Ettore Messina non ha detto che i risultati nello sport non contano

Si può essere d’accordo o meno, ma i concetti sono chiari. Ettore Messina non ha detto che i risultati non contano

«Sono le classiche domande in cui, qualsiasi cosa dici, poi viene strumentalizzato». Ettore Messina chiude così la conferenza stampa a Pesaro. Educatamente, il coach di Olimpia Milano evita di commentare la lotta salvezza. Ma quella risposta, forse, nasconde altro.

D’altronde, in questi giorni, molto si è detto, e anche ironizzato, dell’intervista concessa da Ettore Messina a Sport Mediaset. E, sia chiaro, il coach di Olimpia Milano tutto ha detto tranne che “i risultati non contano”, come riportato da alcuni follower e alcuni “addetti” ai lavori.

Interpellato sulla forte vicinanza della proprietà nei momenti di difficoltà, Ettore Messina si era espresso così: «Persone che guardano il complesso, non solo il risultato. Ho avuto la fortuna di incontrarli, tanti colleghi non ce l’hanno e vengono giudicati solo in base ai risultati. Che ovviamente sono una parte fondamentale della nostra professione, ma ci sono anche altre cose».

Si guarda il complesso, NON SOLO il risultato. Tanti colleghi vengono giudicati SOLO in base ai risultati. Che ovviamente sono una parte FONDAMENTALE della nostra professione.

Ma evidentemente ci sono altre cose. Poi si può essere d’accordo o meno sulla fiducia ad oltranza concessa da Giorgio Armani a Ettore Messina. Ma i concetti sono chiari. Ettore Messina non ha detto che i risultati non contano.

35 thoughts on “Ettore Messina non ha detto che i risultati nello sport non contano

  1. Inutile stare a giocare con le parole, fare distinguo, cercare sottointesi.
    La realtà è che i risultati, per quanto a parole vengano definiti FONDAMENTALI, nella gestione Messina in realtà contano ZERO.
    Altrimenti non sarebbe ancora il coach, con questo disastro tecnico nonché comunicativo e un simile sperpero di denaro.

  2. “Che ovviamente sono una parte fondamentale della nostra professione” .. appunto .. a fronte di questi risultati scadenti a fronte di un budget da F4 di EL il POBO esonererebbe , confermerebbe, prolungherebbe il rapporto con l’HEAD COACH?

    1. Budget da F4? Questa leggenda non so da dove venga ma Milano ha come budget davanti almeno 8 squadre…

      1. Pensa che Bologna come budget ne ha 15 davanti ed è seconda.
        Finiscila di sparare numeri a caso quando non sai nulla.
        Evidentemente non ti basta passare per cazzaro su Spprtando..

  3. Messina dice che non contano solo i risultati, e lo dimostra ordinando ai suoi giocatori di perdere una partita sotto di 5 a un minuto dalla fine palla in mano. Ma allora cosa ci sta a fare all’Olimpia Milano, per pettinare le bambole, per sputtanare 5 milioni di budget solo quest’anno tanto paga Pantalone? Per cassare le ambizioni dei giovani (Caruso e Kamagate sono solo gli ultimi della lista)?

    Col primo budget in Italia per distacco, si fa surclassare in campionato da squadre che hanno un decimo del budget di Milano, in Eurolega dalla Virtus Bo che non ha avuto problemi a salutare Scariolo per Banchi, avvicendamento fattibile per la duplicità dei ruoli in Virtus Bo come in qualsiasi società sportiva tranne che in……. Olimpia Milano, dove Giorgio Armani paga, Ettore Messina fa e disfa e spreca, e resta al suo posto a prescindere dai risultati….. ah ecco cosa intendeva dire, che lui è al di sopra dei risultati forte del contratto blindato fino al 2026.

  4. Povero Ettorino, viene anche frainteso, povero, che città cattiva.

    Conta il complesso, dice lui.

