L’acquisto più importante della scorsa estate ed uno dei giocatori più continui della passata stagione: Nicolò Melli è pronto ad essere nuovamente uno dei leader dello spogliatoio biancorosso, in campo e fuori, nel suo ruolo di capitano. Tocca a lui nel nostro viaggio nel roster dei campioni d’Italia per la nuova stagione, al via il 24 agosto con l’inizio dei lavori.
Olimpia Milano roster | Cosa può dare Nicolò Melli
Difesa – Il ‘ministro della Difesa’ come ribattezzato in più un’occasione da ROM è uno dei migliori difensori d’Europa e la scorsa stagione l’ha confermato senza alcun dubbio.
Leadership – Come dicevamo, è uno dei leader dello spogliatoio biancorosso. Ed il ruolo di capitano gli calza a pennello, non andando nemmeno mai sopra le righe.
Rimbalzi – Riesce spesso ad essere nella posizione giusta per raccogliere il pallone che sia sotto il proprio canestro o sotto quello degli avversari.
Olimpia Milano roster | Le criticità per Nicolò Melli
Tiro – Non ha certo un brutto tiro o scarse percentuali, ma non sempre lo utilizza con continuità. Quando l’ha fatto, è diventato ancora più devastante.
Poco riposo – Dopo la stagione da 90 partite, un’estate con la Nazionale che terminerà solamente quando finirà Eurobasket e tornerà in biancorosso. Per un’altra annata da una novantina di gare.
Big Nick !!! Come per Hines .. what else !!
Spero che quest’anno possa rifiatare un “ciccinin puse’ ” rispetto all’anno passato e i presupposti sulla carta dovrebbero esserci. Ne guadagnerà anche la lucidità difensiva e abbasserà il numero dei suoi falli con il rischio di doverlo forzatamente tenere in panca. Il tiro ? Mah credo che con gli innesti di Davies e si spera di Voigtmann, Melli possa trovare anche più spazio per impostare il suo tiro piedi per terra che è tutt’altro che male anzi !! Che se li prenda i suoi tiri. Una cosa sola spero che possa leggermente migliorare, dato che non è affatto male già ora.. i tiri liberi. Per il resto il capitano (unico o in coabitazione con altri ?) sarà una colonna portante per la nostra Olimpia. Forza Olimpia
Spero riescano a farlo riposare in qualche gara LBA. I nuovi arrivi dovrebbero aiutare.
Sarebbe bello se fosse capitano in coabitazione, con Kyle Hines a prendere il testimone dal Chacho.
Non ricordo esattamente quale partita fosse, in EL, una partita importante perché stavamo per vincere contro una grande squadra, mi pare, e sulla linea del fuori, dalle parti del centrocampo, Melli fece una stupidaggine, un fallo mi pare, che ci costò la partita.
Era giovanissimo, già molto promettente, ma la dirigenza non vide la sua qualità.
Così è andato a crescere fuori, sviluppando il suo talento con Trinchieri, per poi approdare al Fener, i migliori dell’epoca.
Proprio per la sua ingenuità di allora, per la sua gioventù in un’Olimpia Milano Armani giovanissima che cercava a tentoni la propria identità, io istintivamente lo considero da sempre un giocatore “nostro”, una vera espressione della grande avventura Armani nella Milano del basket.
Così quando è tornato, grande e forte, sono stato contentissimo, e mi pare oggi l’espressione più bella della nostra squadra, un talento maturo e possente, che aveva iniziato con gli accidenti tipici della giovanissima età.
Certe sue urla dopo un canestro difficile o importante caricano la squadra e il pubblico a mille, in questo lui è veramente il nostro capitano: gli auguro di urlare ancora sul palcoscenico più alto di tutti.
Un grande giocatore ed un ottima persona.Lo avessimo avuto a posto nella serie contro l’Efes la serie avrebbe ( forse )potuto avere un’altro esito.
In questo momento il numero 1 in Italia ed uno dei migliori giocatori in Europa.
La partita era quella con il maccabi di Blatt che poi vinse il titolo..un fallo peraltro molto dubbio che ci costo’ partita e F4.
Poi la dirigenza che poco capiva di basket scelse di tenere Gentile e lasciare andare Melli.
Non compresi perché Banchi avvallo’ quella scelta..forse non aveva il potere che ha oggi Messina.
Ma forse fu una fortuna per Melli ed anche per l’Olimpia averlo ritrovato oggi così forte
Ecco si, il Maccabi, grazie!
Col senno del poi……io stesso allora pensai che fosse giusto rilasciarlo, perché ben mi ricordo che la sua stagione fu un “calando” rossiniano……beati voi che, con mirabile visione di prospettiva, avevate capito quale tesoro si nascondesse in quello scrigno
La storia si è ripetuta con Fontecchio. La dirigenza la stessa. Ora speriamo che dopo i due anni a Salt Lake City prenda la scorciatoia e venga direttamente da noi senza passaggi in Turchia o altrove