Palla a due alle ore 18.30 per Olympiacos vs Olimpia Milano. Si gioca all’arena della Pace e dell’amicizia. Gara anticipata di 90’ per permettere ai biancorossi di lasciare in serata Atene per fare ritorno in Italia anticipando lo sciopero generale in programma dalla mezzanotte in terra greca.
Olympiacos vs Olimpia Milano | Le scelte di Ettore Messina
Con Vlado Micov e Kevin Punter indisponibili, Ettore Messina ha rinunciato a Monaco di Baviera e in casa con l’Asvel a Paul Biligha.
Difficile attendersi scelte differenti dal coach-presidente, tenendo conto che attualmente il centro ex Venezia è in fondo anche alle rotazioni di LBA.
L’Olympiacos d’altra parte ha una batteria di pivot simile a quella milanese, con i 208 centimetri di Octavius Hellis e i 201 di Hassan Martin, uno dei tanti “nuovi Hines” che si sono affacciati al basket europeo in questi anni.
Spesso non mantenendo le promesse.
Olimpia Milano EuroLeague | I vantaggi biancorossi
Il Pireo non sarà certo un inferno, l’Olimpia Milano non ha avuto giorni facili dopo il “caso Asvel” ma resta squadra in forma che ha saputo gestire bene l’impegno di campionato.
Cosa ancora più importate, rispetto all’avversario, oltre a essere favorita come organico ha sulle spalle 13 gare ufficiali contro le 2 degli uomini di Bartzokas. Aspetto che conta molto. Ovviamente, andiamo oltre.
Le parole di Bartzokas e Printezis
Cosa vorrà fare l’Olympiacos? Aggredire con Sloukas e Jenkins la regìa del Chacho e Delaney (anche se l’ex Olimpia viaggia a 6’ di media) per scatenare in transizione gente come McKissic, Harrison, Papanikolau (decisivo un anno fa), Vezenkov e Martin. D’altronde, lo stesso Kostas e Spanoulis sono giocatori in grado di “far correre” il pallone come pochi.
Ad attacco “aperto” sono tanti i giocatori che possono fare male, dunque è lecito attendersi “gioco sporco”, anche frapponendo rozzamente i corpi sulle linee di movimento delle ali di Messina.
La coppia al momento più calda è V-Span-Martin, 4 assist, il quintetto più utilizzato Sloukas, McKissic, Papanikolaou, Printezis, Ellis (13’). In pratica, appunto, pressione, taglia e transizione. Il quintetto più “produttivo” Sloukas, McKissic, Harrison, Vezenkov, Martin (+8 di plus/minus).
C’è poi l’aspetto rimbalzi dove, in attesa del miglior Kaleb Tarczewski, abbiamo l’Olympiacos leggermente avanti in quelli totali (35.5 contro i 34 di Olimpia) e in quelli offensivi (12 a 10). Ecco un aspetto cruciale del match: se Milano regge a rimbalzo, le probabilità di vittoria si alzano vertiginosamente, perché i greci non avrebbero più ritmo.
Ma deve essere Milano a comportarsi “da favorita”. Ettore Messina, nonostante le assenze di Kevin Punter e Vlado Micov, non ha minor profondità, con peraltro 36 quintetti ruotati rispetto ai 25 degli avversari.
Non abbiamo, guardando le prime uscite, alcun debito di centimetri verso i lunghi ospiti, complice anche l’assenza di un’ala “alta” come Livio Jean–Charles. Zach LeDay, uno dei giocatori più in forma, si è allenato a lungo con Georgios Printezis, e Luigi Datome può essere un rebus per un Vezenkov pigro in difesa.
Vi è poi il reparto esterni. Sloukas e Jenkins cercheranno sortite su Delaney e Rodriguez, ma alla lunga potrebbe venire meno il fiato vista l’assenza di alternative. McKissic può fare il bello e il cattivo tempo in attacco, certo, però Hines ad esempio è perfetto nel leggere i p&r centrali di Spanoulis. Che in fondo sono la specialità della casa.
Noi 13 partite loro.2 noi spremuti loro freschi = sconfitta
Perfetto Anonimo, ma vallo a spiegare a Orlando ilrosso e soci , io lo sostengo da sempre…
Ma Orlando si è suicidato?
Dopo aver letto le vostre cazzate penso mi consolerò con la solita ricetta sex&alcool e rock’n roll
Prosecco