Stefano Tonut rappresenta il grande acquisto nel pacchetto italiani di questa sessione di mercato dell’Olimpia Milano. Il giocatore ex Reyer Venezia, che verrà presentato oggi, rappresentava da tempo un obbiettivo sul taccuino di coach Ettore Messina e dirigenza, a testimonianza della fiducia riposta nel giocatore italiano in casa milanese.
In tanti nel corso dell’estate si sono detti scettici, o quantomeno dubbiosi, in merito alla scelta di Tonut di sposare il progetto milanese, ma è oggettivamente difficile rinunciare ad una chiamata del genere in questo momento della sua carriera. Quella dell’EA7 Milano rappresenta per la guardia della Nazionale la chiamata più importante della sua carriera, ed all’età di 29 anni è impossibile non volersi confrontare al massimo livello europeo e, magari, giocare anche per competere con le prime forze europee per club.
L’Europeo di Stefano Tonut
Tonut ha vissuto un Eurobasket difficile, inutile girarci attorno: 7.1 punti, 2.9 rimbalzi e 2.3 assist di media a partita il suo bilancio statistico. Come scritto nelle nostre pagelle finali dei giocatori dell’Olimpia Milano impegnati ad Eurobasket, il giocatore ha trovato la sua miglior serata nella sfida contro la Grecia, quando è riuscito a sfornare una gara da 13 punti e 5 rimbalzi.
L’ex Reyer ha infatti faticato ad entrare nel meccanismo offensivo costruito da coach Pozzecco, visto che il sistema dell’Italbasket prevedeva soprattutto la costruzione di tiri da tre punti, arma usata ad intermittenza da Tonut. In poche occasioni il nuovo giocatore dell’Olimpia Milano ha avuto modo di attaccare il ferro, suo marchio di fabbrica, di conseguenza il suo ruolo è stato quasi esclusivamente difensivo, in cui è riuscito però soltanto a tratti ad essere determinante.
Il ruolo di Tonut all’Olimpia Milano
Non c’è tempo però di abbattersi moralmente, visto che è già tempo di pensare alla sua prima stagione in maglia biancorossa. Con ogni probabilità Stefano Tonut avrà modo di mostrare le sue migliori caratteristiche all’Olimpia Milano, che può avere con Tonut e Mitrou-Long tra gli altri due giocatori abili nell’attaccare il canestro, migliorando la dimensione interna del club milanese, offrendo soluzioni in più anche per attaccare uno contro uno e finire al ferro.
Il giocatore italiano avrà sicuramente le sue chance, in cui dovrà farsi trovare pronto e mostrare a tutti di che pasta è fatto, perché non si vince un MVP del campionato italiano per caso. Tonut è un giocatore in grado di fare tante cose su un campo da basket, tutte ad un buon livello, ma sarà compito di Ettore Messina trasformarlo in uno specialista in determinate caratteristiche. Probabilmente grazie al suo notevole impatto fisico, l’allenatore dell’Olimpia Milano lo cercherà di far diventare uno specialista difensivo, per poi dargli le sue occasioni anche in attacco, lasciandogli magari un lato di campo per attaccare in uno contro uno.
Non sarà facile risultare subito un fattore e reggere l’impatto fisico di una competizione spietata come l’Eurolega, ma Tonut ha tutte le carte in regola per far bene anche a questo livello.
Speremm.
Nota per l’articolista: se dai delle statistiche, dalle complete, se veramente vuoi fare informazione, senza lasciare il dubbio a chi ti legge che tu voglia nascondere qualcosa; mancano, piccolo particolare, i minuti giocati, le percentuali da 3 e da 2, il pir…….insomma se l’articolista desse questi dati si evincerebbe una cosa: il sig. Tonut è un giocatorino, cosa che chi Eurobasket ha visto, ha ben capito
Il mio è un giudizio tecnico, non sulla persona, e li rimane; il tuo vuole essere un giudizio morale, ma ricordati, come disse quacuno, che chi si professa puro trova sempre uno più puro di lui che lo epura (URSS, epoca stalinista)
Se Moraschini non fosse un professionista nel mondo dello sport, e in particolare del basket, e assumesse sostanze illegali, a me non fragherebbe nulla, perché ognuno nella vita vita privata si può comportare come meglio crede, purché non danneggi qualcun altro.
Diversa la situazione del Moraschini professionista che, come tale, è esposto alle critiche dell’opinione pubblica e io ho giudicato solo ciò e non mi sembra di aver scritto che deve morire o deve andare in carcere o insulti di ogni genere.
