Un’Olimpia Milano complessivamente bruttina, se non brutta, si mette alle spalle il match con Treviso e il primo successo ufficiale in stagione. Nel nostro post-Treviso andiamo a trovare qualche possibile chiave di lettura.
L’approccio
Attenzione, questo è un passaggio che inquieta da un anno Ettore Messina, tanto da farne una delle prime domande-risposte di questa stagione. Il 14-4 dei primi cinque minuti scarsi di partita sono una pessima indicazione, con in campo il quintetto Lo, Tonut, Shields, Mirotic e Melli. Ora, venerdì si gioca a Istanbul con il Fenerbahce, quindi il senso di urgenza sul breve-termine è netto. Al tempo stesso, oggi è impossibile rendere questo episodio una tendenza, essendo ad inizio ottobre.
Lo non pare avere al momento la brillantezza per prendere in mano il gioco biancorosso (ma è quel tipo di giocatore?), Melli è ben lontano dall’essere il solito cardine difensivo quasi invulnerabile (complessa la sua prestazione, come con la Virtus), e Mirotic sbaglia due facili appoggi che avrebbero portato l’Olimpia sul 4-0 nel primo minuto di gioco. Giudizio rimandato.
La novità
Indubbiamente la condizione di Shavon Shields è la notizia più bella del momento. Dopo i 26 con la Virtus, i 22 con Treviso, con tanta fiducia palla in mano. Ma domenica, c’è da dire, l’Olimpia Milano resta in partita con Alex Poythress e tenta il primo mini-allungo con Ismael Kamagate.
Ovvero due lunghi, in grado di garantire dinamismo, potenza, prepotenza, e presenza sotto il ferro. Non c’è più il talento di Brandon Davies, bocciato prima dei playoff LBA, ma c’è una nuova componente fisica che lascia ben sperare, sopratutto in vista del match di Istanbul contro le tre torri Sanli-Mothley-Papagiannis.
Il gioco
Una prestazione, come detto, bruttina se non brutta, contro una squadra pericolosa, fisica, atletica, ma con un sistema difensivo tutto da costruire.
Insomma, Treviso farà paura a tanti, ma all’1 ottobre era lecito attendersi un’altra Milano. Più incisiva, più autoritaria soprattutto, più centrata visto il calendario complesso previsto dal via di EuroLeague.
Si è vista invece una squadra a lungo distratta, con poca energia, messa sotto a rimbalzo, e capace di trovare la via d’uscita solo con il talento individuale e l’esperienza.
Da registrarsi due cose, però. Un Kevin Pangos pimpante, ancora un po’ confuso in certe letture, ma capace di guidare meglio di Lo la squadra, propenso a spingere la transizione con intorno a lui un’orchestra capace di eseguire il fondamentale, e letale come da talento con un paio di triple nel finale.
E la volontà di “andare dentro” ben più spiccata rispetto alle ultime Milano. 41 le conclusioni da 2 rispetto alle 19 da 3. Una dimensione doppia, da tener ben da conto per una squadra che vuole maggiore taglia.
dire che pangos guida la squadra meglio di lo e’ tutto qui l’errore, lo giocatore inutile. Vedremo poytrress contro dei veri lunghi.
A me pare che a guardare sul campo, in squadra i messaggi girino.
Il messaggio di Mirotic, che credo di non sbagliare se dico che in spogliatoio è un giocatore piuttosto influente, era: questa non conta, la partita vera è venerdì, stiamo tranquilli.
Non che avesse torto. Abbiamo vinto quando si sono stancati gli altri, come fanno le squadre più forti quando non hanno voglia.
Unico piccolo(?) neo, i 32 minuti di Shields già oggi.
32 minuti di un giocatore essenziale, che non ha un cambio naturale, contro Treviso?
Pangos e Lo mettono insieme qualcosa, Flaccadori lo farà.
Non sembra qualcosa di livello europeo. Ma finché Shields ne avrà così tanto, si potrebbe perfino non accorgersene perfino in Europa.
Non volevo spegnere i giochi di fuoco che s’erano sprecati dopo una (sola) prova brillante di Bortolani, quindi sono stato zitto allora, li ho lasciati esaurirsi presto nel cielo stellato di una notte.
