Ettore Messina: Sono in profondo allarme. Servono passi avanti, precoci

Le parole del coach biancorosso in sala stampa, dopo la partita contro sfida i blancos dell’ex Rodriguez

Così Ettore Messina ha commentato la gara contro il Real Madrid: «Nel secondo sono entrati più aggressivi, noi nonostante questo abbiamo costruito buoni tiri ma ne abbiamo sbagliati tanti, al ferro come aperti da fuori. Questo lo abbiamo pagato, anche perchè il Real con Musa e Hezonja i suoi tiri li ha segnati. Abbiamo avuto dei buoni momenti, dobbiamo lavorare per aumentarli».

Sulla mancanza di continuità nel gioco interno: «Dobbiamo aiutare Brandon a ritrovarsi. Sta giocando con grande insicurezza, mancando tiri che per lui sarebbero agevoli. Dobbiamo insistere sul gioco in post up di Thomas, che oggi non è riuscito a trovare. Serve lavorare su “come dargliela”, e loro “come prenderla”. Non possiamo giocare solo di p&r, questo è sicuro».

Un mancato allungo nel primo tempo? «Se in una partita in cui stai giocando bene in attacco, pulito e aggressivo, ma difendi in maniera scadente come nel primo tempo…».

Messina non nasconde la delicatezza del momento: «Stamattina parlavo con il Chacho, mi raccontava i loro problemi. Ma da grande campione mi diceva “è novembre”. Io non ci riesco a ragionare così, sono in profondo allarme. C’è un problema di fondo, legato alla fisicità sul perimetro, che non abbiamo. Serve ritrovarla rapidamente, alzando il rendimento di chi è arrivato dopo, perchè tanto Shavon non c’è. Non si possono fare invenzioni. Serve più accortezza, decisione, fisicità».

Un discorso anche mentale: «Se ti deprimi perchè i tiri non entrano, sbagli. Serve più decisione. A volte lo abbiamo fatto, a volte no. Abbiamo vinto gare in trasferta che ci tengono a galla, ma servono passi in avanti. E precocemente».

E sulla prossima gara con la Virtus«E’ una partita che dobbiamo cercare di vincere. Come le altre. Pensate che non sentiamo le gare con Barcellona e Real Madrid? Che ci siano gare più sentite di queste? Conta di più per i tifosi? Ci hanno sostenuto oggi, alla grande. Non capisco il senso di “sentita”. Tutte lo sono nello stesso modo in EuroLeague».

15 thoughts on “Ettore Messina: Sono in profondo allarme. Servono passi avanti, precoci

  1. Condivido in pieno le preoccupazioni di Messina, dico però che il primo tempo non esprime la verità perchè i molti punti segnati sono frutto di percentuali da tre irreali, ma denuncia la difficoltà complessiva di un attacco sbilanciato dall’impossibilità di segnare nel pitturato e di una scarsa tenuta in difesa.

    Messina è preoccupato per Davies, io di più, segnatamente per il suo sguardo (ufficio facce) e il suo linguaggio del corpo che non spicca per intensità, voglia, energia, insomma Brandon è molle, si svegli! cazzo!!

  2. 40 – 24 i rimbalzi, zero circolazione di palla. te credo che é preoccupato.

  3. Non abbiamo fisicità sugli esterni? Bhe’, con Pangos, Baron e Tonut non la avremo mai, per tutta la stagione. Questo è evidente anche per un principiante. Baron oggi non è MAI uscito da un blocco, mai. Anche Hiines stasera ha toppato: sembrava un ragazzino alle prime armi.
    Messina ha detto il vero ma certe frasi possono anche creare più ansia nei giocatori: vedremo come reagiranno con Bologna.

    1. Credo che intendesse fisicità nell’1 vs 1. Per quanto riguarda Hines, giocare così per lui è problematico, non si può pensare che sotto canestro faccia partita alla pari con gente che lo sovrasta di 20 cm, non l’ha mai fatto, il suo pregio offensivo è rollare portando fuori il lungo avversario ed aprire il pitturato, infatti se c’è una frase che contesto a Messina è quella relativa ai p&r, dove li ha visti?

  4. Giornata cominciata male malissimo, perché tra pioggia e 12.000 presenti, pur partendo da piazzale Lodi alle 7.10, alle 7.10!, sono arrivato al mio posto per un pelo alle 8.30!, giusto in tempo per la palla a due, e mi sono perso la cosa a cui tenevo di più: l’ovazione per il Chacho.
    Poi una partita senza nervo, soffocante, poco emozionante – da entrambe le parti, devo dire.

    La nota critica più frequente nei commenti mi sembra quella del gioco interno.
    Beh, mai stata una nostra prerogativa, ma francamente era difficile insistere proprio oggi, contro Tavares, Hezonja, Deck, contro una squadra che può permettersi di mandare Yabusele sul portatore di palla…

    Se poi Davies fa 1/6 sotto canestro, allora vabbeh, inutile perfino parlarne.

