’ labile per cominciare), la voglia di soccombere e di non andare avanti, o meglio l’assenza della voglia di vincere e del credere in se stessi. Entrambe le cose sono spesso responsabilità’ che cadono sul lavoro del coach e sulla relazione panchina-giocatori in campo, ma qui tutto sembra essere esacerbato alla massima potenza. Gran parte del secondo tempo di ieri e’ stato un festival di schiacciate in faccia, penetrazioni spesso contro una difesa burrosa, assenza di rotazioni sui close out. Quello e un attacco fermo, slegato e senza personalità’ con palla dominata da Shield e qualche buona cosa dal perimetro da Mirotic, gli altri fermi e spaesati. Questo andare a frequenze alternate e’ la parte piu’ inspiegabile, soprattutto quando le frequenza “off” si ripetono per la maggior parte del tempo. Quindi si’, Messina a mio avviso continua ad avere grandi colpe (le principali viste il ruolo che ricopre in organizzazione), ma abbiamo problemi che vanno al di la’ di lui…ho la vaga impressione che se il caro pluridecorato POBO lasciasse libertà’ completa (pur rimanendo lui in panchina), continueremmo a vedere questa altalena di alti-bassi. La soluzione a mio avviso sta piu’ nel ricostruire il sistema partendo da energie (e facce) nuove e fresche, nuova mentalità’ e stacco con il passato, anche se fosse a fini simbolici. Al momento l’Olimpia Milano non e’ percepita come un team vincente, gli avversari (almeno in EL) sanno di potersela mangiare quando e come decidono (vedi dichiarazioni di Trincheri ieri, se lette fra le righe), e sopratutto un team “debole” mentalmente. Magari ti danno credito per il “talento” individuale cui tu ti riferisci giustamente sopra, ma di fondo sanno che esistono evidenti debolezze mentali che si possono facilmente attaccare con intensità’, aggressività’ e energia. Quando i nostri sono soffocati dalla fisicità’ e intensità’ avversaria, cadono. Quando le partite sono “leggere”, spesso riescono a esprimersi meglio. I casi in cui questo team si e’ “imposto” fisicamente e mentalmente sul campo in questa stagione (pur esistendo) sono molto limitati. E se fossi un coach che deve andare contro i nostri direi priorità’ #1: aggredirli. Facciamo fatica a opporre resistenza quando l’intensità sale.. E quello non e’ (solo) un problema di manette (che pure concordo esistono da parte di messina), ma anche e soprattutto di testa. My two cents chiaramente

  4. Ma esattamente, Poythress che gli ha fatto a Messina?
    Non sarà un fenomeno ma mi sembra che 10 minuti a partita siano davvero niente, per l’unico nostro lungo atletico.
    Lo, nella Germania campione del mondo mica gioca play, affianca Schroeder da guardia.
    E così via.
    Il basket è una roba semplice.
    Trinchieri ha SEMPRE in campo un play di ruolo e un centro di ruolo.
    Questo fa di lui uno scienziato?
    No, semplicemente uno che capisce di basket.

    1. Stesso trattamento riservato a Davies lo scorso anno

  5. Bisognerebbe sapere cosa si intende come sbaglio. Se non si poteva prevedere non è uno sbaglio ma una valutazione che poi sarà mediata in futuro sulle esperienze vissute. Anche una esperienza che ha poirtato rosultati positivo non è detto che in altri ambito si riveli con lo stesso risultato. Chi fa sbagli, chi scrive ha il diritto di fare delle notazioni ma non di sentirsi superiore perchè le controprove di essere nei panni dell’altro non ci sono. La vita, se si vive, è così, anzi i casi in cui va bene sono molto pochi in base ai tentativi. Se la competizione è onesta.

    1. Lo “sbaglio” di queste ultime stagioni non soltanto si poteva prevedere, ma è stato previsto da me e altri commentatori già ad inizio stagione, perché c’erano degli errori di costruzione talmente evidenti che da subito si è potuto dire: così, con questo allenatore, non si va da nessuna parte.
      Spiegando ovviamente il perché, come abbiamo fatto sempre puntualmente, che non ripeto perché detto e ridetto fino alla noia.
      Le cose sono poi andate purtroppo esattamente come previsto.

