È stato protagonista di numerose finali scudetto, alcune proprio contro la Virtus Bologna, ora Dino Meneghin se le godrà da spettatore. La leggenda del basket italiano ha fatto le carte alla sfida tricolore, in un’intervista a Basket Magazine, in cui racconta le sue opinioni sulla serie al via stasera, ma anche sulla polemica legata alla forza superiore di Olimpia e Virtus nel basket italiano.
La condizione delle due squadre: “Arrivano nel momento migliore possibile. Entrambe hanno recuperato tutti gli infortunati che hanno avuto durante il corso della stagione. Inoltre sia Milano che Virtus sono settimane che si occupano solo esclusivamente del campionato, senza i vari impegni di coppa. Stanno giocando tutte e due al meglio, perciò credo che questa sia la finale più giusta: sia per il talento ed i giocatori a disposizione che per quello che hanno dimostrato durante tutto l’anno”.
Il pronostico: “È una serie molto aperta, dove non c’è una vera favorita. Sarà molto importante vedere come va la prima partita perché è quella che dà un indirizzo di quello che vedremo nel seguito, anche se si gioco in una serie al meglio delle sette gare. La prima è una delle più importanti”.
Il duopolio Olimpia-Virtus: “È una storia che in realtà si ripete dagli anni 60/70. C’è stato il dualismo Varese-Milano, poi Varese-Cantù, Cantù-Bologna e Milano-Bologna. Quando c’è una squadra che costruisce qualcosa di importante con grossi investimenti, visione e scelte importanti poi vince per diversi anni consecutivamente. E questo genera malumori negli altri. Milano e Virtus sono due società che hanno come proprietari due grandissimi industriali e appassionati sportivi. E quindi per loro è importante e logico investire nel mondo del basket anche per primeggiare. Quello che devono fare le altre squadre è trovare altri personaggi come Armani e Zanetti. Bisogna cercare “sul mercato” persone e aziende che vogliano investire nel nostro mondo o che si innamorino di questo. Bisogna alzare il livello degli altri, non abbassare quello di chi lavora da anni. Ma è chiaro che il momento storico in cui viviamo è difficilissimo per fare questo”.
Cu fosse lui, in campo, avrei qualche certezza in più
Forza Olimpia e buone finali a tutti.