L’ex presidente di Olimpia Milano Livio Proli protagonista sulla Gazzetta di Modena nella prima, reale, intervista dopo l’addio ai colori biancorossi.
IL RILANCIO DI MODENA
«Faccio una doverosa premessa: in tanti associano il mio nome all’Olimpia Milano e si pensa a chissà cosa. Ma a me dà fastidio apparire ingombrante rispetto alla bontà di questo progetto. In realtà qui a Modena anche io parto da zero, investendo risorse per puntare al miglioramento agonistico come mezzo di crescita culturale e formativa dei giovani».
SUL POST OLIMPIA
«Dopo le dimissioni da gruppo Armani ho preso un anno sabbatico durante il quale mi sono dato l’obiettivo di conoscere bene la mia città di adozione e seguire da vicino mio figlio che giocava a basket. È così che sono entrato in contatto con la SBM, società che stava attraversando un momento un po’ difficile e mi ha chiesto una mano».
SUL PROGETTO MODENA
«Con altri papà, tra cui Marco Borzacca (uno dei due vicepresidenti del Mo.Ba. assieme ad Oreste Vassalli, OES), siamo andati a parlare con l’assessore allo sport Grazia Baracchi è lì è nata l’idea di questo progetto. L’unione fa la forza, da qui il progetto di unire sotto un’unica bandiera SBM e PSA. Sono sei mesi che lavoriamo a questa sinergia, io ho fatto da locomotiva, ora siamo in tanti a spingere».
SULLA PROSPETTIVA
«Nel giro di cinque anni, magari, arrivare in A2».
SULL’IMMAGINE
«Il gusto del bello: siamo in Italia e non possiamo esimerci dal fare le cose con classe. Anche a giocare dobbiamo essere “belli”, avere uno stile. Vogliamo educare i bimbi a vestire bene, ma anche a pulire lo spogliatoio. Senza essere bacchettoni ci teniamo al senso del bello, al buon gusto. Tutte cose che dovranno appartenere ai nostri ragazzi attraverso lo sport».
Se siamo tornati a vincere dopo ben 18 anni è stato anche grazie a lui..lo avrei visto bene nel ruolo di Gandini come Presidente della Lega Basket perché Livio Proli può anche avere mille difetti ma sicuramente conosce il mondo del basket meglio di Gandini