    Ma quale complesso?
    I campioni nostri che ormai giocano altrove, le cose inutili (per lui) che invece da noi giocano il garbage time?
    La difesa della differenza punti invece di un assalto sincero alla vittoria?
    La tristezza delle classifiche?
    Le umiliazioni dei giocatori?
    L’infermieria sempre piena da 2 anni?
    Oppure l’epiteto di “schifosi” a tifosi e giornalisti che contestano lo schifo della sua gestione?

    O il paragone con Bologna, che in due anni è già ai vertici di EL?
    Quale complesso viene valutato?
    Eh, eh, eh?

    1. Gestione Messina. Primo anno stoppato dal covid, secondo anno F4.
      Vediamo se Bologna al secondo anno fa le F4 come Messina con Milano

  5. Inutile prenderci in giro: il “NON SOLO” cambia la forma ma non la sostanza.
    Qualsiasi altro coach con un altra proprietà a fronte dei risultati europei degli ultimi due anni sarebbe stato accompagnato alla porta, invece lui al contrario è ben saldo alle sue due poltrone e gli hanno addirittura dato come premio per i suoi NON RISULTATI il rinnovo biennale per entrambi i ruoli (Coach + POBO).
    Per favore evitiamo le prese per i fondelli.

  6. Sempre la stessa solfa,ha detto questo ma intendeva quello,è stato frainteso,non voleva dire così,il giornalista ha capito male…
    Invece capiamo benissimo,come quando ha cazziato il giornalista in conferenza stampa e poi siccome aveva fatto la figuraccia si è scusato (unica volta).È 5 anni che l’Olimpia non è più la squadra di basket del Fiero Guerriero,che sputava sangue in campo anche con giocatori tecnicamente limitati ma dal cuore immenso,come Rocca o Gallinari padre.
    Adesso siamo un evento,un happening,un d j che suona,giocolieri e saltimbanchi,sfilate di giocatori che indossano capi sportivi,tecnici immobili in panchina ingessati in mise eleganti, ma nemmeno le cheerleader ci sono rimaste,che sarebbero parte del basket….
    Con i soldi di una proprietà consenziente ,gestisce tutto un solo uomo.Lui è questo e invecchia quindi si irrigidisce sempre più nelle sue superate convinzioni.

  7. demarco cousins e’ andato a taiwan, avere lui al posto di poythress sarebbe stato bello, non servono le parole, i fatti dimostrano che questa milano non ha dna vincente.

    1. No non sarebbe stato bello: troppo litigioso e scarso in difesa. Qualcun altro sì, ma chi?

      1. pivot forti ce ne sono, basta guardare anche al campionato messicano, se rientrano le russe ed entra dubai qualche squadra dovrà uscire e non penso sarà la virtus ma magari le ultime tre……..

      2. Le ultime 3?? Ma hai una vaga idea di come sia strutturata l Eurolega??

  8. I risultati per lo stesso Messina sono ovviamente fondamentali, tanto che lui stesso vanta appena puó i proprio 35 titoli. D’altra parte io apprezzo molto societá che sappiano pianificare, costruire sul lungo periodo, investire sui giovani e portarli ad alto livello, tenere gli allenatori al di la delle vittorie immediate, calmierare le spese di bilancio. Ecco, in tutto questo Messina mi pare abbia fallito tanto quanto nella parte meramente competitiva.