Le regole stabiliscono che chi assume sostanze proibite sia involontariamente sia volontariamente incorre ad una squalifica per doping. Lui ha sbagliato ed è giusto che paghi. E ciò non c’entra nulla con la moralità della persona.
Ripeto per l’ennesima volta: io sono contro ogni forma di doping sia in buona fede sia in malafede.
E ti dirò di più: anche nell’eventualità che Tonut, a Milano, si rivelasse peggio di Moraschini, per me è già una persona migliore sul piano sportivo.
Per me Tonut alza il livello della truppa italiana a Milano. Tonut ha Venezia ha fatto molto bene, ha vinto, è stato MVP della lega. Per intenderci, se gli italiani da Olimpia e da Eurolega sono Melli e Datome e Ricci e gli italiani da LBA sono Biligha e Alviti, io assimilo Stefano Tonut ai primi tre più che agli ultimi due. Stefano è venuto a Milano per giocare in Eurolega secondo le sue ambizioni, e trovando in Olimpia un allenatore e compagni di livello internazionale a supportarlo (a differenza di quanto accaduto agli Europei) Tonut saprà farsi valere.
La cosa che è in discussione, nel senso di discuterne, non è se Tonut sia o meno un buon giocatore. È stato MVP di LBA (non solo fra gli italiani ma in generale), ha fatto ottime cose a Venezia, è sicuramente un buon giocatore. La cosa in discussione è se sia un buon giocatore lontano da un contesto come quello di Venezia. Eurobasket purtroppo non ha dato segnali entusiasmanti in tal senso, Tonut in azzurro non è sembrato il Tonut di Venezia. Sono poche partite, è un contesto particolare, ecc. ma il primo giudizio post-Venezia non può essere positivo.
Lo spazio di Tonut in maglia Olimpia sarà direttamente proporzionale a quello che dimostrerà ma per avere minuti io credo dovrà fare un salto di qualità. Va lasciato del tempo, non saranno poche partite a permetterci di giudicarlo, però spetta soprattutto a lui dimostrare che non era “Big in Japan” ma semmai che un giocatore da 9 a Venezia e Milano ci sta che sia da 7 o da 8, ma comunque sempre con un buon contributo.
C’è anche un problema oggettivo di spazi, secondo me.
Con Pangos e Mitrou in play, Hall, Baron da guardie e Shields spesso da guardia, almeno a inizio partita, dov’è lo spazio per Tonut, che non può giocare altro che da guardia?
È poco, almeno in partenza.
Hall tira e difende meglio di lui, e può anche aiutare a portar palla, Baron è lo specialista di una delle soluzioni preferite dalla nostra squadra, il tiro da 3 – e se servirà attaccare dal palleggio in 1/1, penso che Mitrou sia meglio di Tonut, spostando magari Hall in play, per rifiatare Pangos.
Se poi giochiamo grandi, cioè con Shields da 2, cosa che Messina ama fare, lo spazio si riduce ugualmente per tutti i nostri esterni, e al momento io vedo Tonut come il più sacrificabile, tra Hall, Baron e Mitrou.
Penso che qualche minuto per Tonut magari ci sarà, almeno in via sperimentale, magari vero la metà del secondo quarto, se le condizioni della partita lo permettessero, ma non vedo, a oggi, una sua caratteristica specifica e significativa che lo possa far passare davanti a Hall, Baron, Mitrou.
Se poi guardo all’anno scorso, nei finali di partita vorrei Hall tutta la vita!
Parlo ovviamente di EL.
Nessuno giudica Tonut è le sue scelte da un punto di vista umano dove non c’è proprio problema. Il tema semmai è solo tecnico, sarà utilissimo in LBA ma si adatterà ad una presenza sporadica in EL dove la sua utilità è tutta da dimostrare?
Verissimo. C’è da capire lo spazio in campionato, dove però comunque secondo me o performa o performa, l’opzione di “coastare” che tanto è italiano non c’è (attenzione, non che io pensi che lui voglia giochicchiare eh, dico se alla fine le sue prestazioni sono così così). Speriamo ovviamente, anche perché gli ho visto fare un paio di attacchi al ferro che non mi sono dispiaciuti per nulla…
È sotto gli occhi dì tutti che quest’anno Tonut non ha fatto un passo avanti nella sua crescita, anzi… sia a Venezia che in nazionale direi che ha fatto mezzo passo indietro. Il Tonut visto alle Olimpiadi non mi era per niente dispiaciuto, anzi(Condizione casualmente simile a Pajola, a parte le ultime due partite in nazionale, che hanno confermato-ma non superato-il Pajola visto alle olimpiadi)! Speriamo tutti che abbia fatto quel mezzo passo indietro solo per prendere la rincorsa!