Massimo Pisa analizza su la Repubblica-Milano il momento di Olimpia Milano nell’articolo dal titolo: «Identità e certezze dell’Armani». Ecco alcuni passaggi.
In Eurolega, il dato chiave di questa Olimpia è una cifra oscura quanto preziosa: 1,64. È il rapporto tra assist e palle perse, dice che Milano è quella che bilancia meglio la capacità di passarsi la palla e la cura nel non sciuparla. Significa pazienza, fiducia, consapevolezza che lo spartito può essere recitato da tenori e baritoni, che ognuno può prendersi il suo pezzetto di riflettore sul proscenio, che pochissimo verrà regalato alle dirimpettaie. È uno dei segreti delle vittorie in volata con Cska Mosca, Efes Istanbul e Barcellona, cioè le altre tre protagoniste dell’ultima Final Four di Colonia, messe in fila l’una dietro l’altra, al Forum.
Si può, dunque, migliorare una creatura già così funzionante? Senz’altro, contati tutti i pezzi che ancora faticano a incastrarsi nell’ingranaggio: Grant comincia solo adesso – e solo in campionato – ad avere fiducia e utilità, e le mani di Daniels si devono ancora scaldare; Moraschini attende il verdetto dall’antidoping e Alviti continua a camminare sulle uova; Tarczewski si è riacceso ma le ombre continuano a prevalere sulle luci, e Delaney è in bacino di carenaggio. Tutti potranno e dovranno aggiungere sugo a un piatto già ricco. Tempo ne avranno.
Se questi siamo ora pensa come saremo quando tutti potranno dare il loro contributo.