  9. Che palle queste litanie inutili, la proprietà Olimpia apprezza Messina e NON lo cambierà

  10. il risultato certamente conta, ma in modo molto relativo per questa proprietà che ha sempre privilegiato, nel proprio modo di intendere la sua missione, una finalità più legata allo “spettacolo”/allo “show” che al risultato (seguendo il modello americano). Quello che conta è che gli spettatori vengano coinvolti con momenti di intrattenimento, sorridano e si divertano, anche se la propria squadra è sotto di 30 punti, che mangino e bevano, che “ammicchino” alla “cam” che li inquadra, facendoli sentire protagonisti dello show (??). Questo è il modello al quale ha sempre fatto riferimento Armani e che sempre più sta prendendo piede tra gli spettatori del Forum. Questo non è il mio modello, io sono “anziano” e legato ad un altro modo di intendere l’evento sportivo. Se vado al palazzetto, ci vado per vedere un bello spettacolo di basket giocato e mi diverto solo se la mia squadra vince o combatte fino all’ultimo per farlo, il resto non mi interessa, non lo voglio, non fa parte della mia cultura, in parte mi irrita anche. Però questo è, questa è la gestione Armani (probabilmente più in linea di me con il trend futuro della gestione dell’evento sportivo stile “America”), una gestione che non ha un DNA di management sportivo, ma una modalità legata ad altri contesti vicini allo show business. Purtroppo non ci si può fare nulla, la scelta è (per ora è) tra l’oblio sportivo per mancanza di budget adeguati e questa gestione, che i budget li stanzia, ma purtroppo, essendo carente in management sportivo, finisce nella maggior parte dei casi per buttarli, almeno in parte (se visto dal punto d vista dei risultati che però non è il loro principale punto di vista), mettendo in bacheca un numero di trofei nazionali sicuramente importante, ma non proporzionale ai budget investiti e non riuscendo ad allestire quasi mai roster competitivi in EL (in questi anni una final four e due/tre partecipazioni ai play off). Se poi volessimo essere pignoli, ci sarebbe da dire anche in relazione al livello dello show “fuori dal campo” proposto, a volte imbarazzante a dir poco (dal mio punto di vista, che anche in questo è il punto di vista di un anziano che privilegia la competenza nel fare qualcosa, piuttosto che l’improvvisazione e/o il protagonismo dell’incompetenza) . Comunque lunga vita ad Armani, in attesa di altri proprietari disposti ad investire e magari con un’idea diversa di spettacolo e di gestione di un club sportivo della storia e del valore dell’Olimpia Milano.

  11. Qualche considerazione, visto che su ROM si leggono sempre più critiche alla proprietà.

    Primo: il basket non è certo il core-business del gruppo Armani. Armani, per passione, per motivi commerciali o per altro ha preso in mano l’Olimpia in un momento (molto) difficile e, spendendo un sacco di quattrini, l’ha tirata fuori dal pantano. E su questo penso ci sia poco da eccepire.

    Inizialmente il settore basket viene affidato a Livio Proli, manager sicuramente capace, ma con scarsa esperienza nel settore specifico. I risultati non sono in linea con le aspettative e dopo una girandola di allenatori (e di giocatori), forse anche sulla base della contestazione dei tifosi, Proli viene sostituito.

    Armani decide a questo punto di affidare la squadra a colui che più di ogni altro in quel momento rappresentava la pallacanestro italiana, una vera e propria icona: Ettore Messina. Qui commette un errore, dovuto forse alla scarsa competenza sportiva, ma è un errore in buona fede: affida a Messina, su sua richiesta, entrambi i ruoli di allenatore e responsabile del settore basket, non lesinando allo stesso un budget più che cospicuo. I tifosi (quasi tutti…) sono entusiasti della soluzione e, visto il palmares di Messina, cominciano ad assaporare successi stellari sia in LBA (dove la squadra, parafrasando il nostro Ciccio, dovrebbe essere illegale…) sia in EL.

    I risultati non sono, ancora una volta ed almeno fino ad ora (la vittoria dell’EL è ancora possibile, seppure non probabile, se ci affidiamo alla matematica…), in linea con le aspettative, in diretta correlazione con i soldi spesi. La girandola di giocatori continua e non si intravede la costruzione di un nucleo di squadra solido che possa andare avanti per un po’, al quale aggiungere periodicamente qualche pezzo pregiato. A questo punto non è affatto escluso che Armani cominci ad averne piene le scatole e non abbia più voglia di cimentarsi nella ennesima rivoluzione in società, visto anche il peso trascurabile dell’Olimpia nel gruppo. Non mi stupirebbe affatto una soluzione Fioretti (o Hines) in panchina con Messina POBO in un prossimo futuro. Se ci fate caso Fioretti comincia a fare lui le conferenze stampa pre-partita in LBA…

    I tifosi si scatenano e cominciano ad indirizzare i loro strali non solo contro la guida tecnica della squadra, ma anche verso la proprietà: mi domando, personalmente, se, stando le cose nel modo descritto e comunque uno la pensi circa l’eventuale soluzione paventata, sia il caso e sia giusto buttare la croce addosso alla proprietà. Io ritengo di no, anzi, ritengo che Armani vada comunque ringraziato per quanto in questi anni ha dato (in termini soprattutto economici, che è il suo ruolo, in definitiva) alla squadra. Paradossalmente all’Olimpia è mancato, fino ad ora, un Baraldi: nessuno però, ad essere onesti, avrebbe potuto supporlo quando ad Ettore Messina fu affidato il doppio ruolo.

    Venirne fuori non sarà facile, soprattutto se Armani non la ritiene una priorità…

    1. Concordo in toto con i ringraziamenti ad Armani per aver salvato la società Olimpia Milano e per aver investito fior di budget per portarla in linea con le ambizioni del Gruppo.
      Poi però è giusto evidenziare i limiti della proprietà, limiti nella gestione manageriale di una società sportiva e conseguentemente nella scelte che si sono succedute. Io come tifoso del basket e dell’Olimpia, dopo aver giustamente eretto una statua ad Armani per quello che ha fatto ed investito in questo sport e nella società, proprio sulla scorta di questo investimento, mi aspettavano altro dal punto di vista della gestione e dei risultati e penso sia possibile criticare la proprietà per questi anni nei quali l’unica scelta iniziale condivisibile (anche se non corretta con il senno di poi) è stata quella di Messina coach, salvo poi commettere l’errore del doppio incarico e (a mio parere) della conferma dello scorso anno, quando lo avrei salutato con gioia dopo lo scudetto vinto (ne uscivano entrambi da vincenti).
      Inoltre, come detto, credo che il Gruppo Armani abbia una visione dello sport più legata allo show business che al risultato agonistico, visione legittima e probabilmente condivisa da molti, ma non da me che voglio vedere lamia squadra giocare bene e vincere o lottare per vincere e del “contorno” non mi interessa nulla, diversamente andrei a vedere un musicol, oppure andrei in un villaggio vacanze.

    2. Perché? Baraldi si intende di basket? Non penso proprio…….Fioretti è da mo che fa la conferenza stampa pre-LBA (per il nulla che contano). Poi, nel caso, chi suggerirebbe ad Armani, che ovviamente non capisce nulla di basket, essendosi avvicinato a tale disciplina credo attraverso la nipote, quando già era anziano, questo o quello? Stavros non penso proprio, il re di poltrone Messina non penso proprio

      E nel gruppo Zanetti quanto conta il basket? Però li penso che nel complesso ci sia più competenza e passione (basket-city è città che vive di basket a differenza di Milano) e non solo facciata come per ArmaniGroup

      Siccome Olimpia Milano non assumerà in futuro un ruolo di maggior peso in ArmaniGroup, l’ideale, che non vuol dire possa essere il possibile, forse tutt’altro, sarebbe una nuova proprietà che, a differenza di quella attuale, abbia come obiettivo traguardi prestigiosi guardando, e non ignorando, i risultati

      1. La proprietà mi va bene, la ringrazio e non la discuto, dovrebbe solo circondarsi di persone competenti alle quali affidare la gestione e la conduzione della squadra.

