Il Corriere della Sera titola: «Chiudere o andare avanti, il rebus di Datome». Sottotitolo: «Mvp dello Scudetto di Milano, a 35 anni deve decidere se puntare a Parigi o smettere».
Così Giuseppe Sciascia: «Lascio o raddoppio? Gigi Datome si trova di fronte ad un rebus. L’Mvp dell’ultima serie scudetto, protagonista assoluto della decisiva gara 7 che ha regalato la terza stella all’Olimpia, è davanti a una scelta importante per il suo futuro. Chiudere la carriera in azzurro ai Mondiali di Manila a fine estate, lasciando il basket di club da campione in carica a Milano? Oppure accettare la proposta di rinnovo contrattuale dell’EA7, per giocare ancora un anno nella squadra con cui ha vinto gli ultimi due titoli italiani?».
Ma gli abbiamo davvero fatto una offerta? Seria o “di cortesia”?
Gigi a parità di condizione fisica è ancora il migliore. Il problema che la parità di condizione fisica (cioè tutti scoppiati) con gli altri c’è solo a fine play-off alla settima ed infatti li ha fatto la differenza.
Quindi con un contratto a gettone ed utilizzato chirurgicamente può tirare ancora un anno e chiudere una gloriosa carriera a Parigi. Se non mangia il budget per altri lo rinnoverei.
Ps
In EL non può però giocare.
Dando un giudizio su Gigi per guarda agli ultimi 2 anni nella loro interezza, considerando come si e’ mosso in periodi “buoni” vale a dire distante da infortuni e malattia, devo dire che ho notato un calo significativo (inteso come un calo più’ secco di quello che vedo in altri pari professionisti di 35 anni) in termini di esplosività e agilità. Non tanto sul lato tecnico e di basketball IQ, che sono sempre sopraffine, ma gli manca ormai quell’extra step e quella agilità’ di movimento necessari per competere ai massimi livelli in EL. Perché? Perché’ agilità’ e esplosività a quei livelli ti consentono di creare spazi per te tesso e di difendere le nuove pantere del parquet. E’ ovviabile? Si, fino a un certo punto, ma la domanda vera che Gigi si deve fare e’ se e’ disposto a mettere quelle 10 ore in più’ alla settimana per lavorare extra su mobilita’, explosiveness, fitness a power atletico. Sono 10 ore di training in più’, attenzione maniacale alla nutrizione, e varie modalita’ di recupero che ti tengono impegnato mentalmente e che molti atleti a quell’eta’ non sono disposti più’ a fare. Non e’ più’ solo il training di team, le ore in palestra con i compagni e le sessioni video, a quelle deve aggiungere extra lavoro individuale e attenzione maniacale a ogni aspetto della sua vita per tenere l’extra edge che gli consenta efficienza in campo e di rallentare i gap esplosivi e atletici. Conoscendo il poco che so di lui, mi sembra un tipo intellettuale e tranquillo con vari interessi e attaccamento alla sua famiglia, il che non so quanto compatibile sia con un approccio “Kobe” a questa professione, necessario per stare a galla nelle sue condizioni. Se Messina e Armani lo vogliono tenere come “uomo spogliatoio” e rimpiazzo in LBA, il discorso cambia ma mi domando a che prezzo…
Un campione ed un uomo serio, quasi di altri tempi. Questo rende difficile il distacco sia suo, che nostro.
Quest’anno abbiamo visto due campioni (lui e Rodriguez) giocare poco ed alle volte male , utilizzati con il contagocce.
Quelle poche gocce sono costate tantissimo come i profumi Chanel. Ne valeva la pena? Io credo che se lo chiediamo ai dirigenti di Real e Olimpia non abbiano dubbi , perchè avere in bacheca un Eurolega ed uno scudetto non hanno prezzo.
La questione è si ripeterà la storia un anno dopo? il bello dello sport è anche questo, non lo sappiamo, come sempre si decide, si rischia, alle volte si sbaglia , alle volte si vince.
Io so solo che le emozioni e la bellezza che ho visto in questi due campioni non hanno prezzo (per me)…poi decideranno loro e le società. Se smetteranno lo capirò, se continueranno ancora un anno, apprezzerò le poche gocce di profumo che ci faranno sentire.
Fantastico. Dopo gli innumerevoli coach vincitori di anelli NBA, gli esperti di mercato scopritori di talenti e che non sbagliano mai un acquisto, adesso abbiamo anche i preparatori atletici che conoscono i programmi di allenamento dei giocatori dell’Olimpia e possono consigliare professionisti su cosa devono fare. Io amo questo blog !!!
Per fortuna che ci sei tu che ci ricordi quanto pecora sei 😂😂
Se ti riferivi al commento di cui sopra, non sono chiaramente esposto al “day to day” della preparazione atletica, ma il commento andava al di la’ di quello. E’ noto (soprattutto per chi ha lavorato per anni con teams, leghe e giocatori professionisti) che il discorso atletico a due risvolti: 1. quello che viene fatto con gli athletic trainers (generalmente poco in EU e tanto in NBA dovuti ai differenziali di budget che consentono di tenere intorno alla squadra 5-6 preparatori atletici e fisioterapisti contro meno della meta’ delle squadra europee), 2. Il lavoro individuale che il giocatori fa con suoi trainer e nutrizionisti al di fuori della squadra. I più’ longevi generalmente si assumono carichi di lavoro e attenzioni a loro spese (di tempo e soldi) che raggiungono tetti considerevoli (10+ ore aggiuntive di lavoro a settimana da soli, nutrizionisti che vivono con loro, controlli continui dei biomarkers, recupero ad hoc anche quando a casa etc. LeBron spende circa 1m di dollari l’anno in tutto ciò’, motivo cui si riconduce la sua longevità’. Kobe, Fisher e altri erano lo stesso…Quindi no, non sono al corrente di cosa Datome fa come preparazione atletica fuori dal contesto di squadra, ma pongo la domanda se esiste la voglia e la possibilità’ di arginare il declino fisico/atletico sotto gli occhi di tutti e destinato a continuare. Dalla risposta a quella domanda dipende se ne valga la pana da entrambe le parti per continuare. Tutto li.
La verità è che Gigi in Italia fa ancora la differenza ad altissimo livello, se poi serve liberare spazio nel budget è un altro discorso; per la regola panda andrebbe riconfermato
Si vero, Datome in Italia fa ancora la differenza ad altissimo livello, peccato che sia solo per una partita all’anno!!!!
Datome quest anno è stato pesantemente condizionato dalla mononucleosi, malattia che costringe una tleta professionista ad un lungo forzato riposo e dalla quale non è affatto semplice riprendersi.
La mononucleosi c’entra nulla con l’età, poteva capitare a chiunque, quindi l’assenza di Datome per parecchie partite in questa ultima stagione non ha a che vedere con infortuni.
Fatta questa doverosa premessa che mi pare si tenda a dimenticare, Datome è ancora oggi uno dei più forti italiani in circolazione e, ben sapendo quanto sia importante avere un nucleo di italiani forti in ottica LBA e quanto sia fondamentale avere a roster dei professionisti e leaders esemplari, sono convinto che la società farà di tutto per prolungargli ulteriormente il contratto.
Per quanto mi riguarda, Datome deve essere ancora uno degli italiani dell’Olimpia, vedremo quale sarà la sua volontà.
In questa stagione Datome non ha avuto solo la mononucleosi, ma anche altri infortuni fisici, senza contare gli altri due anni a Milano costellati da infortuni di ogni genere, non si è fatto mancare nulla.
Prima di scrivere informati, eviteresti l’ennesima figura di merda.
Cmq stai sereno che rinnoverà, mica è scemo a rifiutare un ingaggio per giocare 5/6 partite all’anno.
E’ avvilente che si denigri dei giocatori
È avvilente che per leggere un commento serio si debba zizzagare fra insulti e stupidità
E’ avvilente che tutto questo sia permesso
È avvilente che il responsabile del blog si faccia prendere in giro
È avvilente che tra un commento e l’altro bisogna sempre leggere le tue provonazioni e i tuoi insulti.
È avvilente ogni volta andare a lamentarsi e a piangere dalla mamma e ancora peggio se lo fa uno della tua età che oltretutto è riconosciuto da quasi tutti come un ignobile provocatore.
Caro Iellini, purtroppo hai ragione.
Non c’erano dubbi…
Mah a me non interessa che Gigione giochi 80 partite, mi interessa che quando la palla scotta ci sia, magari in una finale di euroleague…..per questo lo terrei, poi e’ noioso che si ripetano sempre gli stessi concetti, tanto non decidiamo noi, quindi inutile accapigliarsi su datome si datome no, per quelli di kamagate non so chi sia, intanto va alla summer league quindi tanto scarso non e’…….