      La tua insalata di parole quindi parte da un presupposto sbagliato, e cioè che il disastro che abbiamo sotto gli occhi non si potesse prevedere e fosse quindi inevitabile.
      Ed è per questo che tutto il resto del tuo ragionamento purtroppo appare semplicemente come un’insalata di parole.
      In ogni caso che sbaglia e sbaglia grosso come ha sbagliato Messina, in una competizione “onesta” dovrebbe subirne le conseguenze…

  6. kamagate ad esempio, Messina senza voler offendere non mi e’ mai parso un valorizzatore di giovani, kamagate andava preso, gestito, seguito, non buttato in panca, prenderlo per prenderlo un errore, poythress, hines, giocatori che ormai non possono dare molto, baron si poteva sostituire prevedendo i tempi lunghi, summer si poteva prendere, una guardia e un’ala in più, invece di prendere mirotic e pensare di farlo giocare alla datome.

  7. Banalmente ieri Trinchieri ha fatto vedere un basket logico e moderno … c’erano sempre due opzioni di passaggio … dall’altro lato un basket senza logica ed antiquato fatto di isolamenti e 1vs1 …

  8. Sono d’accordo con quasi tutto il pensiero di Maggi, a parte per l’ultima frase; ” E soprattutto Ettore Messina non dovrebbe potersi permettere di sbagliare un’altra volta. ”

    La versione riveduta e corretta (secondo la mia opinione), è:

    E soprattutto, se Messina non avrà la dignità di dimettersi dai ruoli in Olimpia Milano a fine stagione, Giorgio Armani non dovrebbe permettergli di sbagliare un’altra volta, da manager e da coach. Sprechi milioni di budget ogni anno per allestire una squadra sulle tue esigenze di coach? Alleni male e secondo concetti astrusi ed egotici (i centri non servono, i play non servono, quintettoni, giocatori fuori ruolo, palla a Shields e pedalare? Non ottieni risultati per due stagioni di fila? Fuori dall’Olimpia Milano. Punto.

  9. Caro Maggi,
    Concordo pienamente con l’articolo, ma mi sembra poco coerente con gli articoli scritti in precedenza, sia in questo caso che in quello delle pagelle.
    Esempio sono mesi che voitgmann riceve puntualmente 6, perché utile a rimbalzo, oggi non comprende la sua utilità.
    Ettore se si vince giocando male prende 7, quando il gioco non cambia ma si perde, riceve 3 ed è incapace di utilizzare i giocatori che lui stesso ha acquistato.
    Napier ora va mandato via perché non può gestire una squadra che ambisce a play-off/F4, perché questa stagione ha giocato bene solamente un minuto emmezzo, quando fino a settimana scorsa era un signor play.
    E non voglio continuare.
    Voglio però non pensare male e augurarmi che anche lei abbia cambiato idea, la stessa che quasi tutti noi commentatori di ROM abbiamo da mesi.

  10. Questo gruppo non è mai esistito come tale.
    Dopo 7 mesi la mano dell’allenatore non si vede.
    I problemi offensivi sono gli stessi da anni, quelli difensivi, morto Sir Kyle, evidenti a tutti e mai vi è stato posto rimedio.
    Diversi giocatori giocano fuori ruolo, come se fosse una cosa normale e non deleteria.
    Alcune incompatibilità sono evidenti quando il gioco assume un certo livello.
    Tranne i due o tre califfi, tutti gli altri sono trattati come scolaretti (cit.Premier).
    Dopo 4 anni di Regno incontrastato, le cose vanno sempre peggio.
    Questi sono i risultati di chi, come Maggi, parla di “era Messina”.
    Ma per favore…
    Ogni CEO di qualsiasi società che abbia dato questi risultati sarebbe stato messo alla porta da tempo.
    Che abbia almeno la dignità di dimettersi, ma non l’avrà.
    SOLO IL FORUM PUÒ MANDARLO A CASA, SE ANCORA IL FORUM HA UN PESO E UNA COMPETENZA.

    1. Se aspetti che sia il Forum a mandarlo a casa Messina starà ben saldo sulla nostra panchina per almeno altri 10 anni.

  11. Uno fra Lo e Napier lo terrei (meglio il secondo), però come secondo play
    Poi ci vogliono 2 centri (uno USA ed uno comunitario) al posto di Poythress e Hines
    In 4 va bene
    Manca la riserva di Shields
    Ok gli italiani
    Max 14 giocatori , Messina si accontenti (In caso di infortunio , cioè sicuro dato che il preparatore atletico è un incapace, si prendono i sostituti.

    1. E mancano le guardie in spot 2 che facciano canestro .. visto che abbiamo perso Baron. Uno potrebbe essere Hall, l’altra Tonut, ma manca quello che la sa mettere nei momenti cruciali e che si sappia costruire il tiro. Quindi uno o due.

