Andrea Cinciarini è stato presentato ieri in casa Unahotels Reggio Emilia. Ecco le sue parole riportate dalla Gazzetta di Reggio.
SULLA SCELTA
«Ho 35 anni, mi sento forte nel fisico e nella testa, le sfide mi caricano, sono pronto ad iniziare una nuova avventura, a dare tutto me stessso. Nell’ultimo anno a Milano ho giocato meno di quello che pensavo, è vero, ma il ruolo che mi chiede Reggio è quello che ho sempre ricoperto. Ho voglia di giocare, sì, di mettermi alla prova. Sono tornato a Reggio, un luogo dove c’è stato molto, prima insieme e poi nel mezzo da avversari, forse ci sarà da riconquistare la fiducia, io darò tutto, sono qui per lavorare dal primo giorno al massimo».
SUL PRESENTE
«In sei anni sono cambiato tanto, spero in meglio. Io sono maniacale, lavoro su tutti i dettagli, sicuramente sono migliorato al tiro, ma non solo. Ho acquisito carisma, a Milano devi vincere, non c’è alternativa. In sei anni ho visto passare quasi 90 giocatori e io sono sempre rimasto. Non mi fermo mai, forse non avrò l’esplosività di sei anni fa ma credo di essere un giocatore migliore».
SUL PASSATO
«In campo le emozioni possono sgorgare ma io ho sbagliato, me ne assumo la responsabilità, quel gesto non ci stava ma ora dobbiamo guardare avanti, io devo essere un esempio, sono un atleta. Ma dopo tanti mesi di insulti, a me e alla mia famiglia, quel gesto mi era uscito».
SUL PRIMO ADDIO A REGGIO
«Mi è dispiaciuto per quello che si è detto all’epoca, le lacrime in piazza dopo gara 7 erano vere. Non è vero che avessi firmato prima, la mia è stata una scelta lavorativa, non dettata dal Dio denaro, c’era l’opportunità di giocare in Eurolega».
Se qualcuno di Reggio pensava che il Cincia fosse venuto a Milano solo per una questione di denaro è giunto il momento di chiedergli scusa perché con la scelta di tornare da loro pur essendo ancora sotto contratto con noi ha dimostrato di non essere attaccato ai soldi poiché se così fosse sarebbe rinasto a Milano. Gloria e onore al nostro capitano 💖