Allora teniamoci Hines perché fa tante piccole cose e Datome per una finale di EL che con Messina Coach e Presidente Operativo non giocheremo mai.
Dopo mesi e mesi … sono incredibilmente d’accordo con @iellini. Incredibile!
Che piaccia o no Gigione ci ha fatto vincere lo scudetto. I 12 punti di differenza del 1° quarto sono stati i 12 punti di differenza finali.
Così come Rodriguez ha fatto vincere l’EL al Real.
Utilizzi differenti perchè Gigi ha avuto stanchezza post europeo, infortunio, mononucleosi.
Il Chacho semplicemente aveva preso accordi con la dirigenza per il suo ritorno a Madrid ma Mateo assolutamente non lo voleva, quindi non lo utilizzava.
Ricordo poi che servono i 6/7 italiani e chi prendiamo di utilizzabile, e che Messina possa minimamente pensare di fare giocare, al posto di Datome???
Certo penso rivedranno l’ingaggio ma penso proprio che per un altro anno lo vedremo in maglia Olimpia
Un commento anche sui santoni della preparazione atletica … resto abbastanza allibito! Ma limito il mio commento solo al tipo di gioco di Gigi.
Non ha bisogno di extra spazio, perchè i suoi sono tiri aperti dall’angolo quasi sempre, oltre al movimento che fa andando a centro area per poi tirare, oltre ad un bel tiro, aperto anche lui, in appoggio al tabellone dai 4 metri.
Cose che può fare anche a 40 anni! Amen!
Ok facciamo la collezione di anzianotti con la coppia Datome/Hines così per colpa dei loro ingaggi che influiranno sul budget non prenderemo mai un vero sostituto di Shields e un vero centro.
Visto che Datome non rinuncerà ai mondiali e arriverà a settembre già affaticato come l’anno scorso e con un anno in più poi non lamentiamoci se giocherà qualche partita a fine anno.
kamagate se non va in nba e’ sicuro, molto dipenderà dal play, io suggerisco uno tra brice jones e matt morgan, come secondo play.
Se dovesse arrivare Kamagate è una scommessa perché non ha esperienza di EL, e di riflesso neanche di un top team.
Senza contare che Messina non eccelle nelle scommesse.
Per quanto riguarda il play andrebbe anche bene uno dei due da te citati ma solo se il primo fosse Napier, al contrario con la conferma di Pangos per me anche no grazie.
quando darius thompson arrivò a brindisi che esperienza aveva chiaro che si parlava di brindisi, ma i giocatori vanno scoperti,poi kamagate e’ giovane, tu vedresti mirotic o lessort subire le sfuriate di messina? si spera nella conferma di napier o di un play del suo livello almeno e poi un secondo play con punti nelle mani come i due che giocano nel campionato francese di cui sopra e capacità di playmaking a differenza di mitrou long.
Se si ha come obiettivo vivacchiare in EL va bene anche il Kamagate di turno, ma certamente se vuoi competere per i playoff con vista F4 non è che puoi partire con Kamagate, Hines Caruso e Biligha con il rischio che strada facendo si di nuovo Hines il centro titolare.
Al contrario di noi, Brindisi con tutto il rispetto può permettersi qualche scommessa poi vinta come Thompson.
Ma possibile che questo risponde a tutti senza dire mai un casso;ma quanto tempo ha da perdere? ma che vita di cacca fa? Rob de matt
E poi: gli psicopatici non vanno in ferie?
Un po’ come te che sei un pensionato 😂😂
Io non so quando vanno in ferie gli psicopatici però tu in quanto tale dovresti saperlo 😛😛
Non cercare spalle: “idiota ero, idiota sono, idiota sarò”……ripetilo, sarà il tuo mantra
Io non cerco spalle perché con coglioni come te me la so cavare bene da solo, Luca è intervenuto liberamente scrivendo la verità, mica l’ho chiamato io in causa.
“merda ero, merda sono, merda sarò” ripetilo, sarà il tuo mantra.
comunque noi riusciamo a dialogare senza insultarci, ognuno a pensa a suo modo, kamagate per me e’ forte ma per rendere ha necessità di un play che sappia servirlo vicino al ferro, si spera che messina lo sappia……
Grazie Luca per la precisazione, noi abbiamo sempre dialogato in modo civile ed educato, poi ovvio che alcune volte concordiamo, altre un po’ meno ma sempre con rispetto reciproco.