  12. napier chiede troppo in base al suo rendimento, via lui e lo, dentro due forti play e via voigtmann poythress e hines e dentro due forti pivot, al 4 tieni melli e mirotic, una forte guardia e un’ala di rincalzo, baron purtroppo via, più spazio a caruso in lba, da 4 e da 5.

  13. Caro Maggi ti piace vincere facile: dire a 2 giornate dal termine che questa squadra non vale l’EL che senso ha ?
    Lo stesso discorso valeva nelle scorse settimane, quando dopo aver battuto il Real si scriveva che questa squadra può battere tutti.
    Ma questa è l’EL dove anche l’Alba in giornata SI può battere chiunque. Non è il singolo o il multiplo l’exploit che indica il valore di una squadra, ma la sua continuità.
    Che questa squadra non valesse i PO di EL lo si è capito dopo la sconfitta a Berlino, dopo aver dilapidato il cospicuo vantaggio con il Partizan, dopo aver concesso allo Zalgiris di banchettare al forum. Era Novembre.
    Solo un miracolo poteva farci arrivare decimi, e le vittorie bellissime ma estemporanee con Baskonia, Barcellona, Real e Fener hanno solo allungato la speranza e l’agonia.
    Abbiamo perso con tutte le ultime 5 squadre di EL.
    Questo da il senso di questa squadra.
    La Stella Rossa è l’unica ad aver cambiato allenatore senza aver migliorato, tutte le altre (Fener, Zalgiris, Baskonia e pure l’Asvel) lo hanno fatto.
    Questo da il senso delle società.
    Nell’intervista subito dopo la partita Messina ha detto che ci hanno distrutto i loro esterni, non siamo riusciti a contenerli ne con i nostri esterni ne con i lunghi.
    Eh già, quanti punti ha subito Poythress quando era accoppiato con un esterno (vedere la loro prima tripla segnata).
    C’è una solo cosa che accomuna Tarcisio, Hines, Davies, Poythress: il dovere per forza difendere su chi è il doppio + veloce, perchè questo pretende l’allenatore, anche quando il maestro di questo fondamentale (sir Kyle) è così vecchio che fa quasi tenerezza.
    E questo da il senso dell’allenatore.
    Basta e avanza per dire che non bastano 30 milioni per valere i pian alti dell’EL.
    P.S.
    Grazie Maggi per poter far scrivere a tutti noi le nostre opinioni o cretinate.

  14. Mi ripeto, secondo me analizzare la partita di ieri non ha molto senso, cambi difensivi, lunghi, esterni, centri, play, pick&roll ecc. si possono discutere quando si parla di una squadra che ha un’identità ben definita, cosa che ahinoi Milano non è. E se la situazione è questa si finisce per giudicare i giocatori per quello che in realtà non sono. Voglio dire che ad oggi almeno 3/4 dei giocatori a roster sembrano inadeguati o addirittura brocchi assoluti, quando in realtà basterebbe metterli in condizione di esprimere il loro potenziale. Bisogna ammetterlo, siamo un’armata Brancaleone, immagino che anche un Larkin, un Vezenkov, un Vesely per citarne alcuni probabilmente sottoperformerebbero in maglia Olimpia ad oggi, perché se prendiamo il talento dei singoli in Europa non so quante squadre eguaglierebbero sulla carta Milano! O veramente pensiamo che Shoelds, Melli, Napier, Hall, Voigtmann e co. si siano imbrocchiti di botto?

    E quindi? Io non credo che Messina sia scemo, sa di aver fallito, il campionato non sarebbe sufficiente a salvare la stagione, non posso pensare che possa continuare a guidare la squadra all’inizio della prossima stagione, ne sarei profondamente sorpreso e deluso. Gettare la spugna adesso però non avrebbe comunque senso, si rischierebbe di bruciare il nuovo coach, che senso avrebbe adesso?

    In giro ci sono a disposizione Itoudis, Pascual, Maksvitys, tanto per citarne alcuni, altri probabilmente si libereranno dai propri contratti, io aspetterei la fine di questa disgraziata stagione per ingaggiare un nuovo timoniere e plasmargli la squadra in base alle sue richieste. Spero di non rimanere deluso…