    3. Analisi condivisibile secondo me. Aggiungerei (basato solo su mia esperienza) che gestire club professionistici richiede un DNA particolare. Molte proprietà’ falliscono, con probabilità’ di fallimento che si alza quanto piu’ da lontano alla realta’ sportiva le proprietà’ acquirenti vengono. I motivi sono molti, per diretta esperienza personale citerei ragioni culturali, la difficolta’ di imparare come quando intervenire quando i problemi emergono, la profondita’ del tessuto relazionale nel settore, e il desiderio di venire coinvolti nella gestione in modo diretto. Da un lato hai proprietà’ come i Buss (piu’ il padre che i figli ereditieri) e i Cuban (che ha trasformato un investimento nei Mavericks da 300m a 3.5b in 20 anni), dall’altro hai nomi che entrano e escono, tra fallimenti brucianti (e perdite di capitale, rari direi nei mercati/piazze importanti dovuto alla scarsità’ di asset sportivi di rilievo per investimento) e (piu’ spesso) senza infamia o lode che sia. Ora mi espongo alle critiche sanguigne dei piu’ accaniti sostenitori qui su ROM, perché’ penso la gestione Armani figurerà’ come un “senza infamia e senza lode” del capitolo storico Olimpia. E penso che le due ragioni fondamentali vadano trovate nel fatto che il progetto e’ nato da un’amore profondo (di Giorgio Armani) per la città’ e dallo stato fallimentare della società’ al momento dell’acquisto. Non penso ci fosse il desiderio per il Management del gruppo Armani di vedere l’Olimpia come il 100% del loro tempo per riportarla alla gloria (cosa che altre nuove proprietà’ assumono come obiettivo di fondo). Senza volere sminuire l’incipit, ho l’impressione che l’ingresso poggiasse sulla volonta’ di fare (e farsi) un regalo, l’impiego del capitale era abbordabile e il rischio relativamente basso (il valore terminale della pallacanestro a Milano sotto il brand Olimpia aveva raggiunto il floor di supporto, finanziariamente parlando). Mancava la rabbia competitiva che ho visto in proprietà’ agguerrite che entrano e prendono le redini di una organizzazione assumendo il vincere come religione. Era cosi con Buss nei Lakers per quello che ho vissuto, e’ stato cosi per anni nei Mavericks di Cuban (per quello che ho sperimentato nel poco tempo cui sono stato esposto), e’ cosi per Jacobs e Golden State. Gente che mettere il 100% delle lore energie e tempo nel basket. Capisco chi dice “non guardiamo oltre manica” per esempi e comparazioni, ma penso che in un mondo sportivo globale, sei obbligato a vedere le qualità’ e gli attributi di chi vince, e ha capire i perché’. I risultati non piovono dal cielo se non hai struttura, cultura e coinvolgimento per crearli. Armani ha fatto ciò’ che ha potuto, ottenendo successi che a mio avviso gli danno la sufficienza (e un filo di piu’ volendo essere generosi). Su una cosa dissento da chi sostiene: se non ci fosse stato lui saremmo ancora a leccarci le ferite in una serie minore, piangerci addosso e ricordare i tempi che furono. Non e’ detto….ricordiamoci che il mondo sportivo sta vedendo influssi di capitale importanti, non solo da imprenditori locali, ma da fondi di investimento, e cordate straniere di sorta, oltre che capitali locali. Olimpia Milano sarà’ sempre un target ghiotto per chi abbia voglia di costruire intorno al basket europeo. E prima o poi un progetto finanziario serio sarebbe arrivato, anche in assenza del gruppo Armani. Questo non per essere irriconoscente o irrispettoso, ma perché’ e’ quello che ha insegnato la storia nelle piazze sportive di rilievo. E questo e’ un momento storico (per ragioni mediatiche e tecnologiche), in cui asset sportivi vanno a ruba e l’interesse continua a salire.

