Shavon Shields: Le cose procedono e stiamo facendo in modo che vadano sempre meglio

Shavon Shields si racconta a Luca Chiabotti nella rubrica “Uomini e Canestri” su Repubblica-Milano. Ecco tre sue dichiarazioni

Shavon Shields si racconta a Luca Chiabotti nella rubrica “Uomini e Canestri” su Repubblica-Milano. Ecco tre sue dichiarazioni.

SULLA PRESSIONE

«No, assolutamente: i miei compagni mi spingono e mi mettono nelle migliori condizioni per avere successo e tornare ad aiutare l’Armani nel mondo in cui so di essere capace. Le cose procedono e stiamo facendo in modo che vadano sempre meglio per me e per la squadra».

SULL’INFORTUNIO DELLO SCORSO ANNO E QUELLO DI QUEST’ANNO

«In realtà, per me, sono state due situazioni completamente differenti: durante l’infortunio alla mano ho potuto correre e tenermi in forma fisica per tutto il periodo, che è ben diverso dal non camminare per quasi un mese e mezzo».

SUI PLAYOFF

«Abbiamo molto da fare per arrivarci, non possiamo giocare pensando che certe cosa debbano accadere per forza. Abbiamo perso Supercoppa e Coppa Italia, dobbiamo aver cura dei nostri affari a cominciare da quarti, poi in semifinale e se tutto andrà come speriamo, penseremo alla finale».

4 thoughts on “Shavon Shields: Le cose procedono e stiamo facendo in modo che vadano sempre meglio

  1. Dipende come la prendi, @Iellini: 9 punti in un quarto contro Sassari possono essere considerati un caso sfortunato; oppure possono essere il sintomo della malattia che in questa stagione non ci ha ancora abbandonato.
    Contro la difesa di Sassari, faccio notare, che di certo non è rinomata per il suo potere, e che certamente non è al livello di quelle che si vedono nei po di EL, che alla fine è il livello al quale aspiriamo per la nostra squadra, a cui aspira anche la società.

    Dunque non sto criticando l’uomo Messina, o l’allenatore Messina in generale: critico invece, e più precisamente l’allenatore Messina 22/23.
    Perché i soli 9 punti nel quarto sono la conseguenza diretta di scelte cervellotiche, inefficaci e, peggio di ogni altra cosa, già provate sbagliate dalla stagione stessa.
    Non sono un caso, secondo me, ma un sintomo: della confusione che regna nella guida di una squadra dotata di attaccanti eccellenti, che non riesce a esprimere uno straccio di gioco offensivo per un intero quarto (e 8 palle perse).

    È andata bene, siamo più forti e abbiamo vinto lo stesso, ma: sarà possibile in futuro regalare un quarto di soli 9 punti alle contenders di EL?
    Perché il livello delle nostre aspirazioni è quello.
    Segue la domanda: si può già giudicare oggi la nostra stagione?
    Certo che si, secondo me: si può e si deve, in quanto ne abbiamo gli elementi.
    È un quintetto sperimentale all’ultima partita della stagione regolare, che fallisce miseramente e segna solo 9 punti in un quarto, come in stagione purtroppo ha fatto spesso, è conferma di giudizio.
    Sintomo, non accidente.

    Lo scudetto, per il quale tifo e nel quale credo, se verrà sarà un conforto morale ed emotivo, ma il giudizio sulla stagione è possibile oggi.
    Non solo per i mancati po di EL, che dovrebbero essere sotto il minimo dei nostri risultati annuali, ma per la scarsità di gioco mostrata, per i troppi quarti sotto i 10 punti, per i giocatori tritati nel tritacarne di una panchina e una tribuna cervellotiche, per le delusioni inflitte ai tifosi nei tornei minori disputati. Per gli errori di scelta e di gestione, ormai ricorrenti: ogni anno contiamo gli sbagliati, non abbiamo mai goduto di un giocatore inaspettatamente esploso…

    Dunque i 9 punti sono decisamente un sintomo.
    Quello che fa tremare i polsi al tifoso come me, è che il medico non sembra avere individuato la malattia, e si muove a tentoni per una cura che ancora gli sfugge.
    Non resta che sperare che la trovi. Le capacità le avrebbe. Deve solo trovare un principe azzurro che gli dia il bacio che lo svegli.

    PER QUESTA STAGIONE @Iellini!

  2. Sei stato chiaro e parlo con te e non con i 44 gatti che infestano il blog.
    Se parliamo di questa stagione la vittoria dello scudetto non compenerà la delusione per il risultato di eurolega
    Se parliamo di questa stagione il gioco al netto degli infortuni è stato altalenante con partite ben giocate e d altre imbarazzanti, c’è una responsabilità di Messina? sicuramente, quest’anno ha fatto fatica a trovare il bandolo della matassa.

    Ma quando lo si discute e si ragiona se licenziarlo non possiamo portare come prova i 9 punti del primo quarto con sassari di ina partita comunque vinta agevolmente (so che per alcuni dovremmo vincere di 20 già nel primo tempo perchè abbiamo il budget, ma lo sport non funziona così altrimenti sarebbe inutile scendere in campo)

    Ma quando giudico per prendere decisioni sul futuro devo prendere un periodo più ampio: quindi per me che ho vissuto due euroleghe fantastiche che non vedevo da decenni ed una pessima credo giusto dare una ulteriore opportunità al coach.

    1. Tanto per chiarire ed esaurire – spero – la questione, il rinnovo per l’anno prossimo lo ha deciso la società, e dalla fine di quest’anno per me ogni giudizio sull’allenatore si annulla e guarderò alla prossima stagione con la massima fiducia nel suo operato, sostenendolo, e cercando di capire le sue scelte, come ho sempre fatto, con Messina e con qualsiasi altro allenatore sia venuto a lavorare per la squadra.

      (Poi credo anch’io che 44 sia un ritorno. Siamo stati bene senza, speriamo di vederlo bannare ancora una volta, e in fretta. Perché fa male al dialogo nei commenti che facciamo qui, che secondo me hanno invece un certo valore e come scelta editoriale andrebbero preservati nei limiti del possibile. Abbiamo dimostrato che senza provocatori, riusciamo a ragionare anche partendo da punti di vista molto distanti, e credo che il nostro contributo ai contenuti del blog meriti rispetto).

  3. Io terrei tranquillamente fuori Shields, che è nella classica fase post infortunio in cui chiedi al tuo corpo di fare delle cose e lui non ci riesce.
    Ma credo che Messina ragioni anche su equilibri interni alla squadra e sulla psicologia.

    Piuttosto Davies sembra fuori.

Comments are closed.

Next Post

Il pagellone della Gazzetta: Voto 8 a Olimpia e Virtus. "L'attacco si ingolfa"

La Gazzetta dello Sport titola a pagina 39: «Milano e Virtus a voi. Brescia, una delusione». E c’è il pagellone
Olimpia Milano post Napoli

Iscriviti

Scopri di più da RealOlimpiaMilano

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading