Stefano Tonut ha rilasciato un’intervista a Luca Chiabotti, rubrica “Uomini e Canestri” di Repubblica-Milano. Ecco alcuni passaggi.
«Mi trovo molto bene all’Olimpia, era quello che cercavo per crescere ancora: una organizzazione pazzesca, uno staff super, dei compagni dai quali ho molto da imparare che cercano di aiutarmi ogni giorno».
«Non nego che certe cose facciano, tra virgolette, male; è come se fossi tornato indietro nel tempo. Non è stato facile adattarmi a un ruolo completamente diverso da quello di Venezia. Ma l’ho voluto io e l’ho messo in preventivo»,
«Il livello fisico e mentale è altissimo. Fisicamente penso di poterci stare, mentalmente, per certi aspetti, ancora no perché è diffìcile adattarsi per chi viene, come me, da abitudini completamente diverse rispetto al numero di partite, alla preparazione e agli allenamenti»,
«Non possiamo che continuare a lavorare bene e dare il massimo. Purtroppo, ci sono stati degli infortuni in ruoli importanti ma in campionato, tra altri e bassi, siamo riusciti ad ottenere la testa di serie numero 1 in coppa Italia».
Giusto! Uomo intelligente, I “drammi” lasciamoli ad altri.
La stagione non è finita, c’è ancora in ballo una perla succosa.
I conti si faranno alla fine.
Intanto però, con spirito costruttivo, leggendo le dichiarazioni di Tonut si può fare un’annotazione, crudele, ma speriamo di scossa: in altre squadre – Zalgiris su tutte, ma anche Real e Baskonia e Bayern – giocatori sbocciano, da noi bocciano.
Ed è grave, secondo me.
Quando dici “ giocare qui è mentalmente difficile”, è gravissimo. Per lo staff.
Sindrome di stoccolma
Ciao,
Bravo Stefano! Siamo contenti di averti in maglia Olimpia e ti aspettiamo anche in EL. Forza forza forza!!!!
Non sono del tutto d’accordo con Palmasco (condivido pienamente a metà con il mister). Anche Noi abbiamo avuto casi di giocatori sbocciati. Pochi purtroppo ma li abbiamo avuti. Hall, Punter (almeno a quel livello li) su tutti. È che noi tifosi ci concentriamo sempre e solo sulle cose negative.
Hall?
Aveva tentato di sbocciare, magari, ma mi pare che sia stato castrato…
Ma come è possibile che la maggior parte dei giocatori che vengono all’Olimpia rimarcano sempre la difficoltà a essere pronti mentalmente? Anche basta. Sono veramente stanco di sentire queste dichiarazioni. Si tirano fuori gli attributi e si superano i problemi ecchecavolo……..
Tonut e’ un altro intristito: bisogna cambiare approccio alla stagione oppure va tutto a ramengo. Non si divertono a giocare, ci vuole l’entusiasmo che aveva dato Rodriguez all’aeroporto di Madrid nella neve, devono pulirsi la mente dagli eccessi di chiacchiere, dagli isterismi e giocare a basket. Se recuperano questo piacere la stagione darà soddisfazioni perché i giocatori sono forti, altrimenti sarà una pena per tutti, società giocatori e pubblico.