      1. Mi sembra di capire che le cifre che tu indichi negli esempi fatti in NBA, siano, possano essere, fatti i dovuti distinguo e relativizzandole ai bacini di affari nelle quali agiscono, una fetta importante del capitale di quegli imprenditori, parliamo quindi di un vero e proprio investimento in un asset preciso: NBA come parte del business della proprietà

        Per tua stessa ammissione ben diverso è originariamente l’intervento di ArmaniGroup in Olimpia Milano, parliamo di mecenatismo o poco più: piccole cifre che non spostano in alto o in basso la solidità del gruppo, mentre, rimanendo in Europa, altre proprietà sono intervenute con obiettivi ambiziosi ben precisi e ben altra grinta; insomma, non è solo questione di soldi (perché certo i soldi Armani li ha messi in un budget che certo non sfigura in EL)

  12. Ovviamente, contano la fiducia che un fuoriclasse dell’imprenditoria nutre per un fuoriclasse del “come saper prenderla con filosofia”……prendere cosa? Saper prendere le sconfitte con filosofia, saper prendere le figure di merda con filosofia, saper prendere il cattivo gioco espresso con filosofia: ebbene tutte queste cose vanno sapute raccontare (ad Armani) con filosofia per far sì che le si accetti, ed in ciò Ettore è certamente un fuoriclasse

  13. Al Forum ci sono 9.000+ persone di media a partita.
    Questo è un risultato della gestione Messina, indubbiamente.
    È un risultato importante? Direi di sì, anche se non si conosce il fatturato di tanto pubblico. Comunque è un risultato non da poco.
    Non vogliamo partire dai risultati sportivi? Partiamo da questo.

    Francamente sulla base dei risultati ottenuti, radunare 9-000 persone al Forum a me pare un fenomeno misterioso e incomprensibile, per quanto innegabile.
    Vengono dallo scudetto doppio? Cosa vengono a vedere? – se la squadra oggettivamente gioca un gioco noioso, un basket brutto anche quando vince, un basket basato sul fare giocare male gli avversari – per dirla sinteticamente.

    Ci sono altre squadre che hanno un pubblico molto affezionato, che riempie i palazzetti anche più del nostro, a Belgrado per esempio, o a Kaunas, anche se le loro squadre non hanno reali possibilità di vincere l’EL o di partecipare alle F4.
    Penso che lì il pubblico capisca che per motivi economici di paesi piccoli e non tanto ricchi, più di tanto il management non può fare, che quindi si appassioni lo stesso a squadre che pur essendo meno forti delle altre sulla carta, combattono fino in fondo, a volte attendendo qualche miracolo, come le F4 dello Zalgiris di Jasikevicius pochi anni fa.
    Quella passione e quel sostegno li capisco, e anche quella speranza nel miracolo occasionale che per un tifoso può essere tutto.

    La situazione da noi è del tutto diversa, secondo me.
    Avremmo i mezzi e la volontà della proprietà di costruire un progetto di successo, e quando dico un progetto di successo mi riferisco a una squadra che riesce stabilmente a stare nelle quattro migliori di EL, vincerla o no è poi un altro discorso, ma esserci sempre è quello che a Milano si potrebbe fare, se ce ne fossero le competenze, perché dal punto di vista dei mezzi a disposizione non manca niente, nemmeno la tradizione o la cultura sportiva, in una società come la nostra che è stata abituata a vincere e vincere bene.

    Tanto capitale è stato affidato a Ettore Messina, il quale è arrivato da noi con una gran fama alle spalle, un discorso di presentazione entusiasmante, che ricordo benissimo, che mi aveva ispirato e fatto sognare, con qualche colpaccio tipo quello del Chacho grazie al quale ottenemmo presto le F4.
    Poi però il Chacho andò via.
    È ovvio che il Chacho volesse vincere davvero almeno un’altra EL, ma mi sono fatto ormai l’idea che lui, da dentro lo spogliatoio e nella squadra, si sia convinto che con questa gestione non si sarebbe andati da nessuna parte, abbia quindi lasciato per andare a Madrid, motivando con ragioni familiari.
    Non si può dire che abbia avuto torto – sia per quanto riguarda la forza di Madrid, sia per quanto riguarda l’approssimazione della gestione Messina.