  15. L’ultima frase e’ un fatto, benché spiacevole. Non vedo uno scenario in cui Armani si libererebbe di Messina per affidarsi a qualcun altro. Lo scenario di un Messina che abbandona per sua scelta l’Olimpia lo vedo anche di meno. C’è troppo orgoglio e arroganza (uno figlio dell’altro) per abbandonare a questo punto. Il terzo scenario con un Armani che vende, e una nuova proprietà che entra per far piazza pulita del Management, rimane possibile ma solo nel medio lungo. Non vedo immediatamente chi abbia lo stomaco per rilevare l’asset spendendo 10-15m di euro per una società in perdita (ex sponsorizzazioni inflazionate del gruppo moda), con un ulteriore 30-35m da aggiungere annuali per un budget operativo competitivo. Non e’ impossibile, ma non succederà nei prossimi 2-3 anni. Quindi le due ipotesi più realistiche sono di un Messina che resta POBO + Head Coach (doppio ruolo ancora), o di un Messina POBO che lascia lo scettro in panchina a un “discepolo”. Possiamo sbizzarrirci nel pensare a chi quel discepolo possa essere, probabilmente non Trincheri 🙂 in entrambe le ipotesi sarà’ (Purtroppo per quanto mi riguarda) un’ Olimpia solidamente marchiata Ettore Messina

    1. il grosso problema e’ che milano non ha un palazzetto di proprietà e il forum e’ molto costoso. Concordo anche io che rimarrà messina.

  16. Nel mondo dello sport professionistico, per le persone che, occupano una POSIZIONE di RESPONSABILITÀ, il ” fatto “, di essere in possesso di un contratto, non significa assolutamente NULLA. È solo ed, esclusivamente, una questione di VOLONTÀ, della PROPRIETÀ se proseguire, o meno, nel rapporto di collaborazione.

  17. Difficile che qualcosa cambi finché G.Armani sarà nel pieno delle sue facoltà mentali,Messina resterà al suo posto fino a che vorrà il patron e questo a prescindere dai RISULTATI del campo.
    Cosa che il coach si premurò di far sapere al mondo intero in uno dei suoi ( spesso discutibili) interventi a mezzo stampa e che tutti ricorderanno bene.

    Si rassegnino dunque tutti coloro ( io tra questi) che non lo vorrebbero più almeno in panchina.In assenza di imprevedibili dimissioni da parte sua in questo incarico lo vedremo almeno sino alla scadenza dell’attuale accordo contrattuale ,che piaccia o no.

    Nessuno può ancora interferire minimamente sulle scelte di G.A. ed in questo senso Messina e’ stato molto abile nella cura dei rapporti personali con lui ed il suo compagno Leo.
    Niente di particolarmente diverso da quello che ognuno di noi( presumo ) abbia sempre cercato di fare con il proprio datore di lavoro,peccato che non sia stato altrettanto abile nel produrre risultati sportivi all’altezza del suo prestigio,ma questo e’ un altro discorso su cui si sono letti km di interventi e sul quale al momento vorrei sorvolare.

    Quanto al futuro a breve-medio termine non vedo anche in questo caso probabili novità all’orizzonte e prevedo un assetto per certi versi similare a quello che ha riguardato la storia dei Lakers dopo la morte di Jerry Buss che aveva creato un TRUST ad hoc che gestisse il suo patrimonio post mortem.

    G.A. come e’ ben noto non ha figli ma 3 soli nipoti già coinvolti in prima persona nella FONDAZIONE da lui creata nel lontano 2016.
    Solo dopo il suo decesso,che mi auguro più lontano possibile,cambierebbero dunque gli attori principali di questa commedia ma si tratterebbe di un qualcuno pur sempre appartenente alla famiglia Armani che dunque vedremo probabilmente al timone del gruppo e della società Olimpia ancora per svariati anni.

    Non ho certo la sfera di cristallo per predire con certezza il nostro futuro , mi auguro unicamente di non dover assistere ad una guerra tra fratelli come quella tra i Buss ed ancor più che la gestione operativa non finisca in mano ad una incapace totale come Jeanie Buss perche a quel punto tutto ciò che abbiamo visto negli ultimi 2 anni a Milano sarebbe un qualcosa di neanche particolarmente grave.

    Io credo che in tutta questa situazione Messina stia giocando bene le sue carte,in primis per suo esclusivo interesse ed ambizione professionale.
    Mi sentirei di scommettere a questo punto pure 1 euro che ce lo ritroveremo a lungo quantomeno come CEO proprio perché tutto sta andando a mio avviso in questa direzione.

    Come scritto qualche riga sopra prepariamoci dunque ad una ipotesi del genere e chi non sopporta Messina faccia in anticipo una bella scorta di Maalox.

    Io sarei per il cambiamento in alcuni ruoli ma se chi paga non vuole farlo difficile che ciò possa accadere salvo si assista ad un crollo totale del gruppo Armani,cosa che al momento mi sentirei di escludere.

    Auguro alla redazione ed a tutti gli appassionati che intervengono su ROM una buona Pasqua.

    E sempre forza Olimpia

    D.L.B.

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