Aspettando eventuali novità sulla speranza dell’Eurolega di riprendere e concludere la stagione, così come da parte della LBA su come sarà strutturata la prossima, proseguiamo il nostro viaggio nella stagione 2019/20, prima dello stop per il coronavirus. Dopo aver parlato di Amedeo Della Valle, Vlado Micov, Paul Biligha e Arturas Gudaitis, oggi tocca a Riccardo Moraschini.
Riccardo Moraschini | Le statistiche della stagione
Serie A: 17 presenze per 21.1 minuti di media, 5.4 punti (41% da 2, 24% da 3, 60% ai liberi), 2.9 rimbalzi, 1.2 assist e 4.9 di valutazione
Eurolega: 15 presenze per 17:07 minuti di media, 5.3 punti (59% da 2, 29% da 3, 83% ai liberi), 2.6 rimbalzi, 1.1 assist e 5.8 di valutazione
Riccardo Moraschini | Il giudizio sulla stagione
Arrivato a Milano da miglior italiano della passata stagione, Moraschini ha iniziato molto bene la stagione ed ha avuto anche dei lampi importanti in Eurolega, come i tiri liberi decisivi per la vittoria sul campo del Panathinaikos. Poi ha attraversato un periodo difficile di un paio di mesi, anche da lui stesso riconosciuto in varie interviste, in cui aveva faticato a dare un contributo importante, pur comunque continuando ad avere minuti importanti da Ettore Messina, soprattutto in campionato.
Quando stava recuperando la forma è arrivato lo stiramento al gemello mediale della gamba destra che l’ha tenuto fuori per un mese e mezzo, facendogli saltare anche le Final Eight di Coppa Italia. Al rientro, la prova clamorosa con il Real Madrid, quella utile con il Valencia e poi lo stop per il coronavirus. Essendo al primo anno in una big e con l’impegno al massimo livello europeo, possiamo parlare di un rendimento nel complesso positivo, in particolare dal punto di vista di atteggiamento e di attaccamento alla squadra. Come dimostrato anche dalla volontà di restare al seguito dei compagni a Pesaro, nonostante l’infortunio ed un grave lutto familiare avuto proprio nei giorni della Coppa Italia.
Riccardo Moraschini | Il contratto con l’Olimpia
Moraschini ha firmato un triennale la scorsa estate con l’Olimpia Milano ed ha quindi un contratto fino al giugno 2022. Resterà ancora in biancorosso ed ha mostrato di avere i mezzi e le qualità per diventare uno dei perni italiani di questo club nelle prossime stagioni. Ovviamente a patto di continuare a crescere e trovare continuità di rendimento.
Confermo l’apprezzamento di un giocatore che mette il cuore nelle cose che fa. Per me è il migliore italiano nel ruolo a tutt’oggi ad eccezione di Belinelli, che ad oggi non è disponibile. Crescerà si sottopone volentieri alla cura Messina ed ha il potenziale per diventare il Premier dei nostri giorni.
L’unico vero “progetto” della stagione, grande attaccamento alla maglia, al gruppo e un costante progresso nonostante alcuni problemi. Lo vedrei bene in squadra per un po’ di anni, capitano dopo Cinciarini?