    Altra grossa critica, la difesa.
    A me francamente non pare. Tavares limitato a 11 punti, per esempio, Yabusele a 6, sono buoni risultati.
    In fondo ci sono scappati di mano Musa ed Hezonja, fisicamente dominanti in una posizione di ala piccola dove non abbiamo nessuno che possa giocare quel ruolo, e che hanno saputo approfittare di quel vantaggio.
    Musa poi ha avuto una serata irreale, con 100% su 4 tiri da 2, e il 62,5% su 8 tiri da 3.
    Non credo che capiti tutti i giorni.
    Ma la falla è proprio sulla posizione nella quale al momento non abbiamo nessuno.

    Ma dove veramente hanno spaccato la partita, è stato quel terzo quarto da 20 a 11 per loro, dopo che avevamo fatto 50 punti nel primo tempo.
    E l’hanno spaccata con canestri facili, correndo molto e bene, a ogni nostro tiro affrettato e fuori bersaglio, senza che noi avessimo la possibilità di rientrare. Deck e Musa si sono lanciati più volte a velocità folle dentro la nostra difesa e dopo poco più di 3 minuti avevamo 4 falli di squadra ed eravamo sotto di troppo.

    È stata l’accelerazione brutale di Madrid a ferirci a morte. Neanche il tempo di rendersi conto di cosa stava succedendo, parlo della panchina, e il danno era fatto e irreparabile.

    Del resto noi i nostri 50 punti li avevamo fatti con gli esterni, Pangos e Mitrou in particolare, che davvero giocavano con una certa onnipotenza.
    Allora Messina ha preferito continuare a giocare spesso con tre piccoli, Pangos, Hall e Baron, o Mitrou al posto di Baron: ma non ha più funzionato perché la difesa di Madrid è cambiata.
    Io dico una cosa soltanto: se hai Yabusele che difende sul portatore di palla, da qualche parte devi avere un vantaggio, ma questa circostanza non è mai stata cercata, o, se è stata cercata e io non me ne sono accorto, purtroppo non è stata trovata.
    Così è risultato il solito impiccio del nostro attacco, i soli 11 punti del terzo quarto, una siccità che sembra fisiologica, perfino adesso che a Milano finalmente piove.

    Ho letto che Pangos non sarebbe un play.
    Lasciamo perdere, non so nemmeno perché prendo in considerazione questo tema.
    Ma se Pangos dà la palla in punta a Melli, subito, e la palla gira soltanto brevemente per tornare nelle mani di Pangos, è Pangos che non è un play, o è il sistema che si basa su scelte talmente difficili, che alla fine tocca al talento individuale risolvere i problemi.
    E meno male che quel talento c’è.

    Ho visto Pangos mettere in ginocchio i giganti, segnarli in faccia da 3 e da 2, e ho visto dargli il 4 in pagella, una cosa da raccontare alle generazioni future.
    Ma se quando Pangos inizia i giochi, e i giochi non finiscono nella mani di Baron sugli scarichi, davvero vogliamo dare l’insufficienza grave al play maker? Non mi pare serio.
    Anche perché l’altro supposto play, Mitrou, non è che abbia fatto girare la squadra nemmeno lui, e meno male che anche lui è capace di risolverla da solo, come ha mostrato.

    Però senti: se il play del quintetto, e il suo ricambio ufficiale, e i sostituti che si sono avvicendati per necessità, non riescono a far girare la squadra, ripeto la domanda: la colpa è del play o del sistema?

    E concludo sempre con una nota sulla regia.
    Avete notato che le due volte che abbiamo provato la mossa di Hines da play, tutta la panchina di Madrid, lo staff, si è alzata a fare con le mani in aria, sollevate sopra la testa e coi palmi rivolti gli uni contro gli altri, il gesto di chiedere una tenaglia?
    Una tenaglia che, ho osservato, aveva Tavares come perno sulla linea del tiro libero, e tutti gli altri a semicerchio intorno a lui.
    Tutte e due le volte Hines, trovandosi davanti quel muro, non ha potuto che deviare sulla sinistra, praticamente appena passata la metà campo, e consegnare la palla a una guardia.
    Non ha potuto nemmeno tentare, o esplorare la possibilità di attaccare Tavares…

    Quindi se nel primo tempo fai 50 punti, e poi quelli capiscono e si adeguano e ti soffocano, che vuol dire?
    Che non ha il play, o che sei troppo leggibile?

  5. 50 punti nel primo con percentuali irreali da tre e molti tiri presi a gioco rotto da NML. Dai su, non vedere questo mi sembra un po’ una distorsione, per uno come te, @Palmasco. Vero che il gioco gira sempre verso l’esterno ma Pangos il primo blocco non riesce ancora a sfruttarlo e quelle due tre volte che aveva di fronte un lungo è andato via in palleggio ma ha scaricato fuori per tuti meno facili. Capisco che Tavares intimidisca, ma non si può non approfittare di certi cambi difensivi.
    Il mio pensiero è che contro guardie come Henzonia e Musa, che hanno fisico e talento smisurato, soffriremo per tutto l’anno, o almeno sino al recupero di Shields.

