Olimpia Milano attesa alle ore 18 alla Megasport Arena di Mosca. Avversario il Cska, sei vittorie in fila, e manovra di aggancio già lanciata al Fenerbahce, capolista dominata a Madrid giovedì sera. 8-3 il bilancio dal 2000, 4-1 a Mosca, con l’impresa degli uomini di Piero Bucchi del 21 ottobre 2010, 73-88 firmato dai 23 di Oleksiy Pecherov.
Cska per iniziare, reduce dal ko all’overtime di lunedì sera in VTB con il Khimki. Gara e chiavi di volta che abbiamo analizzato ieri, Othello Hunter e Alec Peters che tornano in campo dopo il turno di riposo forzato, Nando De Colo certamente infuriato dopo la seconda prestazione peggiore di sempre in VTB: 3 punti con 1/9 al tiro e un espulsione nel finale.
C’è poi la questione Daniel Hackett. L’ex di serata ha lasciato il campo a Mosca dopo 23’ di gioco per una botta all’occhio. Trattasi di lesione alla retina dell’occhio sinistro, difficile una sua presenza in campo (AGGIORNAMENTO ORE 10 – Daniel Hackett recupera e sarà in campo). Impossibile quella di Mikhail Kulagin, fermato da un problema al piede.
Olimpia Milano partita alle 14.50 da Malpensa e giunta a Mosca dopo tre ore e mezza di viaggio. Tutti a disposizione per Simone Pianigiani, Arturas Gudaitis a parte (visto comunque durante la seduta di allenamento milanese per salutare i compagni).
«Ci proveremo anche venerdì sapendo che per realizzare un’impresa servirà una prestazione oltre le nostre possibilità sui due lati del campo e inevitabilmente dobbiamo sperare che loro restino un po’ al di sotto del loro standard» le parole di Simone Pianigiani, e la parola d’ordine resta “tentare”.
L’Olimpia Milano è sesta, con un successo di vantaggio su Maccabi, Panathinaikos e Bayern tra quelle che hanno una gara in più, e Baskonia (in casa con il Khimki) e Olympiacos (atteso a Podgorica dal Buducnost) tra quelle che hanno lo stesso numero di partite giocate.
Il termine “March Madness”, produzione di Vincenzo Di Schiavi de La Gazzetta dello Sport (assolutamente azzeccata), rende l’idea: sei gare sei, contro squadre che avranno sempre e comunque l’interesse alla vittoria, per un posto nei playoff o per il posto migliore nei playoff.
Ecco perchè si deve tentare. Sempre. Anche oggi. Anche a Mosca.