Ciclone Ettore Messina ancora silenzioso in queste ore in attesa del primo botto che darà il là al tutto. Per essere rapidi, e dare il senso del momento interlocutorio, non ci sono certezze neanche sul futuro di Mike James (conferma sotto il 50%) con l’agenzia che non rilascia commenti in merito.
Ciclone Ettore Messina, il sospetto di una rivoluzione resta
Certamente, la sensazione di trovarsi al cospetto di una rivoluzione resta. Dal triennale di Andrea Cinciarini pare difficile e poco conveniente uscire, il capitano merita di essere ancora il faro di uno spogliatoio in via di ricostruzione e non solo, lo stesso non si può dire del biennale di Vladimir Micov, e allora conviene restare connessi. Più robuste invece le posizioni di Arturas Gudaitis e Kaleb Tarczewski.
Ciclone Ettore Messina, le parole della presentazione
Rivoluzione quindi, perchè diciamocelo chiaramente… Ettore Messina nel giorno della presentazione è stato chiaro, è vero: «Non credo che siano prospettabili rivoluzioni. Ci sono contratti in essere, altri appena rinnovati, non è ipotizzabile ribaltare tutto e ripartire da zero. Ci sono situazioni positive che si sono già create. Intanto conosciamoci».
Ma il credo del suo basket è stato ribadito: «Non credo sia utile guardarsi solo indietro. Il giorno uno è questo. Quello che bisogna fare è sempre la stessa cosa: difendere come dei matti, passarsi la palla in attacco e prendersi le proprie responsabilità. Tutte le squadre che vincono fanno questo. Nel calcio, nella pallacanestro: sto scoprendo l’acqua calda».
In casa Olimpia, negli ultimi due anni, le responsabilità se le sono prese in tanti, Andrew Goudelock e Mike James su tutti, ma difesa dura e circolazione ricca non sono state tra le caratteristiche della gestione Pianigiani.
L’acqua calda, insomma, a Milano non è stata ancora scoperta. E l’introduzione dell’acqua calda, di per sè, fu una rivoluzione.
Se James fosse intelligente accetterebbe il ridimensionamento proposto e in questo caso sarebbe un colpo per la squadra ma anche per lui stesso.
credo che molte squadre abbiano nei loro roster giocatori antipatici. prime donne forse, ma dal talento al di sopra della media. mollare james mi pare una gigantesca sciocchezza e lo stesso penso di nunnally. se messina è, come si dice, uno che sa parlare ai giocatori mi auguro riesca a risolvere questi due enigmi. suerte