    1. Un Pangos da 21 punti, col 55% da 3 lo tengo tutta la vita.
      E tengo anche il disordine organizzativo, ma la capacità nell’1/1 del suo cambio, Mitrou.

      Se insieme mi fanno 32 punti a partita, li tengo ben stretti, in attesa che Messina metta a punto due cose:
      – organizzare che a Baron arrivi la palla come,gli serve (significa blocchi e veli meno scontati di quelli che vedo attualmente);
      – realizzare che Thomas NON è un’ala piccola, non può esserlo e, anche se lo fosse, questo sistema di gioco non gli permette di ricevere in post basso, dov’è il suo rendimento.

      Aggiungo: Pangos e Mitrou aprono le difese? Sì. Senza se e senza ma.
      E come mai a difese aperte non c’è ancora nessuno a ricevere assist?
      Tanto per dire io ricordo molto bene il duo Pangos Gudaitis che allo Zenit risultava devastante per molti.
      Infine, e finisco, sempre nell’ottica di una critica al sistema è una difesa dei play, l’Olimpia di Messina non è mai stata capace di sfruttare le qualità di rollante di Tarczewski, neanche col Chacho in campo. E non mi dire che Kaleb non sapeva rollare, e per favore nota che aveva un gran fisico per farlo alla grande.

      1. Perdonami ma non condivido parte del tuo post: pangos e nml al momento non aprono le difese, se no ieri sera non ci avrebbero massacrato a rimbalzo. Fanno 32 punti a partita? Benissimo ma se a fine partita ne becchiamo più di 80 e perdiamo a che serve? Inoltre va considerato che l’alta percentuale da 3 è figlia dell’incredibile primo tempo.
        Mi fai il paragone con gudaitis allo Zenith, mi auguro che torni a farlo a breve, ma il ricordo di quello che faceva il Chacho con Melli e Hines è ancora fresco ed impietoso per pangos.
        Sia chiaro, Pangos ha un gran talento ed è innegabile, però ad oggi limita troppo la circolazione di palla e con difese schierate come il Real vai in difficoltà ad ogni possesso, i problemi ci sono come dici tu sul sistema di gioco e giustamente le “colpe” vanno suddivise, ma se il playmaker è quello che crea gioco la percentuale maggiore se la prende lui purtroppo

  6. Mah la preoccupazione cresce, davies, voigtmann, thomas soldi sprecati……tanto valeva prendere lamarcus aldridge e carmelo anthony…..

  7. Tavares, ripensando a freddo la gara, credo che lui abbia fatto la differenza, ben supportato da Porrier; negando nel primo e secondo tempo, quindi in tutta la partita, l’accesso al ferro, da vicino stoppando e cambiando forzatamente le parabole dei tiri e spazzando il ferro ogni qual volta un tiro non entrava subito, un vero enigma per il nostro attacco; enigma che lo scorso anno era stato risolto……

    Sempre ripensando, forse ieri sera Hines al minimo storico con noi in EL

    1. Hines giocando in questa maniera non può essere messo in condizione di esprimersi come potrebbe, pensare che possa fare a sportellate con gente molto più alta e grossa di lui è pura utopia, non l’ha mai fatto neanche 10 anni fa, figuriamoci ora. Il problema è che in Eurolega ormai i centri hanno tutti quella stazza più o meno, quindi o si cambia il modo di attaccare l’area oppure dobbiamo affidarci sempre ed esclusivamente al tiro da fuori come nel primo tempo di ieri

  8. Sono anni che patiamo la fisicità degli altri sotto canestro! Ma a noi è vietato per legge comprare un centrone che faccia a sportellate e dia fiato a quel poraccio di Hines???

    1. Condivido. La differenza di stazza, in tutti i ruoli, con il Real era macroscopica.

  9. Io ho visto miglioramenti offensivi, e credo che NML in questo abbia un peso non indifferente.
    Però mi suona anomalo che Messina parli di mancanza di fisicità negli esterni, quando hai una squadra costruita “piccola” e poco “fisica”.
    Pangos, Baron, Datome, NML, non sono li per la loro fisicità ma per altre caratteristiche. Nel secondo tempo il Real ha giocato con Musa (2,04), Hezonja (2,03) e LLull off the ball (1,90). Baron è 1,88, Pangos 1,85 e NML 1,93.
    Ci possono anche mettere agonismo, ma se gli altri lo pareggiano, ovviamente fisicamente vai sotto.

    1. La squadra era costruita per giocare con pangos hall shields sugli esterni. Hall e shields tengono fisicamente sia henzonja che musa.. se poi al posto di shields devi mettere Thomas che sul primo passo non tiene nessun esterno è ovvio si creino buchi difensivi enormi

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