    Il quale, su un ciclo ormai quinquennale, ha dimostrato di non sapere costruire una squadra competitiva, e di non sapere gestire i campioni che è riuscito a non mandare via.

    Quando si critica la proprietà attuale, è ovvio che si è sempre consapevoli dell’importanza che abbia avuto Armani nel dare una speranza nuova all’Olimpia Milano, e nessuno pensa di sostituirli, tranne qualche estremista che però non conta davvero.
    A Dell’Orco contestiamo un atteggiamento troppo attendista nei confronti di un progetto che è ormai chiaramente fallimentare, da anni, e non soltanto dal punto di vista dei risultati.
    Contestiamo l’anomalia grave, gravissima, della doppia carica di Messina, contestiamo gli sprechi: anche se sono soldi loro e non nostri, gli sprechi sono sprechi, l’orgoglio dell’Olimpia è un bene pubblico dei tifosi che l’hanno sostenuta e la sostengono, appartiene a tutti noi per quanto pochissimi soldi ci mettiamo dentro rispetto a loro.

    9.000 persone di media al Forum sono un’anomalia, per una squadra così deludente.
    Appare chiaro che la proprietà e Messina stanno scommettendo che gli scudetti bastino a portare tutte quelle persone alle partite.
    È l’azzardo che stanno correndo e non c’è modo di far loro cambiare idea, lo so bene.

    Purtroppo penso che i loro calcoli siano sbagliati, e senza una squadra seria, capace di produrre risultati all’altezza della nostra tradizione, quei 9000 si scioglieranno presto come neve al sole.
    Oppure avranno ragione loro, ed è invece vero che ormai la gente va al Forum per farsi il selfie con Armani, e sperare di acchiappare gratis una magliettina da pochi euro, ma di basket non sa e non vuole sapere niente – ma Armani ha una certa età, poi che fanno, il selfie col suo cartonato?

    1. Perché 9000 al Forum sempre e comunque? Me lo chiedo anch’io, e considerando anche la sostanziale assenza di contestazioni di sorta per tutto il fiele che da 2 anni siamo costretti ad ingerire, direi che è una questione di sensibilità diverse; i criticoni schifosi dei forum online, dal palato fine, che sempre vedono il bicchiere mezzo vuoto, e la festante marea che riempie l’impianto di Assago, che si accontenta dell’allure che una prestigiosa proprietà dà, e per la quale, da solo, lo scudetto fa si che il bicchiere sia mezzo pieno, senza sottilizzare troppo su tutto il resto, quel tutto il resto che per noi (dei Forum online) è tanta roba…..

      1. Perché’ vanno dalle società dell’Olimpia junior program e regalano i biglietti
        O li vendono a pochissimi euro. Così fanno vedere che riempiono e hanno tutti i bimbi da inquadrare non i tatuati della Stella Rossa. In linea con lo stile della casa

      2. Mancano le contestazioni? Perché quelli come te hanno voluto la morte della curva.
        Al forum è uno show stile NBA? Vero perché avete voluto questo uccidendo il tifo organizzato.
        Criticare i risultati dell’ ultimo anno e mezzo ci sta. Criticare Armani è follia pura.

      3. Magari fosse solo un anno e mezzo. Su 5 anni di gestione del tuo pastore solo uno è stato positivo culminato con le F4. Sei proprio una capra!

