La Gazzetta titola: Gallinari via da Detroit: ancora NBA, poi Milano?

La Gazzetta dello Sport titola a pagina 42: «Gallinari via da Detroit: ancora NBA, poi Milano?». Si torna a parlare del Gallo

La Gazzetta dello Sport titola a pagina 42: «Gallinari via da Detroit: ancora NBA, poi Milano?». Nel sottotitolo leggiamo: «Chiudere la carriera all’Olimpia è sempre il suo desiderio».

Così Paolo Bartezzaghi: «Che possa quindi tornare a Milano, se pare da escludere subito, potrebbe un’opzione per l’estate, visto che sarà più complicato per lui firmare un nuovo contratto Nba che vada oltre giugno. L’occasione per giocarsi le ultime stagioni a Milano potrebbe quindi essere valutata la prossima estate per un giocatore che compirà 36 anni ad agosto». 

«La proprietà dell’Olimpia è sempre stata vicina al giocatore anche dal punto di vista commerciale, visto che Gallinari è stato in passato testimonial di Armani. Potrebbe ripercorrere la strada di Marco Belinelli che a 34 anni,alla fine dell’ultimo contratto Nba, è tornato alla Virtus Bologna, dove aveva iniziato la carriera».

12 thoughts on “La Gazzetta titola: Gallinari via da Detroit: ancora NBA, poi Milano?

  1. A differenza del Gallo, Belinelli non ha patito infortuni a ciclo continuo ed è arrivato in Virtus a 34 anni. Gallo arriverebbe a 36. Una pessima operazione per l’Olimpia, anche perché chiederà un ingaggio alto e si porterà via una fetta di budget per restare mesi in injury list, calcolando che l’età aumenta sia le probabilità d’infortunio, sia i tempi di recupero. Spero che gli facciano solo un anno di contratto per fargli ballare The Last Dance a Milano, se proprio il patron Armani vuole favorirlo. D’altra parte è lui che paga i conti, va solo ringraziato per supportare l’Olimpia a prescindere dai risultati.

  2. Ma che venisse pure a Milano così finisce questa telenovela infinita. Tanto ormai Milano è diventata per molto la meta preferita per finire la carriera.

    1. Da milanista, questa Olimpia mi ricorda il MIlan di Berlusconi ultimo periodo, quando non c’erano soldi per comprare i campioni e allora si cercavano i prepensionati famosi per far notizia e non far calare il consenso elettorale verso Silvio. Quel Milan tardo berlusconiano, dopo l’ultima Champions del 2007 ha vinto poco o niente, ma metteva in campo Ronaldinho e Beckam, da lustrarsi gli occhi.

      Questa Olimpia di Giorgio Armani sembra andare di pari passo con nomi a fine carriera. Si parte da POBO ed Head Coach, Messina, che come allenatore ha finito le cartucce che contano nel 2008, quest’anno è arrivato Mirotic il quale certo è sempre forte ma soffre di tendinopatia cronica per cui due mesi gioca e due mesi sta fermo. Il prossimo della lista nel 2024 sarà Gallinari. A 36 anni, fisico fragile, che però ha deciso di concludere la carriera a Milano e glielo fanno fare.

      Però vuoi mettere far vedere con la canotta Olimpia Mirotic e il Gallo? Quest’Olimpia mi sembra così, alla moda, tutto fumo e niente arrosto, Uno show by Armani…. ma vittorie che contano nisba.

      Ad onor di Berlusconi c’è da dire che, prima di smettere d’investire nel Milan, ha vinto tutto quello che c’era da vincere in campo internazionale. Lo stesso, fino ad oggi, non si può dire dell’Olimpia basket by Armani. Pur col primo budget in Italia per distacco, non è mai stato aperto un ciclo vincente.

      1. Infatti la differenza sta proprio lì: Berlusconi prima ha vinto tutto quello che c’era da vincere, sopratutto più volte la coppa quella che conta davvero con le orecchie grandi e poi ha smesso di investire e per tenere buoni i tifosi e per non perdere il consenso elettorale si è dedicato alle “figurine”.
        Invece l’Olimpia targata Armani non ha mai vinto la competizione più importante pur senza mai smettere di investire, anzi ogni anno ha sempre aumentato il budget o cmq mai diminuito e da quando c’è Messina si collezionano giocatori a fine carriera che vengono a svernare. Questa purtroppo è la differenza tra Berlusconi e Armani.

    2. Per una volta dissento.
      Shields, Punter, Hall, Leday, Melli, James, Grant, Guidaitis, Davies, Nunnaly, Della Valle e altri non erano certo uomini a fine carriera, per non parlare del Chacho che la spiega ancora a tutti per 20 minuti a partita, nonostante l’età.
      Quello che non ha funzionato è stata la caotica gestione del coach a cui purtroppo sono state messe le chiavi della squadra in mano.
      Gli investimenti sono stati fatti.
      Purtroppo sono stati poi rovinati.

      1. Massimo, è ovvio che non mi riferivo a tutti. Anche perché per quanto possa essere illimitato il budget non possiamo certo permetterci 12 “figurine” da 2 milioni netti e/o piu di stipendio ciascuno.

    3. Però, se pensiamo a come abbiamo usato quel budget…
      Abbiamo dato la buonuscita a James per sostituirlo con Mack, lo stesso per Davies per rimpiazzarlo con Poythress e via dicendo.
      Quello che intendevo era investimenti tanti, gestione disastrosa.
      Un caro saluto

      1. Nunnally Pangos Leday più transazioni x chiusura anticipata contratto anziché tenere giocatori che avevano ben performato come Punter .. adesso avremo Lo .. Poythress mi pare un anno solo .. idem Napier .. cercherei di non farmi scappare McGruder e Hall invece .. ma tutto dipenderà da che sarà al timone della squadra. … 🤞

      2. Su quanto scritto dal te credo che a parte poche pecorelle smarritesiamo tutti concordi.
        Un caro saluto anche a te.

  3. E se proprio non dovesse arrivare in Olimpia, potrebbe sempre collaborare con ROM, per cui(per ROM) sta ormai diventando un ossessione (direi quasi quotidiana)

    11° comandamento: non citare invano il nome di Gallinari, AMEN

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