Ma il ragazzo è un ragazzo, qualcosa gli è andato bene perché è sfrontato, ma per lo stesso motivo può passare sul campo senza lasciare segni, se riesce a non far danni, mentre la sua giovinezza porta di sicuro ad alti e bassi e incostanza.
Starei quindi molto cauto.
Del resto se guardiamo alla regia, visto che Messina con Bortolani ha azzardato perfino quello, prima di lui ci sono Pangos, Lo, Flaccadori – secondo me nell’ordine.
Mentre mi sembra difficile metterlo prima di Baron, che sta per rientrare, e Hall, e Tonut che difende molto meglio di lui come guardia – in una squadra dove peraltro Messina vorrebbe far fare la guardia a Shields, come se non bastasse averlo come unico 3 di ruolo, e senza cambi (sì, lo ripeto, il seguito della stagione mostrerà il perché) – quindi nonostante gli entusiasmi apertamente mostrati dal nostro allenatore, su Bortolani resto cauto e sereno.
Non è lui che farà la nostra stagione.
Treviso non sono i lunghi del Fener, ma l’asse della nostra “seconda unit”, Pangos Poythress m’è sembrato fluido e disinvolto. Fertile.
Il campionato piu’ inutile della storia.
spera di vincerlo…..
bortolani ha sicuramente un migliore tiro da tre rispetto a tonut, se così giovane segnasse 12 punti a partita, sarebbe il prospetto di un campione da nba……io sono rimasto deluso dalla sua prova ma ci sta essere discontinui, anche perchè la squadra non crea giochi per lui, Kamagate ha dimostrato quello che può diventare, va servito vicino a canestro…..i suoi 5 punti in cinque minuti dimostrano che e’ davvero il prospetto di un campione da nba, in un paio di anni raggiungerà wembanyama e bilal coulibaly……
Continui a battere il tamburo di Kamagate, non posso che sperare che tu abbia ragione, perché io invece tutta questa luce fatico a vederla, soprattutto in una squadra che vicino a canestro non riesce a servire nemmeno chi era assodato ci sapesse giocare, Brandon Davies per esempio.
C’è un legame forse più profondo che ti lega ai francesi e al loro campionato, la cui luce si riflette forse anche su Kamagate.
Wembanyama è fisicamente un alieno per dimensioni, con un buon possesso dei fondamentali e delle letture, mi pare difficilmente eguagliabile, oltretutto bisogna ancora vedere se anche lui come Doncic riuscirà a stupire.
Infine mi pare che i minuti di Kamagate siano limitati da quelli di Hines, o potrebbero esserlo.
Aggiungo: purtroppo.
io un giocatore che entra e in cinque minuti segna cinque punti prendendo un fallo e segnando il tiro libero lo vedo molto bene, poi sta all’allenatore farlo giocare e metterlo in grado di rendere, poi nel raggiungerà intendevo in nba, wembanyama e’ già un campione, quasi impossibile poterlo eguagliare,
Luca per carità, magari avrai anche ragione, ma come fai a giudicare un ragazzo per 5 punti realizzati? Dai stiamo parlando di un prospetto, interessante quanto vuoi ma sempre di un ragazzo che deve farsi le ossa, ma le partite non durano 5 minuti e a parte i 2 canestri contro una squadra di medio livello di lba a fine partita e con la spia della riserva accesa, che schierava un centro titolare di 2,03… ci sarebbe anche una fase difensiva da giocare ed al momento il buon Ismaele mi sembra un po’ acerbo nei posizionamenti… io credo che allo stato attuale il tavares da te citato lo posterizzerebbe ogni azione! Poi ci mancherebbe spero che il ragazzo possa esprimere il suo potenziale e spero di essere smentito, ma al momento bisogna stare coi piedi per terra
il problema e’ che dopo hines l’unico vero centro di ruolo e’ lui, se sei l’olimpia e prendi un prospetto acerbo o lo sai far crescere in fretta o era meglio evitare, ma n’ dopo maodo lo, poythress il mercato olimpia fa ridere, prender la figurina mirotix e non avere un play……