    2. Non vivendo a Milano dovrei stare zitto, ma provo a buttare una spiegazione basata sui miei passati trascorsi di gioventù (Milano e’ dove sono nato e cresciuto sono al 1990). Aspetto riscontri e critiche solenni, vista la mia posizione di ignoranza sui tempi recenti, ma non e’ forse che il pubblico del forum sia costituito da due segmenti? Uno dei fans basket storici, di chi conosce a fondo lo sport, tifa Olimpia da secoli e che segue la squadra fedelmente perché ama il basket, benché insoddisfatto de prodotto Olimpia attuale? Quelli di fondo rimangono (magari sono 3-4,000 ma una roccia forte di base), si lamentano (giustamente) ma a Milano il di alternative di basket non ce ne sono al di la’ di quanto passa il convento. Poi potrebbe forse esserci un segmento di un pubblico più casual, che apprezza uscire per uno spettacolo di brand “Armani” in un ambiente tutto sommato piacevole, presumo ben organizzato e in cui andare con famiglia (o amici)? In una città di 1.5 milioni di abitanti circa (più o meno) sarebbe una frazione infinitesimale della residenza, i numeri potrebbero quadrare. Per di più la parte “casual” del pubblico ha una comprensione più superficiale del gioco, soffre meno la sconfitta e non ha ambizioni di successo imperialistico ai massimi livelli. Ne gode se ci si arriva, ma non soffre se si rimane a mezzo del guado. In aggiunta Armani ha offerto un paio di titoli italiani e una presenza regionale in LBA ai massimi livelli, quello potrebbe accontentare buona parte del pubblico se l’esperienza “live” e il prodotto nel suo complesso e’ ben confezionato. Il che potrebbe spiegare i 9,000 del forum, venendo da una pandemia dopo cui la volontà di uscire e vivere live events ha avuto una crescita naturale e in un mondo in cui eventi e entertainment dal vivo va a premium (indipendentemente dalla competitività ai massimi livelli europei). In sostanza: potrebbe essere che molti a Milano sono meno critici del “core” storico Olimpia? Se così fosse, Armani ha il suo business model e Messina e’ relativamente tranquillo, perché le pressioni sono temperate. Ho solo avanzato un’ipotesi, potrei essere “off” di tanto!!!!

      1. Sono d’accordo ed è così. Gli storici, che hanno visto imprese epiche e giocatori straordinari, sono quei 3-4000 in diminuzione. Il resto è quello che che descrivi tu , famigliole allegre pescate attraverso le squadre del circuito Armani Junior program con prezzi bassissimi. Questi sono tutti contenti a partecipare a quelle cagate di kiss camera etc. una pagliacciata irritante come ha già scritto qualcuno. In linea con società ed allenatore. Non I giocatori che sono stufi di questo ambiente lo dicono le loro facce. Quando Melli andrà al Partizan, pubblico vero e società vera, non sorprendiamoci (Maggi che lo aveva escluso categoricamente adesso comincia a preoccuparsi per la mancanza di smentite).
        Qui è come andare a vedere gli Harlem Globetrotters, la famigliola si diverte il risultato chissenefrega. E Bologna è lassù. Lo zoccolo duro, e lo dicono i partecipanti a questo forum (eccezione un paio di personaggi ormai spariti) e’ contro e si sta disaffezionando. Armani sarà pure contento. Armani e’ la rovina dell’Olimpia (non è stato) e i danni di questa gestione si capiranno in futuro.

      2. @doc63 se i giocatori hanno certe facce è perché un tifoso vero quando la squadra è in difficoltà la sostiene. A Milano invece godete ad affossarla la squadra quando è in difficoltà

  14. Doc63… Non ti sta bene il modello Nba delle famiglie contente al forum.
    Non ti sta bene il modello con la curva che ha il comando del tifo nel palazzo perché sono dei criminali.
    Parli di Bologna come esempio di modello sportivo. Bologna ha una curva VERA, ha prezzi alti tanto che le finali LBA dello scorso anno non riempiva il palazzo.
    Quindi deciditi un po’, cosa vuoi? Perché criticare tutto e tutti e facile, dare soluzioni è molto più complicato

    1. se entrano le russe e dubai o aumentano le squadre o qualcuno dovrà uscire, la speranza e’ che guardino alle capitali e ai risultati.

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