Notizia dalla Grecia. Un medico greco è stato arrestato con l’accusa di somministrare sostanze dopanti ad atleti. Tra le sue vittime, anche un noto giocatore di basket greco.
Le fonti sono news247.gr, e sport24.gr. Secondo il sito greco tanea.gr, il noto giocatore è Dinos Mitoglou.
Medico arrestato in Grecia, tra le sue vittime un noto giocatore di basket locale
La notizia esce in Grecia poco prima delle 18.55 locali di mercoledì 2 novembre. Un medico è stato arrestato nella giornata di martedì dalla Direzione della Finanza locale con l’assistenza degli ispettori della ΕΟΦ, l’ente farmaceutica nazionale.
Il medico è accusato di somministrazione di sostanze dopanti, e altri trattamenti proibiti ad atleti, nonchè di frode al sistema sanitario nazionale.
Tra le “vittime” un noto giocatore di basket greco, la cui salute, riporta l’articolo di News247.gr, sarebbe stata danneggiata dall’attività illegale del professionista, che lavorava in un centro sanitario ad Atene.
L’attività sarebbe iniziata nel marzo del 2020, quanto meno, e si sarebbe svolta sia nella struttura che nella casa del medico.
I trattamenti erano finalizzati al recupero infortuni, al miglioramento delle prestazioni sportive, all’irrobustimento del sistema immunitario, alla diminuzione dall’affaticamento, al dimagrimento.
Passaggio chiave: i preparati, assolutamente illeciti, venivano presentati in alcuni casi con un falso bollo di autenticità dell’ente farmaceutico nazionale. Questo potrebbe aver tratto in inganno alcuni clienti?
Alcuni di questi sarebbero stati rinvenuti nella casa del medico.
Tanea.gr: Il noto giocatore è Dinos Mitoglou
Secondo il sito greco, , Dinos Mitoglou ha intrapreso un’azione legale contro questo particolare medico, mentre ci sono anche le relative denunce da parte di altri colleghi. La fonte è della polizia.
Mitoglou è fermo da marzo per positività ad un controllo antidoping, e ancora in attesa di sentenza.
Sempre secondo questo sito greco: «Si parla (per Mitoglou) di un procedimento a novembre, ma senza che nessuno possa affermare con certezza che si tratti di un dato di fatto.
Comunque sia, l’arresto del dottore dovrebbe “sbrogliare un groviglio” in un caso molto importante».
L’articolista cita nel titolo: vittima, che poi nello sviluppo del pezzo diventa “vittima”; occorre esser chiari, Maggi, per te è vittima o cliente, fuor di metafora?
Che discorsi, se rimaneva all’Olimpia era colpevole, ora è vittima.
In Italia chi si rivolgeva al dottor Michele Ferrari era un cliente e non poteva ritenersi una vittima. Stesso cosa col dottor Fuentes in Spagna ribattezzato dottor doping. Quando gli atleti si rivolgono a questi personaggi per cercare scorciatoie poi hanno poco da lamentarsi quando risultano positivi al doping.
I tempi della giustizia sportiva per le vicende di doping sono vergognosi. Mitoglou ha diritto a un processo entro un lasso di tempo ragionevole.
Comunque dopo 8 mesi non avere ancora una data per il processo e’ di per se’ un’ingiustizia. Se è colpevole va squalificato, ma se nemmeno ha avuto un processo, perché deve stare fermo escluso da tutto come un appestato?
Posso affermare con sicurezza di averli visti anch’io, con i miei occhi, e spesso, medici appostati fuori dalle palestre, dagli stadi, dai campi, dai velodromi, inseguire gli atleti per inoculargli sostanze di ogni genere: ho notato spesso come le povere vittime, pur essendo atleti anche di livello, non riuscivano a seminare medici quasi sempre del doppio della loro età, spesso fuori forma, e finivano regolarmente per essere raggiunti e quindi venire dopati.
Capii allora quanto fossero delle vittime.
Dinos Mitoglou, professionista, pagato da Olimpia Milano, prima di essere sottoposto a qualsiasi trattamento o, di assumere qualsiasi sostanza, DOVEVA avere l’autorizzazione da parte dello staff medico sanitario, di Olimpia Milano. Cosi, NON È STATO. Tutto il resto, è noia.
Pagliacciata greca per far si che ne esca pulito un loro atleta dopato.